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Angelo Zanardini Il duca d'Alba IntraText CT - Lettura del testo |
Comparisce sulla porta della birreria Amelia, in abito nero.
Ella si avanza lentamente, meditabonda e senza curarsi
di quanti la circondano.
SANDOVAL
(accennando ad Amelia)
Or chi è mai questa bella
che vedesi apparir; se è figlia sua,
allor sia perdonato, ma sol per essa!
(a Daniele)
Il suo nome? E perché quella veste feral?
DANIELE
(con accento cupo)
Veste il bruno del duol.
SANDOVAL
E perché?
DANIELE
Per suo padre che assassinato fu!
SANDOVAL
(con accento di commiserazione)
Sventurata! E da quando qui sta?
DANIELE
Sol dalla scorsa notte.
AMELIA
(a bassa voce a Daniele)
E dunque qui, Daniel?
DANIELE
(sottovoce, additando la colonna)
Sì, là, su quella piazza, tra il folle
tumultuar d'indifferenti plebi
ne vidi rotolar la nobil testa.
AMELIA
(cadendo in ginocchio presso la colonna)
Ah, padre mio!
Io ti vendicherò, sacro giuro ne fo!
Si ode nelle strade vicine uno strepito di tamburi
e di grida.
CORO INTERNO
Allarmi! Il Duca d'Alba!
CARLOS
(guardando la strada)
Sì, ne veggo la scorta.