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P. Giocondo Pio Lorgna, O.P. Discorsi di formazione religiosa alle Imeldine IntraText CT - Lettura del testo |
71. (s. a.)
Questa composizione dettata per la festa della Purificazione (2 febbraio) ha tre obiettivi. Primo: preparare l'intera comunità imeldina alla santa Comunione, seguendo l'esempio del santo Simeone. Secondo: disporre tre figliole ad emettere la professione religiosa dei voti evangelici di povertà, obbedienza e castità. Infine: accogliere come postulanti 5 giovani che nel fiore della loro età bussano per entrare nella Congregazione Imeldina.
Prima della Comunione
La festa della Purificazione nello stesso suo nome ci rivela la bella preparazione che noi dobbiamo premettere alla santa Comunione e perché questa idea di purificazione ci si imprima più viva e dolce nel cuore, ci addita un venerando Sacerdote che fino alla più tarda età ha condotto una vita tutta santa e fulgente di bellezza.
Che scena il santo vecchio Simeone che ispirato da Dio è là nel tempio proprio nel momento in cui giunge la Vergine ed offre a lui il suo Bambino ed egli lo accetta e stringe al cuore fremente di gioia! Simeone esulta e la sua gioia è un fiore che nasce dalla santità che tutto l'inonda ed abbella.
Nel vangelo è detto: "giusto" e questa parola designa la perfezione di quell'anima adorna delle più elette virtù; è detto: "timorato"
e ciò rivela l'orrore che il santo vecchio Simeone aveva contro il peccato che offende e disprezza il Signore; il vangelo nota ancora che egli "aspettava la redenzione d'Israele" e quindi noi ci raffiguriamo quel vegliardo tutto un palpito di desiderio che spuntasse l'alba in cui i cieli si aprissero e scendesse il sospirato Messia.
Simeone era ripieno dello Spirito Santo e quindi chi mai potrebbe descrivere la fiamma d'amore che ardeva nel cuore di lui? Simeone è giusto, timorato, anelante alla venuta del Messia e ardente d'amore: nessuna meraviglia che, sì ben preparato, lui proprio lui, tra tutti i Sacerdoti, stringa al suo petto Gesù e tanta sia la sua contentezza da esclamare: "O Signore, ora lascia pure che io scenda tranquillamente nel sepolcro: ho veduto il Salvatore del tuo popolo, del mondo; Nunc dimittis servum tuum Domine, quia viderunt oculi mei salutare tuum" (Lc 2, 29-30).
Mie figlie, questo venerando Sacerdote che stringe fra le sue braccia Gesù e canta nell'ebbrezza della gioia, nulla dice al nostro cuore? Fra pochi istanti voi pure riceverete Gesù e a misura della vostra preparazione, sarà pure l'esultanza vostra! Oh, domandiamo a Gesù, alla Vergine, di essere preparati a ricevere Gesù nella santa Comunione come il santo vecchio Simeone!
La nostra vita, all'ombra del Tabernacolo, come quella del santo vecchio Simeone presso l'Arca santa nel Tempio, trascorra sempre pura, ossia giusta; questa purezza brilli di una luce più viva nel momento solenne della nostra Comunione e, allora, che gioia, il ricevere Gesù sì ben preparati!
Anche noi canteremo il nostro "Nunc Dimittis", perché la terra e la stessa vita umana sono nulla dinanzi ad un'anima che, nella comunione, è stretta a Gesù e Gesù all'anima nella unione più intima dell'amore divino.
Prima delle Professioni.
Se è commovente la scena del santo vecchio Simeone che stringe al cuore Gesù e canta inondato di gioia d’amore; quanto è pure commovente la scena del Bambino Gesù che, a mezzo di quel santo Sacerdote, si offre al Padre vittima d'amore e di espiazione dei nostri peccati. In quell'offerta noi contempliamo tutta la fornace
d'amore che è il cuore infantile di Gesù; in quella offerta tutta risplende la vita di lui: l'esilio, Nazaret, la Palestina, il Calvario!
Il Bambino Gesù che si offre nel tempio dice a noi tutta la tenerezza del suo cuore verso il Padre suo e le anime; e la professione di tre religiose non dice nulla? Anch'esse, queste tre figliuole, si offrono a Gesù! A Gesù donano l'anima col voto di obbedienza; il corpo con la purezza e il mondo tutto con la povertà. Esse hanno guardato al mondo e in esso nulla hanno trovato degno del loro cuore.
Sono venute nel novello Istituto imeldino, dove la vita trascorre all'ombra del Tabernacolo. Amare e far amare Gesù in Sacramento è apparso loro bello, come un sorriso di paradiso, ed hanno esclamato: "Qui fisseremo la nostra dimora. Gesù Eucaristia e le anime da condurre a lui, specialmente le infantili, ecco il nostro sospiro, ecco la nostra gioia".
Alle Postulanti.
Dopo Gesù è la Vergine che si purifica al tempio che ci intenerisce e commuove! Aveva Maria bisogno di purificarsi? Essa è immacolatamente concepita, essa verginalmente concepisce e dà alla luce verginalmente Gesù nella grotta di Betlem tra il canto e l'adorazione degli angeli. E perché dunque Maria si purifica? È scritto nella legge che la donna che è divenuta madre vada nel tempio a purificarsi e la Vergine non considera il suo privilegio di una concezione verginale, e si assoggetta a quella legge, solo mossa dall'amore della legge.
Ebbene in una festa così attraente ecco 5 figliuole che nel fiore della vita abbandonano il mondo, la propria casa e bussano alle porte della Congregazione Imeldina. Queste giovani, mentre intorno a loro sorride la vita, a tutto rinunciano, abbandonano tutto per essere semplici religiose.
Che è specialmente la vita religiosa? Una rinuncia alla propria volontà; abbracciare una regola e secondo essa informare tutti i nostri atti. Oh, la libertà è bella, ma quanto è terribile l'abuso che ne facciamo; anche nelle cose sante mettiamo tante volte la nostra volontà e allora? Le stesse cose pie fatte per nostra compiacenza, non sono più sante, più non piacciono a Dio: è egli che dice al suo
popolo: "Io ripudio i tuoi digiuni e le tue penitenze, perché in essi si trova solo la tua volontà: Invenitur voluntas vestra". Queste giovani hanno scorto questo pericolo di abusare della volontà; esse pertanto vi rinunciano e accettano una regola in cui trovano chiaro il divino volere e non il proprio.
Oh, mie figlie novelle, amate la regola sì che essa informi tutta la vostra vita religiosa... e allora non temete, ogni vostra azione sarà accetta a Dio, ogni vostra azione sarà lungi anche dall’ombra della colpa; sarà anzi come un raggio di luce divina che purificherà l’anima vostra abbellendola di splendori di cielo.
Maria si purifica nel tempio, osservando la legge del Signore e voi, nel novello Istituto, nell'adempimento perfetto delle regole troverete il segreto della purificazione e santità vostra.