57.     (22 gennaio 1927) 

Presentando alle sue figlie il sublime esempio della vergine S. Agnese (+ 251), Padre Giocondo sviluppa il programma spirituale della martire romana: "Io ti amo, Gesù". Amore che è stato messo duramente alla prova e ne è riuscito vittorioso perché sorretto dall'infinita carità di Cristo, che ci ama costantemente dal Tabernacolo.

Testo in AL V 726 (13)

Ieri sera avete udito di S. Agnese, vergine e martire, che aveva fatto come programma della sua vita questo slancio del cuore: "Io amo Cristo: amo Christum". Amava Cristo e, per questo, fu pronta a rinunziare a ricche nozze terrene con lo stesso figlio del Prefetto di

Roma; amava Cristo e dinanzi alle prove più desolanti e umilianti e al rogo e alla spada, non tentenna, ma fiduciosa nell'Amante divino, tutto affronta e supera gloriosamente.

L'amore, o mie figlie, è la gran molla della nostra vita; noi pensiamo ed agiamo secondo che la fiamma dell'amore si agita nel nostro cuore. Quanti uomini di carne; quanti tutti intesi ad (pagina rotta, n. r.) i piaceri terreni! Nessuna meraviglia: amano queste cose caduche e quindi intorno ad esse si svolge tutta la loro vita.

Sono le anime elette che prese da altri amori, come Agnese, ripetono: "Io amo Cristo", e forti di questo amore si sollevano in alto, e sdegnano ogni affetto di ciò che non è Gesù o non le porti a lui. Voi dovreste essere nel bel numero di queste anime: lo siete praticamente?

Potete dire davvero "Io amo Gesù vivente nel Tabernacolo e, mosse dal suo amore, il mio pensiero vola a lui e a lui, come un profumo di rose, tutte le mie azioni? Io amo Gesù e, a lui, voglio conformare tutta la mia vita; le sue virtù eucaristiche, sono il modello che mi attrae e soggioga?".

L'ombra del male si vorrebbe appressare anche a me: le tentazioni non mancano; i sensi vorrebbero essere appagati, l'amor proprio quante volte freme e tenta di scattare; ma è l'amore di Gesù che mi trattiene e mi rende vincitrice di ogni lotta pur di rimanere vergine amante di lui e per lui solo spendere la mia vita anche se mi (pagina tagliata, n. r.)...

Mie figlie, amo Gesù, ecco la vostra vita. Gesù ama voi dal suo Tabernacolo santo e voi dovete corrispondere a tanto amore con una vita tutta pura e generosa; allora, sì, che il vostro amore sarà pratico e accetto a Gesù e, ricoverate all'ombra del Tabernacolo, potrete dire come S. Agnese: "Quello che desideravo l'ho ottenuto e lo vedo; ciò che speravo già stringo al mio cuore: a lui solo sarò, un giorno, perfettamente congiunta in cielo, come ora sulla terra sono a lui legata con la più tenera devozione". Deh, che la comunione di questa mattina vi perfezioni nell'amore di Gesù: vi renda gelose della vostra purezza e martiri di mortificazione.