Invito a Roma
«Securus
iam carpe viam»
Diletti figli, eccovi
aperto il Nostro cuore alla vigilia dell'apertura della Porta Santa; leggetevi
le Nostre intenzioni le Nostre speranze, i Nostri
voti.
Raccogliete il Nostro invito alla
casa paterna; da vicino e da lontano, da ogni regione e continente, da tutte le
frontiere e per ogni strada, valicando gli oceani e solcando i cieli, venite a
questa Roma, che a voi apre le sue braccia sempre
materne: «Securus iam
carpe viam, peregrinus ab oris - occiduis
quisquis venerandi culmina Petri
- ... petis».3
Voi, che già per lunghi anni lasciaste il focolare domestico e vi tempraste alle asperità
dei lunghi viaggi con gli eserciti in guerra, con le torme dei profughi, degli
emigranti, degli sfollati, riprendete la via, ma questa volta in letizia, quasi
legioni pacifiche di oranti e di penitenti verso la patria comune dei
cristiani.
«Roma mihi
patria»
Poiché, senza
privilegi di stirpe o di casta, Roma è la patria di tutti; ogni cristiano può e
deve dire «Roma mihi
patria». Qui si manifesta più particolarmente la
soprannaturale provvidenza di Dio per le anime; qui attinsero i santi le norme
e le ispirazioni dei loro eroismi; questa terra benedetta conobbe i trionfi dei
primi martiri e fu la palestra d'invitti confessori. Qui è la rupe
immota, dove ancorerete i vostri aneliti: il luogo e l'antico tropaeum del sepolcro glorioso del Principe degli Apostoli, che sorregge la Cattedra viva del Vicario
di Cristo.
Nello splendore delle basiliche,
nel decoro delle solenni liturgie, nelle penombre degli antichi cimiteri
cristiani, accanto alle insigni reliquie dei Santi, respirerete un'aura di
santità, di pace e di universalità, che varrà a dare
alla vostra vita un profondo e cristiano rinnovamento.
E voi, diletti figli di Roma, a
Noi più vicini e legati da più immediato ministero pastorale, che più volte in
questo passato decennio Ci avete dato indubbie prove
di attaccamento filiale, non sarete secondi a nessuno nell'adeguarvi coi vostri
propositi e con la vostra condotta agli alti fini dell'Anno Santo. A voi si
addice una carità particolare nell'accogliere i fratelli giunti di lontano, una esemplare morigeratezza dei costumi, una fervorosa
pratica dei doveri religiosi.
Accolga l'onnipotente e
misericordioso Dio questi Nostri voti, e su voi che Ci ascoltate, su tutti gli
uomini di buona volontà, su coloro di cui attendiamo il ritorno, scenda, come
pegno delle più larghe misericordie del cielo, la Nostra Apostolica
Benedizione.
|