Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
P. Giocondo Pio Lorgna, O.P.
Discorsi di formazione religiosa alle Imeldine

IntraText CT - Lettura del testo
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

- 68 -


30.     (17 marzo 1921)

 

"La sua vita intima con Gesù" è il punto caratteristico della personalità storica e morale del patriarca S. Giuseppe. Padre Giocondo ne offre molti esempi e poi li applica alla vita spirituale delle sue figlie. Infatti quel Gesù che forma le delizie di S. Giuseppe è il medesimo che si trova nell'Eucaristia. Da questa verità derivano tutte le conseguenze accolte nella vita eucaristica imeldina.

Testo in AL V 722 (9)

 

 

Mie figlie, posdomani si celebra la festa del santo Patriarca Giuseppe: tutti i fedeli prediligono il santo Patriarca, ma in modo particolare le anime che anelano alla perfezione.

Vi ha un punto luminoso nella vita del Santo che attrae e commuove le anime pie: la sua unione intima con Gesù. Egli è il Padre putativo di lui... e lo vediamo a Betlem che contempla il neonato Bambino e lo stringe amoroso fra le sue braccia; l'angelo appare  a  lui  e  con  ordine  di  fuggire  subito  anche da quella


- 69 -


grotta romita perché Erode cerca a morte appunto quel pargoletto celeste.

Giuseppe va in Egitto e , col suo lavoro e con elemosine, mantiene la santa famiglia finché l'angelo nuovamente gli appare ingiungendogli di ritornare in patria e di fissare la sua dimora non a Betlemme dove regnava Archelao, figlio di Erode, ma a Nazaret. Chi mai potrà descrivere le intimità ineffabili di S. Giuseppe con Gesù a Nazaret? Lavorava con il suo Gesù, con lui si sedeva alla stessa mensa, conversava e pregava!

, in quella casa, Giuseppe chiude la sua vita avendo al suo capezzale Gesù e dando l'ultimo anelito nelle sue mani. Nessun santo poté godere, come Giuseppe, di tali relazioni con Gesù: e sono proprio queste relazioni che tanto ci inteneriscono e commuovono.

Mie figlie, e il medesimo Gesù che formava tutte le delizie del santo Patriarca non è ancora in mezzo a noi? Giuseppe lo vedeva sotto umane sembianze e noi sotto i veli eucaristici, ma è lo stesso Gesù che incontra l'anima nell'ostia santa squarciati i veli candidi che lo ricoprono.

Pensate poi, o mie figlie, che voi dovete vivere per Gesù Sacramentato: tutta la mente, il cuore, la volontà devono essere orientati verso l'ostia santa e perciò la vostra vita in qualche maniera dovrebbe essere come un riflesso di quella di S. Giuseppe. Chiedete al caro Santo un po' di quella intimità che egli ebbe con l'amabile Redentore: se vivrete per Gesù, avrete appreso tutta la bellezza della vostra vocazione e il santo Patriarca vi sorriderà e benedirà.

Questa intimità divina domandate anche a Gesù quando, fra pochi istanti, scenderà nel vostro cuore. Siate le intime e le predilette di Gesù e allora, non temete, Gesù darà anche a voi tutte quello di cui avete bisogno anche nell'ordine materiale.

L'Apostolo S. Paolo dice che sia nella vita che nella morte siamo del Signore: "Sive ergo vivimus, sive morimur, Domini sumus" (ad Rom. XIV, 8). Ecco: questa dovrebbe essere la vita vostra, fu anche quella del santo Patriarca Giuseppe.

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL