INTRODUZIONE1
La sacra verginità e la castità
perfetta consacrata al servizio di Dio sono certamente, per la chiesa, tra i
tesori più preziosi che il suo Autore le abbia lasciato, come in eredità.
Per questo motivo i santi padri
sottolineavano che la verginità perpetua è un bene eccelso di carattere
essenzialmente cristiano. Essi osservano a buon diritto che, se i pagani
dell'antichità richiedevano dalle vestali un tale tenore di vita, questo era
temporaneo;2 e quando nell'Antico Testamento si comanda di conservare e
praticare la verginità, si trattava soltanto di una condizione preliminare al
matrimonio (cf. Es
22,16-17; Dt 22,23-29; Eccle
42,9); sant'Ambrogio3 aggiunge: «Noi leggiamo
che anche nel tempio di Gerusalemme vi erano delle vergini. Ma che cosa dice
l'apostolo? "Tutte queste cose avvenivano ad essi in figura" (1Cor
10,11) per preannunciare il futuro».
E, certamente, fin dai tempi
apostolici questa virtù cresce e fiorisce nel giardino della chiesa. Quando
negli Atti degli apostoli (At 21,9) si dice che le quattro figlie del
diacono Filippo furono vergini, più che la loro giovinezza, si vuole indicare
uno stato di vita. Non molto tempo dopo, Sant'Ignazio
di Antiochia ricorda nel suo saluto le vergini,
4 che costituivano già, insieme con le vedove, un elemento importante
della comunità cristiana di Smirne. Nel II sec. - come attesta s. Giustino -
«molti e molte, di sessanta e settant'anni, si
conservano intatti sin dall'infanzia, per l'insegnamento di Cristo».5
Poco alla volta si accrebbe il numero di uomini e donne che avevano consacrato
a Dio la loro castità; e nello stesso tempo il loro compito nella chiesa
acquistò importanza maggiore, come più diffusamente abbiamo esposto nella
Nostra costituzione apostolica Sponsa Christi. 6
Inoltre i santi padri - come Cipriano, Atanasio, Ambrogio, Giovanni Crisostomo, Girolamo
e Agostino e non pochi altri - nei loro scritti celebrarono la verginità con
altissimi elogi. Questa dottrina dei santi padri, arricchita nel corso dei
secoli dai dottori della chiesa e dai maestri dell'ascetica cristiana,
influisce certo molto tra i cristiani d'ambo i sessi nel suscitare e confermare
il proposito di consacrarsi a Dio con la perfetta castità e di perseverare in
essa fino alla morte.
Il numero dei fedeli così
consacrati a Dio, dall'origine della chiesa fino ai nostri giorni, è
incalcolabile: gli uni hanno conservato intatta la loro verginità, gli altri
hanno votato al Signore la loro vedovanza dopo la morte del consorte; altri,
infine, hanno scelto una vita casta dopo aver fatto penitenza dei loro peccati;
ma tutti hanno questo di comune tra loro: che si sono impegnati ad astenersi
per sempre, per amore di Dio, dai piaceri della carne. Ciò che i santi padri
hanno proclamato circa la gloria e il merito della verginità, sia a tutte
queste anime consacrate di invito, di sostegno e di forza a perseverare
fermamente nel sacrificio e a non sottrarre e prendere per sé una parte anche
minima dell'olocausto offerto sull'altare di Dio.
La castità perfetta è la materia
di uno dei tre voti che costituiscono lo stato religioso7 ed è
richiesta nei chierici della chiesa latina ordinati negli ordini
maggiori8 e nei membri degli istituti secolari, 9 ma è
praticata pure da numerosi laici, uomini e donne che, pur vivendo al di fuori
dello stato pubblico di perfezione, rinunziano completamente, di proposito o
per voto privato, al matrimonio e ai piaceri della carne per poter servire più
liberamente il loro prossimo e unirsi a Dio più facilmente e intimamente.
A tutti i dilettissimi
figli e figlie, che in qualsiasi modo hanno consacrato a Dio il loro corpo e la
loro anima, rivolgiamo il Nostro cuore paterno e li esortiamo vivamente a
confermarsi nel loro santo proposito e a restarvi diligentemente fedeli.
Vi sono, però, oggi alcuni che,
allontanandosi in questa materia dal retto sentiero, esaltano tanto il
matrimonio da anteporlo alla verginità; essi disprezzano la castità consacrata
a Dio e il celibato ecclesiastico. Per questo crediamo dovere del Nostro
apostolico ufficio proclamare e difendere, al presente in modo speciale,
l'eccellenza del dono della verginità, per difendere questa verità cattolica
contro tali errori.
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