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Giacomo Sacchero
Caterina Cornaro

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  • ATTO PRIMO
    • Scena sesta. Caterina siede mesta, le dame stanno accanto a lei. Poi Lusignano
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Scena sesta. Caterina siede mesta, le dame stanno accanto a lei. Poi Lusignano

 

CORO
Gemmata il serto, giovine
regina, e bella tanto:
eppur si strugge tacita
da molti giorni in pianto:
sgombra dagli occhi languidi
le dolorose stille:
di gioia ognor risplendere
denno le tue pupille;
e mille cori anelano
al riso tuo gentil,
siccome i campi ai zefiri
giocondi dell'april.
Guarda, s'avanza il re.

CATERINA
Partite. O sposo
Le dame partono.

LUSIGNANO
Che hai? Tu soffri?

CATERINA
E ver, pei giorni tuoi,
che fosca nube di dolore ammanta.

LUSIGNANO
Oh! tosto a sé chiamarmi il ciel volesse!...

CATERINA
Che dici, o sposo!

LUSIGNANO
Il simular che vale?
O sposa, o nobil core!
Io ben t'ammiro, e soffro al tuo dolore.
Non turbarti a questi accenti,
o sublime creatura;
dei tuoi lunghi patimenti
so la storia acerba e dura;
so ben io perché sfiorando
il tuo riso ognor si va:
e per questo al ciel domando
la perenne libertà.




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