L'apertura della Porta Santa
Animati da questi sentimenti e da
questi voti, penetrati della dignità di una tradizione che risale ai tempi del
Nostro Predecessore Bonifacio VIII, Noi domani,
nell'aprire con tre colpi di martello la Porta Santa, saremo
consapevoli di compire non un atto puramente tradizionale, ma un rito simbolico
di alta portata, non soltanto per i cristiani, ma per tutta l'umanità.
Noi vorremmo che quel triplice
colpo risuoni nel fondo delle anime di tutti coloro
che hanno orecchie per intendere (cf Mt 11,15).
Anno Santo, anno di Dio,
di Dio, la cui maestà e grandezza condanna il peccato;
di Dio, la cui bontà e misericordia offre il perdono e la grazia a chi è
disposto ad accoglierlo;
di Dio, che in questo Anno Santo vuole appressarsi ancor più all'uomo e tenersi
a lui più che mai vicino.
Quanti fanno del peccato una
semplice «debolezza» e della debolezza perfino una
virtù! «Equidem», scriveva già il pagano
Sallustio,2 «nos vera vocabula rerum
amisimus, quia bona aliena largiri liberalitas, malarum rerum
audacia fortitudo vocatur». Trasformando artificiosamente il senso delle parole nelle più
importanti questioni della vita pubblica e privata, essi nascondono ciò che la
coscienza non vuol chiarire; coonestano ciò che l'intimo della loro anima
condanna; negano ciò che dovrebbero lealmente riconoscere.
Quanti pongono al posto del vero
Dio i loro idoli, ovvero, pur affermando la loro
credenza in Dio e la loro volontà di servirlo, si fanno di Lui una idea, che è
il prodotto dei loro propri desideri, delle loro proprie tendenze, delle loro
proprie debolezze! Iddio nella sua immensa grandezza, nella
sua immacolata santità, Iddio la cui bontà comprende così bene i cuori che Egli
stesso ha formati (cf. Ps
32,15) e la cui benignità è sempre pronta a venire in loro aiuto, non è
rettamente conosciuto da molti. Perciò tanti cristiani per pura abitudine,
tanti sbadati e incuranti, e d'altra parte tante anime
tormentate e senza speranza, come se il Cristianesimo non fosse esso stesso la
«buona novella».
False idee di Dio, vane creazioni
di spiriti troppo umani, che l'Anno Santo deve dissipare e scacciare dai cuori!
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