Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
P. Giocondo Pio Lorgna, O.P. Discorsi di formazione religiosa alle Imeldine IntraText CT - Lettura del testo |
10. (11 febbraio 1920)
Data storica: inaugurazione del primo Tabernacolo con Gesù Sacramentato, nella Cappella della Casa di Calle Muazzo.
Padre Lorgna ha indicato nella santità il fine dell'opera eucaristica, la quale ha una missione pari a quella degli angeli. Infatti questi sono i contemplativi adoratori di Gesù custodito nel Tabernacolo e i pronti esecutori dei suoi ordini per la salvezza
delle anime. Perciò anche la santità imeldina deve essere contemplativa e attiva come quella degli angeli, che adorano Gesù e attendono alle sue disposizioni. Però c'è una differenza tra la santità degli angeli che sono puri spiriti e quella delle religiose che hanno corpo e passioni da combattere e dominare per tutta la vita. Da notare nelle tre ultime righe del testo un lapidario riassunto di tutto il pensiero esposto.
Testo in AL V 720 (2)
Mie figlie, siate sante: la vostra missione lo richiede. Quale è lo scopo della nostra Congregazione? Esso non ha un riscontro sulla terra, ma soltanto nel cielo.
Vedete questo Tabernacolo? Milioni e milioni di angeli insieme a Gesù, sono discesi dal cielo e, prostrati intorno al Tabernacolo adorano! Gli angeli adorano invisibilmente il Prigioniero divino dei nostri Altari e voi dovete essere gli adoratori visibili dinanzi a Gesù e allo sguardo dei fedeli.
Avendo dunque una missione angelica, dovete essere angeli, non per natura, ma per esercizio di virtù, cioè, per santità. L'angelo vive solo di spirito, il corpo è straniero a lui e quindi a tutte le passioni che crescono e germogliano nel corpo nostro. Ebbene, noi, è vero, abbiamo il corpo inseparabile, finché siamo quaggiù, all'anima nostra, ma moralmente dobbiamo vivere come se non avessimo questo corpo combattendo le passioni nostre e dominandole: sentire le passioni e anche le più furenti, e non assecondarle nelle loro voglie scorrette, ecco la maniera di vivere solo di spirito come gli angeli, pur avendo una carne corrotta.
Gli angeli solo hanno pensieri ed affetti di cielo, o meglio, prostrati dinanzi al Tabernacolo santo, potranno avere altri pensieri ed affetti se non rivolti a Gesù? Ecco il grande segreto della nostra perfezione: pensare a Gesù e amarlo! Dai pensieri e dagli affetti sbocciano in noi tutte le azioni; datemi un'anima che viva di pensieri ed affetti divini e quest'anima rifletterà questa vita intima tutta angelica, in ogni azione anche la più materiale e comune.
Pensate a Gesù ed amatelo quando avete la fortuna di essere accanto al suo Tabernacolo; pensate a lui ed amatelo anche se lontane
dal Tabernacolo e attente alle occupazioni del vostro uffizio. Come sono graditi a Gesù quegli slanci di pensieri e di affetti che a lui mandiamo da qualunque luogo ci troviamo: sono come tante frecce che colpiscono il cuore del divino Amante e fanno scendere su di noi vere piogge di grazie.
Gli angeli compiono anche un apostolato sublime! Quante volte da Gesù sono mandati alle anime per assisterle ispirando al bene e allontanandole dal male! Gesù parla ai suoi angeli eucaristici ed essi volano, più celeri del lampo, al divino volere e vanno sui monti, sulle valli, nelle città o nelle campagne, anche in terre lontane e selvagge!...
Mie figlie, e voi non avete anche l'apostolato delle anime? L'ubbidienza non affiderà a voi dei cari bambini, delle fanciulle innocenti... delle giovani esposte a tanti pericoli e anche delle donne che, poste in un mondo corrotto, avranno bisogno e del vostro esempio e della vostra parola, per rispondere ai gravi loro doveri anche lungi da un chiostro? Gesù, o mie figlie, vi manderà quali angeli suoi alle anime e voi sarete recalcitranti? Preferirete un luogo piuttosto di un altro, e avrete queste preferenze anche fra le anime?
Mie figlie, ve lo ripeto; siate sante perché è grande la vostra missione: è tutta angelica... voi dovete essere gli angeli dell'Eucaristia e quindi vivere di spirito dominando le vostre passioni, coltivando sempre pensieri ed affetti divini ed esercitandovi nell'apostolato delle anime per illuminarle e condurle a Gesù.