00-car | caraf-feci | fedru-lucci | lucer-potre | potut-semic | semin-vinac | vince-zuppi
Racconto
1501 25 | loro maschio, i grilli, le lucertole, i sorcetti campagnoli,
1502 23 | arriva Pippo, se vede le luci dei fuochi sgancia le bombe
1503 7 | maestà’, nudo, levigato, lucido come una statua di marmo.
1504 25 | eo’, è chiaro, sta per ‘lui’, il signor padrone: l’uomo.
1505 3 | marito Giovanni, per i figli Luigi e Antonio (che sono io)
1506 12 | guardando da che parte la luna aveva la gobba, si stabiliva
1507 21 | anteriore, se la gode a lungamente raspare il terreno in segno
1508 17(2)| lungarela’, agg. = it., ‘lunghetta - piuttosto lunga - sul
1509 16 | anche da persone abitanti in luoghi lontani, era conosciuta
1510 25 | proverbio: ‘Chi va con i lupi impara a ululare’. Verità
1511 5 | due piccole pile per la macchina fotografica, una scorta
1512 9 | reco dal ferramenta, dal macellaio, dal salumiere, dal fruttivendolo
1513 12 | quello che non era possibile macinare per confezionare salsicce
1514 2 | parla? Meno male, è la nonna Maddalena tutta giuliva e dice: “Antonio,
1515 14 | minuti, mi ritrovavo tutto madido di sudore e, soprattutto,
1516 3 | LEZIONE D'ITALIANO*~ ~Mia madre da tutti era chiamata Annetta,
1517 7 | presentava in tutta la sua ‘maestà’, nudo, levigato, lucido
1518 1 | uncino, avvitato al trave maestro, reggeva la corda e, quando
1519 18 | cercando qualcosa di buono da magiare, fecero conoscenza e subito
1520 10 | riprenderselo, mi portò un maglione a giro collo ed una tuta
1521 4 | gran santo manifesta la tua magnanimità facendomi trovare, almeno
1522 24 | fatti propri, che era molto magro, che era tutto pelle e ossa.
1523 21 | scontare le vecchie glorie, di malavoglia le ho patite, ma, me infelice,
1524 3 | apostrofare un incompetente, un maldestro, un incapace, un pasticcione,
1525 4 | e guardò l’altro cane e, maledizione, anche costui aveva la bocca
1526 13 | alle imprecazioni e alle maledizioni, il derubato non poteva
1527 18 | sul muso che era una gran maleducata, altro che una gran signora.
1528 20 | punto, questi prepotenti maleducati. Il frate priore, con il
1529 2 | millenovecentonovantasette) e un maleducato, a quest’ora, ha la sfrontatezza
1530 24 | sempre sporgente. Tutti malignavano che, a forza di bicchieri
1531 13 | streghe, orchi, spiriti maligni e dello stesso diavolo.
1532 15 | tralasciare i proverbi e le malinconie, ritorno al tema di ciò
1533 9 | signor Antonio! Io, senza malizia ho spostato il mio mazzo
1534 17 | con un leggero sorriso malizioso sotto i baffi: “Non bisogna
1535 20(1)| a farti benedire / Va in malora / Va via / Sparisci.~
1536 15 | solamente le carezze della mamma-befana riuscirono pian piano a
1537 25 | francesi, quando diventano mamme, si fanno quanto mai amorose
1538 8 | avuto un vitello, aveva le mammelle gonfie di latte. La signora
1539 15 | all’interno de la calza. Man mano che questi bambini
1540 19 | riempiva la cucina e faceva mancare il fiato a chi vi era all’
1541 4 | delusione per una mangiata mancata che, forse, mai più avrebbe
1542 18 | rime e, credetemi, poco mancò che con le unghie, il becco,
1543 20 | Martino della ‘santa cappa’ mandandolo, senza misericordia e nessuna
1544 10 | corretto’ con il succo di mandarino (che è tanto buono). Lei,
1545 8 | nei preparativi: il fuoco mandava le prime fiammelle e pian
1546 4 | sasso. Poverino, serrando le mandibole non pizzicò alcunché fra
1547 12 | rappresentava la sicurezza di mangiar bene, con soffritti abbondantemente
1548 21 | quel bestione, che voleva mangiarselo. Poiché si era presentata
1549 4 | e alla delusione per una mangiata mancata che, forse, mai
1550 4 | acchiappati un pollastro, scappa e mangiatelo”! Il cane, aizzato da questa ‘
1551 11 | prima di ripartirlo nelle mangiatoie delle bestie, era giunto
1552 13 | allontanare questi profittatori, mangiatori a tradimento, dalle zone
1553 4 | tu che sei un gran santo manifesta la tua magnanimità facendomi
1554 15 | grandi scuotevano la testa o manifestavano compatimento o ridevano
1555 4 | fosse lì attorno un qualche manigoldo con brutte intenzioni di
1556 8 | perché, con quell’abbondante manna caduta dal cielo, aveva
1557 11 | chi più e più velocemente manovrava la grossa impugnatura della
1558 5 | organizza alla perfezione ogni mansione, insomma, tiene sempre mani
1559 18 | amica che, tutta impegnata a mantenere un contegno riservato, indifferente
1560 12 | zuppi d’acqua, affinché mantenessero l’umidità e, di tanto in
1561 22 | detto, la strada maestra era mantenuta in bell’ordine dallo stradino,
1562 20 | quel gran delinquente di manzoniana memoria. Cari miei, questi
1563 1(1) | marcà-nero = modo di vendere ed acquistare
1564 6 | regalo”. Dopo salivo sul marciapiede a guardare il somarello
1565 23 | lisciva non buona, del sapone marcio o andato a male, delle sardine
1566 5 | lì un suo nipote, certo Marco. Si capisce che l’intenzione
1567 17 | avevano gran soggezione dei mariti ma, fattosi coraggio, diceva: “
1568 3 | propria famiglia, per il marito Giovanni, per i figli Luigi
1569 25 | nostra sfortunata gallina marziana. Essa gira e vagola, piange
1570 25 | oeuf pour toi”. Le galline marziane (adesso che con le nuove
1571 11 | svariate slittate, sembravamo maschere impiastricciate di polvere.
