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Quinto Settimio Florente Tertulliano De spectaculis IntraText CT - Lettura del testo |
CAPUT IV.
Già col battesimo, noi Cristiani abbiamo rinunziato agli spettacoli teatrali.
Qualcuno potrebbe anche pensare che noi andiamo accattando argomenti sottili e sofistici : non lo voglio: io mi volgerò a quel che rappresenta il principio più saldo, all'autorità più inconcussa della nostra stessa credenza; allorché, entrati nell'acqua purificatrice, noi facciamo professione di fede in Cristo, secondo le parole del nostro rito, noi testimoniamo solennemente d'aver rinnegato colla nostra stessa aperta parola, ogni potenza avversa, ogni falsa e sacrilega manifestazione, ogni altra relazione impura e colpevole con potenze nemiche. E quale altra cosa può esservi, dove la potenza satanica possa campeggiare, come nel campo dell'idolatria, nella magnificenza di cerimonie diverse e molteplici, nella forza di altre influenze nemiche? È questo il campo principale: è dall'idolatria appunto che ogni potenza perversa e volgare può, per così dire, assurgere ad un superiore grado di onore. [36] Se risulterà dunque, che è proprio dall'idolatria che gli spettacoli abbiano la completezza e il loro più pieno svolgimento e carattere, sarà ormai assicurato e riconosciuto che la dichiarazione che noi facciamo nell'atto del Battesimo, riguarda pure gli spettacoli, come quelli che, evidentemente, nell'intimo carattere idolatra che essi posseggono, sono sotto l'azione diretta della potenza diabolica e di quanto ad essa s'unisce per influenze molteplici e per tutte le altre esterne manifestazioni. Noi ricorderemo come gli spettacoli abbiano avuto origine, ad uno ad uno, e da quali principî sorti, siano andati col tempo rafforzandosi e prendendo sviluppo: dipoi vedremo quali denominazioni essi prendano, a chi si riferiscano; le pompe esteriori, magnifiche, di cui vanno ornandosi le false e bugiarde credenze; ne esamineremo i luoghi dove vengono fatti, coloro che vi presiedono, qualsiasi altro carattere essi abbiano e chi se ne possa quasi affermare inventore e sostenitore. Se fra questi elementi vari e molteplici, alcuno ve ne sarà che si possa considerare estraneo all'idolatria, non dovrà esso esser compreso neppure nel nostro atto di abiura.