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P. Giocondo Pio Lorgna, O.P. Discorsi di formazione religiosa alle Imeldine IntraText CT - Lettura del testo |
6. (13 gennaio 1918)
Alla vigilia dell'anniversario d'entrata nella casa dell'Opera, Padre Giocondo dispone le figlie a unirsi intimamente al santo Sacrificio eucaristico per fare proprie le azioni sacerdotali di Gesù: adorare il Padre; ringraziare il Padre; immolarsi al Padre; domandare al Padre quelle grazie che sono necessarie
alla nostra santificazione. L'opera verrà poi da sè. Alla fine raccomanda alle figlie di non spaventarsi delle mancanze, ma cercare di purificarsene.
Testo in AL V 755 (6)
Domani, o figliuole, é una bella giornata perché commemora un anno d'entrata nella casa dell'Opera. Domani, dunque dovete fare un atto solenne, cioè: io per l'Opera celebrerò il santo Sacrificio, che é l'atto più sublime che si possa fare. Voi l'accompagnerete unendovi al Sacerdote cioè a Gesù medesimo, che nella S. Messa s’immola al suo Divin Padre.
Gesù adora il suo Eterno Padre con i sentimenti più profondi del suo Sacrosanto Cuore, così dovete unirvi a tale adorazione per dare a Dio la gloria, l'onore che si merita. Gesù nella santa Messa ringrazia l'Eterno Padre di tutti i benefici a noi largiti, ed ecco che il miglior ringraziamento per voi sarà unirvi a Gesù per ringraziarlo delle grazie e croci che si degnò elargirci in quest'anno.
Poi Gesù s'immola per noi. Rinnova sull'altare tutti i suoi dolori; tutta la scena raccapricciante del Calvario viene nuovamente sofferta dalla Vittima divina, dovete dunque unirvi a tale Vittima ed offrirvi con essa tutte immolandovi per espiare i peccati nostri e quelli di tutti gli uomini.
Il quarto fine della Messa é la domanda... Gesù domanda per noi grazie e benedizioni al suo Eterno Padre, voi dovete dunque unirvi a Lui per chiedere quelle grazie di cui avete bisogno implorando la grazia di corrispondere alla vocazione e chiedere che nel Sangue della Vittima Augusta si lavi da ogni colpa e macchia l’anima nostra per attirare le Divine Misericordie sull'Opera, perché dalle prime dipende lo sviluppo di essa.
Certo, può essere dipeso dalle vostre mancanze e difetti tale ritardo allo sviluppo dell'Opera e, dovete quindi unirvi a Gesù e nel lavacro del suo Sangue prezioso, purificare le anime vostre da tutte le imperfezioni, e, se Gesù vi vedrà cambiate e di buona volontà, non tarderà certo, di mandarvi altre anime, questo dipende tutto da voi.
Non vi spaventate però, perché anche dai difetti si può ricavare la perfezione rimanendo calme e facendo del proprio meglio per rimediarsi dei propri difetti, con l'esempio di tanti santi che sapevano dalle imperfezioni trarre la perfezione.