5.2 Formazione degli operatori
5.2.1 Principi per la formazione del clero
Nel progetto di formazione è di primaria importanza la
preparazione dei candidati al sacerdozio e del clero. Coloro che si avviano al
sacerdozio e alla vita religiosa devono infatti
formarsi ad apprezzare il valore dei beni culturali della Chiesa in vista della
promozione culturale e dell’evangelizzazione. Abitualmente i sacerdoti in cura
d’anime hanno infatti anche la responsabilità di
custodire la fabrica ecclesiae
nella sua realtà architettonica e in tutti manufatti che concretamente la
costituiscono.
Nella circolare agli Ordinari diocesani sulla formazione
dei candidati al sacerdozio (15 ottobre 1992)49 questa Pontificia
Commissione sollecita che nel ciclo formativo dei candidati al sacerdozio “siano programmati corsi nei quali si affrontino, in modo più
approfondito e sistematico, la storia e i principi dell’arte sacra,
l’archeologia cristiana, l’archivistica, la biblioteconomia. Tali corsi possono
contribuire ad individuare determinati alunni da impegnare in tale settore di
discipline per metterli in grado di svolgere, in futuro, una funzione di
stimolo e di aiuto anche presso i
confratelli”50. È poi opportuno affrontare nei vari corsi filosofici e teologici tematiche relative all’arte, all’estetica, alle
biblioteche, agli archivi, ai musei. Inoltre si devono istituire centri di
studio specializzati in modo da formare esperti nel settori
dei beni culturali della Chiesa in cui si affrontino anche le problematiche
inerenti i musei ecclesiastici.51
Un’adeguata formazione del clero prepara alla tutela dei
beni culturali e favorisce il rapporto tra ecclesiastici e laici al fine di
concertare un progetto culturale in grado di valorizzare l’intero patrimonio storico-artistico in una logica ecclesiale e civile. In
tale contesto si collocano anche le strategie inerenti
la preparazione del personale per i musei ecclesiastici. Anche se i sacerdoti
non potranno sempre essere i diretti responsabili di tali istituzioni
dovranno avere i requisiti per poter promuovere i musei ecclesiastici,
coordinarli nel complesso dei beni culturali ecclesiastici presenti nel
territorio, inserirli nel progetto pastorale tanto della Diocesi quanto delle
singole istituzioni locali (parrocchie, monasteri, conventi, istituti
religiosi, confraternite, associazioni).
È pertanto opportuno che vengano
istituiti appositi corsi di aggiornamento per i sacerdoti onde sensibilizzarli
in merito all’organizzazione e gestione dei musei ecclesiastici e alla
salvaguardia sul territorio del patrimonio culturale.
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