3.1.2 Ingresso
L’ingresso del museo ha grande importanza come primo luogo di incontro tra visitatori e museo. Anzitutto deve mettere in evidenza la mens che ha
generato il museo e che ne caratterizza l’esistenza. Va situato in posizione
facilmente accessibile e riconoscibile. La sua struttura deve essere tale da
identificare chiaramente il museo. Le sue linee possono essere sobrie,
semplici, evidenti, in accordo con gli attuali criteri museografici.
In particolare, mentre deve essere ricco di informazioni
stimolanti, deve evitare l’accumulo di materiale informativo. L’atrio di entrata deve esprimere un proprio significato ed essere
dotato d’una specifica connotazione architettonica. Attraverso di esso infatti il visitatore deve poter inquadrare i criteri
che guidano alla lettura globale del museo. Deve pertanto ispirarsi a quello
spazio sacro che esso indirettamente richiama. Nella sua progettazione vanno
dunque curate, nella misura del possibile, l’accoglienza delle persone,
l’informazione sull’organizzazione e l’impostazione didattica.
L’atrio è il luogo che prepara il visitatore a passare dal
clima di distrazione dell’ambiente esterno alla concentrazione personale e, per
i credenti, al raccoglimento spirituale, richiesti da quanto si
intende ammirare. Si impone quindi un “clima”
suggestivo, quasi sacrale, molto discreto, al fine di agevolare la sintonia tra
visitatore e realtà museale. Il visitatore non
dovrebbe iniziare il percorso museale
spinto solo dalla curiosità, ma, piuttosto, perché attratto dalle indicazioni
visive, dagli strumenti audiovisivi, dalla competenza della guida, che
ambientano la visita. Per questo è opportuno che nell’atrio siano messi a
disposizione alcuni sussidi (stampati e audiovisivi) per disporre adeguatamente
alle visite, tenendo conto delle diverse tipologie di frequentatori. In
proposito non è da trascurare l’opportunità di organizzare visite
guidate.
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