Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
P. Giocondo Pio Lorgna, O.P.
Discorsi di formazione religiosa alle Imeldine

IntraText CT - Lettura del testo
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

- 37 -


15. (16 settembre 1920)

 

La breve ma intensa vita terrena e mistica della beata Imelda, è talmente impressa nel cuore del Padre Giocondo da non trovare alcun ostacolo a essere descritta con limpido linguaggio e caldo affetto. Così la santa Patrona dell'opera eucaristica appare visibilmente fin da quaggiù nella concretezza di una celeste immagine. È impressionante notare con quanta grazia è descritta la storia di questa vittima d'amore del mistero eucaristico.

Testo in AL V 720 (7)

 

 

Mie care figlie, voi conoscete la vita e la morte della B. Imelda: che incanto di paradiso! Quella bambinapiccina non sa amare che il suo Gesù; appena questo Nome le fu pronunziato e l'udì, subito le ha ferito il cuore. Eccola nell'oratorio domestico


- 38 -


dove rivela, raccolta in preghiera, il suo amore a Gesù! Condotta nel tempio e accennatole che nel Tabernacolo c’è Gesù, il suo sguardo non sa distaccarsi dall'altare, il suo cuore palpita forte forte e il suo volto s'infiamma quale aurora rubiconda. Ricoverata poi fra le bianche Suore domenicane essa è un giglio che solo splende alla luce candida del sole eucaristico. Nel bianco lettuccio, alla mensa, sul banco della scuola, allo studio, nel giardino degli innocenti svaghi, essa prende parte alle gioie delle sue compagne, compie inappuntabile tutti i suoi doveri, ma è Gesù Sacramentato la calamita del suo cuore e dinanzi a Gesù Sacramentato dove l'anima sua palpita e trasalisce d'amore.

Chi poi potrebbe narrare le sue estasi nelle visite a Gesù... quando assiste al sacrifizio della messa... e vede le Suore e le sue compagne di educazione che, quasi schiere di angeli, si accostano alla mensa eucaristica? Esse ricevono Gesù nel loro cuore e lei priva di Gesù!... Piange e sospira, ma invano...

Ogni mattina essa soffre un vero martirio d'amore e la vigilia dell'Ascensione del 1333 è tale il martirio d'amore che ne sarebbe morta se Gesù non avesse fatto un prodigio e il prodigio venne. La B. Imelda riceve nel suo cuore la particola prodigiosa e muore di gioia. È l’unico fatto nella storia, o mie care figlie, quello di una bambina che vive e muore per estasi d'amore eucaristico: l'amore, ecco la spada che ferì e spense questa vittima innocente. Ebbene, questa nuova martire, unica nei fausti della chiesa per il genere del suo supplizio, è la madre vostra... la vostra Patrona, la grande Protettrice presso Gesù di voi e dell'Opera eucaristica.

Deh, o mie figlie, andate santamente orgogliose di una tanta madre e patrona... Meritatene sempre i suoi sorrisi e la potente e amorosa intercessione. Ancora su questa terra essa vince con l'amore suo l'amore infinito di Gesù; che non potrà in cielo?

Deh, invocatela nelle vostre preghiere fiduciose... imitatela nella sua vita tutta eucaristica e allora, non temete, Gesù, giunte anche voi, all'estremo della vita, ricevete Gesù, verrà il divino Amante e voi che tanto l'avete amato e dandovi, qui in terra, l'ultimo bacio d'amore, lo perennerà, anche per voi, nel cielo.

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL