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Eugene Scribe
Don Sebastiano

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  • ATTO SECONDO
    • Scena seconda. Zaida sola
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Scena seconda. Zaida sola

 

ZAIDA
Ove celare, o Dio!,
l'affanno, il pianto mio!
Ebbro di gioia il padre
a festeggiar il del mio ritorno
tutte chiamava le tribù d'intorno!
Terra adorata de' padri miei,
come cangiata ritorno a te!
De' miei primi anni, dolci compagne,
invan gli affanni temprate a me.
Ahimè! sui lidi dello straniero
perché ti vidi mio nobil re?
Restò captivo, teco il mio core,
io più non vivo ben mio, che in te.




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