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Giovanni Paolo II Dono e mistero IntraText CT - Lettura del testo |
Approfondimento scientifico
Ma certamente, come insegna lo stesso San Tommaso, la «scienza infusa», che è frutto di speciale intervento dello Spirito Santo, non esonera dal dovere di procurarsi la «scienza acquisita».
Per quanto mi concerne, come già ho detto, subito dopo l'ordinazione sacerdotale fui inviato a Roma a perfezionare gli studi. Più tardi, per volontà del mio Vescovo, dovetti occuparmi di scienza come professore di etica alla Facoltà Teologica di Cracovia e all'Università Cattolica di Lublino. Frutto di questi studi fu il dottorato su San Giovanni della Croce e poi la tesi per la libera docenza su Max Scheler: specificamente, sul contributo che il suo sistema etico di tipo fenomenologico può dare alla formazione della teologia morale. A questo lavoro di ricerca devo veramente molto. Sulla mia precedente formazione aristotelico-tomista si innestava così il metodo fenomenologico, cosa che mi ha permesso di intraprendere numerose prove creative in questo campo. Penso soprattutto al libro «Persona e atto». In questo modo mi sono inserito nella corrente contemporanea del personalismo filosofico, studio che non è stato privo di frutti pastorali. Spesso constato che molte delle riflessioni maturate in questi studi mi aiutano durante gli incontri con singole persone e durante gli incontri con le folle dei fedeli in occasione dei viaggi apostolici. Questa formazione nell'orizzonte culturale del personalismo mi ha dato una più profonda consapevolezza di quanto ciascuno sia persona unica e irripetibile, e ritengo tale consapevolezza molto importante per ogni sacerdote.