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Pio XII
Non mai forse

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  • II. ANNO DEL GRAN PERDONO
    • Invito a Roma
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Invito a Roma

«Securus iam carpe viam»

Diletti figli, eccovi aperto il Nostro cuore alla vigilia dell'apertura della Porta Santa; leggetevi le Nostre intenzioni le Nostre speranze, i Nostri voti.

Raccogliete il Nostro invito alla casa paterna; da vicino e da lontano, da ogni regione e continente, da tutte le frontiere e per ogni strada, valicando gli oceani e solcando i cieli, venite a questa Roma, che a voi apre le sue braccia sempre materne: «Securus iam carpe viam, peregrinus ab oris - occiduis quisquis venerandi culmina Petri - ... petis».3

Voi, che già per lunghi anni lasciaste il focolare domestico e vi tempraste alle asperità dei lunghi viaggi con gli eserciti in guerra, con le torme dei profughi, degli emigranti, degli sfollati, riprendete la via, ma questa volta in letizia, quasi legioni pacifiche di oranti e di penitenti verso la patria comune dei cristiani.

 

«Roma mihi patria»

Poiché, senza privilegi di stirpe o di casta, Roma è la patria di tutti; ogni cristiano può e deve dire «Roma mihi patria». Qui si manifesta più particolarmente la soprannaturale provvidenza di Dio per le anime; qui attinsero i santi le norme e le ispirazioni dei loro eroismi; questa terra benedetta conobbe i trionfi dei primi martiri e fu la palestra d'invitti confessori. Qui è la rupe immota, dove ancorerete i vostri aneliti: il luogo e l'antico tropaeum del sepolcro glorioso del Principe degli Apostoli, che sorregge la Cattedra viva del Vicario di Cristo.

Nello splendore delle basiliche, nel decoro delle solenni liturgie, nelle penombre degli antichi cimiteri cristiani, accanto alle insigni reliquie dei Santi, respirerete un'aura di santità, di pace e di universalità, che varrà a dare alla vostra vita un profondo e cristiano rinnovamento.

E voi, diletti figli di Roma, a Noi più vicini e legati da più immediato ministero pastorale, che più volte in questo passato decennio Ci avete dato indubbie prove di attaccamento filiale, non sarete secondi a nessuno nell'adeguarvi coi vostri propositi e con la vostra condotta agli alti fini dell'Anno Santo. A voi si addice una carità particolare nell'accogliere i fratelli giunti di lontano, una esemplare morigeratezza dei costumi, una fervorosa pratica dei doveri religiosi

Accolga l'onnipotente e misericordioso Dio questi Nostri voti, e su voi che Ci ascoltate, su tutti gli uomini di buona volontà, su coloro di cui attendiamo il ritorno, scenda, come pegno delle più larghe misericordie del cielo, la Nostra Apostolica Benedizione.

 




3 PAULUS DIACONUS, Carmina, VIII,19-21: MGH Poetae lat. aevi carol., t I, p. 46.






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