... sul terreno
internazionale
Attendiamo infine per questo Anno Santo il ritorno della società internazionale ai
disegni di Dio, secondo i quali tutti i popoli nella pace e non nella guerra,
nella collaborazione e non nell'isolamento, nella giustizia e non nell'egoismo
nazionale, sono destinati a formare la grande famiglia umana, avviata alla
comune perfezione, nel reciproco aiuto e nella equa distribuzione dei beni, che
sono tesoro di Dio affidato agli uomini.
Diletti figli, se mai occasione ci
parve propizia per esortare i reggitori di popoli a pensieri di pace, questa
dell'Anno Santo Ci sembra quanto mai opportuna. Essa è e vuole significare
anche un potente richiamo e insieme un contributo alla fraternità delle genti.
In questa Madre dei popoli, che è Roma, converranno innumerevoli gruppi di pellegrini,
diversi per stirpe, per nazione, per lingua, per costumi, per sentimenti. E fra
queste stesse mura convivranno, s'incontreranno per le medesime vie,
riposeranno nei medesimi alberghi, parteciperanno ai medesimi riti, si
disseteranno alle medesime fonti dello spirito, godranno dei
medesimi conforti, coloro cui fu comandato di seminare la morte e coloro che ne
soffrirono gli spaventosi effetti, colui che invase e colui che vi soggiacque,
chi recinse i campi di ferro spinato e chi vi patì dura prigionia. Non abbiamo
Noi dunque ragione di credere che queste migliaia e migliaia di Nostri devoti
figli e figlie diverranno l'avanguardia fedele nella crociata per la pace e che
con la Nostra
benedizione porteranno seco nella loro patria il pensiero
e la forza della pace di Cristo, affine di guadagnare colà nuove reclute per
una così santa causa?
Dio non voglia che questa «tregua
di Dio», ispiratrice augurale di pacifici consigli, venga
turbata o violata da insani propositi non solo tra le nazioni, ma tra i diversi
ceti di un medesimo paese. Quella mano sacrilega si condannerebbe da sé alla
giusta ira di Dio e si attirerebbe l'immancabile esecrazione di tutta
l'umanità.
Grande ritorno dunque Noi Ci attendiamo in questo Anno di grazie
straordinarie, grande per il numero dei figli, cui riserviamo il più affettuoso
amplesso, grande per la lontananza da cui proverranno alcuni di loro, grande
per le vaste e benefiche ripercussioni, che non mancheranno di derivarne. Ai
Nostri figli, a tutti gli uomini di buona volontà sia
caro l'impegno di non deludere le speranze del Padre comune, che tiene le
braccia alzate al cielo, perché la nuova effusione della misericordia divina
sul mondo superi ogni misura.
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