Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Gustavo Vaéz
Rita ou le mari battu

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

Scena ottava. Beppe e Gasparo

 

GASPARO
Vi saluto, galantuomo. Ci ho pensato su e ho
mutato idea: non mi trattengo più.

BEPPE
La si sbaglia di grosso, signor viaggiatore, la si
tratterrà, e alquanto a lungo anche, per una
ragione semplicissima: che, cioè, mia moglie
è vostra moglie.

GASPARO
Sarebbe a dire? Corpo di un pescecane! Non è
vero.

BEPPE
Non è vero?... Ma il contratto nuziale che la signora
Rita tiene custodito gelosamente, porta che
suo marito si chiamava Gaspare Sbrigani, come
sta scritto sul vostro passaporto.
(tira fuori il passaporto e legge)
"Gaspare Sbrigani, nato a Marsiglia, Bocche del
Rodano.

GASPARO
Niente affatto. "Naso aquilino, bocca media..."

BEPPE
Sarà tutto vero, ma non è perciò men vero che
voi siete Gasparo Sbrigani, che vostra moglie ha
pianto annegato.

GASPARO
(a parte)
Ci siamo!

BEPPE
E che qui non si trovi, in carne ed ossa, la vostra
legittima consorte, la quale, a vostra volta, si era
da voi considerata come perita in un incendio...
Eccovi dunque riappaiati a dovere due morti
risuscitati!
Che bella coppia! Tante congratulazioni e un sacco
di voti per la vostra riannodata felicità. State sani...
io vo pe' fatti miei.

GASPARO
(trattenendolo)
Un momento, galantuomo. È impossibile... E la
mia canadese!
(a voce alta)
Comprendo perfettamente che abbiate voglia di
sbarazzarvi di vostra moglie... ma...

BEPPE
Io? Quel fior di creatura, che mi rendeva tanto
felice!... Ma i vostri diritti sono precedenti ai miei,
e perciò io cedo il passo, e me ne vado.

GASPARO
(trattenendolo)
Caro mio, se è proprio mia moglie, ci ho un
gusto grandissimo a trovarla viva... Ma, come
vi ho detto, fra di noi non c'è stato che il rito
religioso: siamo maritati appena a mezzo,
e siccome so che ella forma la vostra felicità,
non voglio privarvene.

BEPPE
Sarebbe a dire?

GASPARO
È un sacrifizio che vi faccio.

BEPPE
Non lo permetterò mai.

GASPARO
Ho molta simpatia per voi.

BEPPE
Ed io professo il massimo rispetto per il mio
antecessore.

GASPARO
Dopo tutto, ell'è vostra moglie.

BEPPE
Dopo di voi, se vi piace...

GASPARO
Ah! per amor di Dio! Non facciamo gara di
generosità.

BEPPE
(a parte)
Mi pare che non ci tenga punto a ripescarla.

GASPARO
(come sopra)
Ha una maledetta voglia di sbarazzarsene.

BEPPE
Sottoponiamo il caso al pretore.

GASPARO
(fra sé)
Ahi!
(a voce alta)
Al pretore? Sta bene.
Mala conoscete voi la legge??

BEPPE
Nemmeno di vista.

GASPARO
Io la so a menadito... badate che è il caso di far
impiccare vostra moglie come rea di bigamia.

BEPPE
(ingenuamente)
Di bigamia!

GASPARO
Nel qual caso, voi fareste il paio.

BEPPE
(come sopra)
Il paio! Impiccati!

GASPARO
Andiamo pure dal pretore.

BEPPE
Niente affatto! Ci mancherebbe altro!

GASPARO
Se vi torna, battiamoci all'ultimo sangue: così il
superstite...

BEPPE
O che vi gira?

GASPARO
Ma, insomma, conviene decidere chi abbia a
rimanere il fortunato possessore.

BEPPE
Aspettate...
Or mi viene un'idea... perché fra noi,
mariti entrambi, ogni question sia sciolta,
senza farci del mal, giochiam...

GASPARO
Giocare!
Sì, il tiro è originale.
(a parte)
Il galantuomo non m'ha la faccia scaltra.

BEPPE
(come sopra)
Posso barar... è un'arte come un'altra.

GASPARO
D'accordo andiam...

