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Frammento di riflessioni sul mistero dell'Annunciazione, imperniato sul fare la divina volontà. È un santo ammaestramento sulla vita che le figlie devono condurre entrando nell'Istituto al quale danno il proprio nome.

Testo in AL V 750 (2)

Maria comprende, illuminata dallo Spirito Santo e dalla lettura continua dei libri santi, che, quale madre del Messia, come lui dovrà soffrire tanto... salire il Calvario e agonizzare con la vittima divina dei nostri peccati. Comprende tutte le vicende dolorose di Nazaret fino al Golgota e dice: "Fiat... si faccia in me il divino volere; secundum Verbum tuum!" (Lc 1, 38).

La divina volontà ecco il segreto dei religiosi santi! È la divina volontà che sempre e in tutto deve trionfare in noi e non già il volere nostro contro quello di Dio! La volontà nostra inabissata in quella di Dio è il culmine della perfezione.

Mie figlie, il mistero che oggi festeggia la Chiesa non è dunque per noi un ammaestramento santo della vita che dovete condurre nell'Istituto a cui date il vostro nome? Oh! quando reciterete ogni giorno il Rosario, soffermate la vostra mente nel primo mistero del gaudio per rammentare il vostro ingresso in religione e insieme apprendere da Maria le virtù che vi renderanno vere Imeldine e

predilette spose di Gesù: la umiltà, la purezza, il divino volere in tutto!

Sono queste le virtù che splendono in Maria... e quanto risplendono anche nel Tabernacolo! Che profonda umiltà Gesù nell'Eucaristia... come Egli parla alle anime verginali e difende il loro candore... quanto è obbediente! Egli compie sempre e in tutto la volontà nostra e noi non faremo la Sua?

La Vergine, o mie figlie, vi sorrida e benedica e il suo sorriso e la sua benedizione materna irraggino in voi quelle virtù di cui parla il mistero di oggi che sono l'ornamento bellissimo e la vera perfezione delle spose di Gesù.