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P. Giocondo Pio Lorgna, O.P.
Discorsi di formazione religiosa alle Imeldine

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61.     (14 gennaio 1928 )

 

Nell'undicesimo anniversario dell'inizio dell'opera eucaristica, avvenuto nell'umile cappellina di Calle Muazzo, Padre Giocondo innalza un vero Te Deum alla misericordia di Dio ed esprime tutta la sua riconoscenza verso chiunque del cielo e della terra abbia contribuito alla sua realizzazione. Ora l'Istituto si è esteso in gran parte d'Italia. Da ricordare che la gratitudine e la riconoscenza sono due virtù meglio esercitate da Padre Lorgna.

Testo in AL V 755 (17)

 

La legge vuole, o mie buone figliole, che ogni dono ricevuto ritorni in gratitudine al benefattore per le vie dell'amore. La riconoscenza è quindi la legge per ogni grazia che riceviamo.

Vedete la Madonna innalzata alla sublime dignità di Madre di Dio; ed eccola innalzare a Dio il suo Magnificat che è tutto un cantico di riconoscenza e di amore. Ebbene, anche noi, dopo 11 anni di vita, siamo qui uniti questa mattina per ringraziare Gesù. Ma di che cosa?… Undici anni or sono si poneva inizio ad un'Opera nella Chiesa di Dio. Undici anni or sono nel grande albero domenicano germogliava un nuovo ramoscello, e già tante anime sono state chiamate in questa nuova Opera che è tutta profumata del fine più elevato e sublime: la SS. Eucaristia!

Oh, figliole, ricordate l'inizio come fu umile, doloroso con le sue vicende ora liete ora tristi!... Se la divina misericordia non ci avesse sostenuto, credete, l'Opera si sarebbe sommersa, sarebbe scomparsa appena nata! Ma Gesù la voleva e la Madonna l'ha protetta, l’ha assistita! Ed ora essa è fiorente, e già questo fiore eucaristico esala il suo profumo e lo porta in varie regioni d'Italia. Le Suore Imeldine sono richieste ovunque perché con la pace e la letizia portano nei cuori innocenti dei bimbi e delle fanciulle, la fragranza dell'amore eucaristico.

Ebbene, noi siamo qui a ringraziare Gesù di tutte queste grazie, di tanta divina assistenza e per dimostrargli la nostra riconoscenza con la preghiera più fervida. Ma non basta pregare: Gesù vuole qualche cosa di più, vuole che viviate la vera vita dell'Opera, vuole cioè che


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ognuna di voi sia come un bel fiore eucaristico, che tutto in voi parli della SS. Eucaristia: la vita, la parola, l'esempio, l'apostolato.

Ispiratevi al santo Patriarca Domenico che passava le notti ai piedi del Tabernacolo e a tutti i santi dell'Ordine, amanti tenerissimi della SS. Eucaristia; e allora non temete: la benedizione di Dio e della santa Vergine sarà sempre sopra di voi e sopra l'Opera cara.

 




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