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Giacomo Sacchero
Caterina Cornaro

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  • ATTO PRIMO
    • Scena seconda. Strozzi e Mocenigo
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Scena seconda. Strozzi e Mocenigo

 

STROZZI
Signore...

MOCENIGO
Che nuove?

STROZZI
L'audace Gerardo
è in Cipro.

MOCENIGO
Egli stesso! Sei certo?

STROZZI
L'ho visto
io stesso, poc'anzi.

MOCENIGO
Ed era il codardo?

STROZZI
In abito armato.

MOCENIGO
Armato! Quel tristo
pretende egli forse lottare con noi?
E lotti: non monta! Del nostro rival
ricerca, o mio Strozzi, coi militi tuoi.

STROZZI
Se avvien ch'io lo giunga?

MOCENIGO
Hai braccio, e pugnal.
Credi che dorma, o incauto,
perché il leon non rugge?
No! Più tremendo è il turbine
quando nel ciel non mugge.
Va': guata armato e vigile;
opra in silenzio ognor;
e poi del mare i vortici
fian tomba al traditor.

STROZZI
E poi del mare i vortici
fian tomba al traditor.

Partono.




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