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Giacomo Sacchero
Caterina Cornaro

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  • PROLOGO
    • Scena settima. Caterina, Mocenigo
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Scena settima. Caterina, Mocenigo

 

Caterina abbrividisce, trovandosi sola
dinnanzi a Mocenigo.

CATERINA
Signore...

MOCENIGO
Non temer, Caterina, udisti?

CATERINA
Udii.

MOCENIGO
Vuoi tu salvar Gerardo?

CATERINA
Come?

MOCENIGO
Or, ch'esso
verrà, dirgli dovrai che più non l'ami,
e che tu aspiri a illustri nozze.

CATERINA
Orrenda
bestemmia!

MOCENIGO
Ed ei morrà...

CATERINA
Per chi?

Mocenigo schiudendo l'uscio della stanza segreta, e
mostrandole degli sgherri armati.

MOCENIGO
Pel braccio
di costoro; l'intendi? Bada!

Entra in quella stanza.

CATERINA
Oh sorte!
Avvertirlo io potessi! Ahi! sentir parmi
lieve romor d'un piè che s'avvicina...
È desso... egli si perde... Io non ho core!...
Non posso... ahimè!




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