BEPPE
Sta bene!

GASPARO
A quel gioco giochiam codesta sposa?

BEPPE
Alla morra...

GASPARO
Sia pur...

BEPPE
Ai sette punti

GASPARO
Sta ben! chi primo li farà di noi
si tien la moglie...

BEPPE
Intesi siam...

GASPARO
(porgendogli la mano)
Su, tocca!

BEPPE e GASPARO
Per me, chi perde vince...
ergastolo è l'imene;
ci vuol occhio di lince,
che vincere conviene!
Chi il vincer si prepara,
barando, è un mascalzon;
ma chi per perder bara,
al più, sarà un minchion.

GASPARO
Cominciamo...

BEPPE e GASPARO
cinque...
sei...
cinque... sette...
nove... sette...

GASPARO
Il primo punto è vostro...

BEPPE
Il punto è mio!

BEPPE e GASPARO
(a due giocando)
Otto... cinque... nove...
sei... otto... sette...

BEPPE
Resa v'ho la pariglia

BEPPE e GASPARO
nove...
sei...
sette... nove... cinque...
otto... sei... due...

BEPPE
A voi!

BEPPE e GASPARO
due... tre... sei... tre...
sei... due... tre... sei...

GASPARO
E due voi pur n'avete...

BEPPE
No... chiuso il dito sta...

GASPARO
Voi l'aprite a metà...
È una vera porcheria
di volermelo rubar!

BEPPE
Sta a veder che un baro sia
quel che vince a non contar.

GASPARO
Voi l'aprite...

BEPPE
Sta a veder!

BEPPE e GASPARO
Per me chi perde vince,
ergastolo è l'imene!
Ci vuol occhio di lince,
che vincere conviene!
Chi il vincer si prepara,
barando, è un mascalzon.
Ma chi per perder bara,
al più sarà un minchion!

GASPARO
Proseguiamo!

BEPPE e GASPARO
sei...
sette...
cinque... nove... nove...
due... cinque... otto...

BEPPE
Ah! Ah! Ah! Ah?
(facendo segno a Gasparo che ha vinto un punto)

GASPARO
È vero, è ver; due punti anche per me.

BEPPE
Non due, son tre!

GASPARO
Due!

BEPPE
Tre!

GASPARO
Due!

BEPPE
Tre! Tre! Tre!

GASPARO
Allor ch'io gioco, son di buona fede...

BEPPE
Gonzo davver quel che vi crede!
Che due, più un fan tre.

GASPARO
Son due, vi dico...

BEPPE
Due, più un fan tre.

GASPARO
Ma... se ne ho due...

BEPPE
Io non vo' più giocar.

GASPARO
Or via, poiché a tal gioco
non c'è onestà di sorta,
decida il puro caso...

BEPPE
Cioè?

GASPARO
La paglia corta.

BEPPE
(a parte)
Se v'è in cielo giustizia, io perderò.
(va a cogliere una pagliuzza e la spezza in due)
È quello che ci vuole...

GASPARO
Son io che la terrò...

BEPPE
Ohibò, ohibò!
Chi tira la più lunga, avrà la moglie...
Gasparo tira la più lunga e resta immobile. Beppe
salta dalla gioia.
A voi! Ma che brav'uom! Me ne congratulo
con tutto il cor!
O pagliuccia d'amor,
di qual gaudio tu inebrii il mio cor!
Forca e moglie poter evitar
è un piacer, cui niun altro v'ha par.
Oh! sospirata sorte!
Perduta ho la consorte!
Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah!

GASPARO
Oh! sventura, oh, destino fatale!
Mi tornava esser morto davver;
risparmiandomi, o morte, il tuo strale
Giuralciel! Non m'hai fatto un piacer!
Mi vengono le doglie.
Riguadagnai la moglie!
Oh! Oh! Oh! Oh! Oh! Oh!

BEPPE
(ridendo)
A quanto pare, mio caro antecessore, siete
fortunato al gioco.

GASPARO
Non dico di no.

BEPPE
Siete a casa vostra, potete prenderne possesso.

GASPARO
È quanto sto per fare...
(a parte)
Vado a pigliare
il mio bagaglio e me la svigno al più presto.
(entra nell'osteria)




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License