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P. Giocondo Pio Lorgna, O.P. Discorsi di formazione religiosa alle Imeldine IntraText CT - Lettura del testo |
70. (s. a.)
Il Vangelo della quarta domenica dopo l'Epifania offre a Padre Giocondo l'opportunità di applicare alla situazione ancora incerta dell'opera eucaristica il miracolo della tempesta sedata. Egli parla alle sue figlie accomodate nella barchetta sconvolta dalla tempesta, mentre Gesù, che si trova a bordo, dorme tranquillamente. La conclusione è un pressante invito a pregare e a non temere.
Nel vangelo di questa mattina abbiamo visto Gesù insieme ai suoi discepoli in una barchetta... attraversa il mare... è colto dalla tempesta... Gesù dorme e i discepoli lo svegliano esterrefatti... Rimprovero di Gesù... miracolo. (cf Mt 8, 23-27).
Anche l'opera nostra può dirsi una barchetta dove é Gesù e siete voi. Qual è il fine dell'Opera eucaristica? Vivere di Gesù nel pensiero, nell'amore, nelle virtù, in tutto, anzi dare Gesù alle anime specialmente dei fanciulli innocenti: il che vuol dire formare le generazioni cristiane poiché le prime impressioni in un'anima non si cancellano mai (S. Th. Contr. Gent. L.1.c. XI).
Gesù dunque deve essere nella piccola barchetta dell'opera eucaristica... Dove é Gesù, non può mancare la croce... ecco il perché della tempesta che incolse la barchetta là nel lago di Tiberiade... ecco il perché delle grandi lotte della Chiesa... ecco perché noi ci dobbiamo aspettare molte prove... e l'opera che è cara a Gesù deve dare ad esso le prove del suo amore... la benedizione di Dio è sempre unita alla tribolazione... La tempesta per l'opera nostra è già incominciata... quale?... Che dovrete voi fare mentre la nostra piccola barchetta è agitata dalle onde? Pregare come gli apostoli... però con fede... con pace confidente per meritare il trionfo
dell'opera, senza il rimprovero rivolto agli apostoli... "Uomini di poca fede perché temete?" (Mt 8, 26).
Anche le anime nostre si possono paragonare alla barchetta evangelica. Se tutte le anime pie portano Gesù, non lo avrà l'anima eucaristica? Quale anima desidera una maggiore unione con Gesù di colei che si propone di soltanto vivere di Lui e, ripiena di Lui, effonderlo in tutte le anime innocenti tanto predilette da Gesù?
Voi sarete le mamme spirituali dei bimbi... la mamma naturale dal suo seno trae l'alimento che nutre suoi bambini... voi dal vostro cuore trarrete Gesù e lo darete ai pargoli dei vostri asili. Che alimento prezioso... divino!...
La barchetta evangelica fu colta dalla tempesta... e voi ne sarete immuni? Avere Gesù nel cuore e non sentire la rabbia di Satana, del mondo e delle passioni? Anzi sentirete le lotte suscitate dagli stessi nostri cari: trattandosi di vita religiosa "gli stessi domestici, disse Gesù, diverranno nemici". Che dico? Nella vita religiosa fonte di tempesta sono le stesse consorelle... la diversità dei caratteri… difetti che non ci abbandonano anche nella vita più perfetta... le umiliazioni e incomprensioni... gli uffici contrari alle inclinazioni nostre...
Quello che maggiormente tormenta e strazia si è che mentre noi soffriamo sembra che Gesù dorma... non fa udire la sua voce... non getta balsamo nelle ferite... sembra lungi ed è presente... dorme... Come svegliarlo? "Salva nos perimus..." (Mt 8, 25), pregare come gli apostoli... però, lo ripeto, con pace... confidenza... senza agitazione e scoraggiamenti... altrimenti potremo sì ottenere l'aiuto e il conforto di Gesù, ma insieme all'aiuto e conforto anche il rimprovero: il rimprovero di Gesù per un'anima pia, quanto è doloroso!
Non crediate, però, che Gesù alle nostre preghiere sempre si svegli e faccia sentire la sua voce imperiosa ai venti e alle tempeste che ci assalgono... quante volte noi preghiamo... ripetiamo con gli apostoli: "Salva nos perimus", e la tempesta continua... Gesù sembra continui il suo sonno... Gesù allora ascolta la nostra preghiera... ci assiste perché non periamo nella tempesta, non vuole che noi siamo liberi dai dolori nostri, perché maggiore sia il nostro
merito... siamo più degni del suo amore e più gloria ci sia preparata nel cielo.
Soffrire con Gesù che dorme è lo stato prediletto per le anime eucaristiche... Gesù nell'ostia è presente e la sua presenza è forza palese... Dove é la sua gloria… la maestà dominatrice? Eppure, sebbene nascosto, è Lui che guida le anime... la sua Chiesa! Coraggio dunque... pregate e non temete... Gesù non vi abbandonerà mai... anche se non si farà sentire... dite spesso: "Salva nos perimus". Ditelo per voi, per l'Opera... e il trionfo sarà certo.