1572 11 | Il gruppo, formato dai maschietti e dalle femminucce, era
1573 20 | Fattosi buio, arrivò una masnada di ceffi dei quali non saprei
1574 16 | compiuta, era quella che una massaia sciacquasse la biancheria
1575 1 | con due sportelli di legno massiccio. A ridosso della parete
1576 20 | Mea culpa, mea culpa mea massima culpa” e, anche se fiacchi
1577 24 | picchiarmi. Spalancava al massimo le palpebre, faceva roteare
1578 4 | mangiare, un boccone per volta, masticandoti la carne con gusto e… buon
1579 16 | idrofile. Da lì sporgeva un mastodontico pezzo di marmo levigato.
1580 24 | sua volta messo sopra un materasso imbottito con crine vegetale.
1581 16 | il vanto dei miei nonni materni, i Molon detti ‘i Pieri
1582 7 | cugini, nipoti, i compari di matrimonio, i padrini e altri parenti
1583 11 | dicendoci se eravamo diventati matti. Il fattaccio si concludeva
1584 9 | memoria ripercorsi tutta la mattinata. Dove mai avevo trovato
1585 4 | a pelle e ossa. Tute le mattine, come si svegliava, recitava
1586 2 | Bacco, sono le sette del mattino (dell’otto di luglio millenovecentonovantasette)
1587 16 | costruite con sassi, pietre e mattoni e la parete di fondo era
1588 9 | sono caduto come una mela matura per ben tre volte nello
1589 8 | Proprio quando Maria stava maturando questi buoni propositi,
1590 13 | quando questo era giunto a maturazione) era, pensavano gli uomini,
1591 | medesima
1592 | medesime
1593 1 | carne, farina, formaggio, medicine, sapone ecc., non bastava
1594 9 | io sono caduto come una mela matura per ben tre volte
1595 9 | riguarda, tutto è a posto”! Menomale, mi dissi. Telefono a casa
1596 | mentre
1597 18 | ora, la cicogna si recò al mercato per comperare due graziose
1598 15 | da quelli presi in giro! Meriti o demeriti, prima tu ti
1599 13 | beccafico, quaglie, allodole, merli, verdoni, tordi e così via.
1600 12 | Questo fatto regalava per più mesi abbondanza e sicurezza sotto
1601 1 | tavola!” Intanto si era messa una mano sopra la bocca,
1602 19 | ben fisso, più o meno a metà del grosso spago, il fastello
1603 6(1) | utensili di rame o di altri metalli).~
1604 6 | avresti udito anche a duecento metri. Dopo, molto lentamente,
1605 25 | gallina ha fatto l’uovo, si mette a cantare a tutta voce: “
1606 10 | fortuna’ aveva baciato Maria, mettendole a servizio un uomo disponibile,
1607 22 | stradino portava con sé mettendoli sopra la spalla, erano la
1608 16 | depositarsi del pantano. Allora, mettendosi all’esterno della vasca,
1609 17 | ragazzino, non vedi che sta per mettersi a piangere?” Quindi, voltasi
1610 23 | uccide, stiamo immobili, mettiamoci al riparo”. Per Bacco, ogni
1611 9 | finalmente, a casa mia. Come metto la mano in tasca, ohimè,
1612 9 | chiavi, venisse da me. Dopo mezz’ora, arriva Giuseppina che
1613 16 | nell’incavo della piccola mezzaluna. Io ero bambino e, poiché
1614 1 | preparare il mangiare per il mezzogiorno. Sopra la tavola aveva allargato
1615 8 | ben bene e, così, tutti i microbi sarebbero morti. Dopo aver
1616 2 | mattino (dell’otto di luglio millenovecentonovantasette) e un maleducato, a quest’
1617 7 | il fegato, il fiele, la milza, il cuore, lo stomaco, i
1618 23 | qualcuno imprecava. Dopo che il minaccioso rombare dell’aereo si era
1619 8 | accontentarsi della solita minestrina, condita con un cucchiaio
1620 24 | scodella. Questo vecchietto mingherlino, tutto stoffa ed ossa, mi
1621 20 | bere senza usare la benché minima forma di buona educazione
1622 1 | Quando si fosse esaurita la minuta scorta del pane chiuso a
1623 25 | possiedono un cervello piuttosto minuto. Bene, quello delle galline,
1624 20 | non gli era possibile fare miracoli ed, allora, assegnò un incarico
1625 4 | cane, inebriato da queste mire, si abbaiò in petto: “Pancia
1626 9 | Se avete oro, incenso e mirra, lasciateli sopra la tavola
1627 23 | la tanta fame, la gran miseria, la gran paura di tutto
1628 20 | cappa’ mandandolo, senza misericordia e nessuna remissione, a
1629 6 | soldino. “Sarebbero quattro misure, ma te ne do cinque. Tu
1630 14 | sette prove superate dal mitico Ercole, ero diventato, d’
1631 3 | amalgamando le briciole a mo’ di uno gnocco. Quando si
1632 17 | santa donna, come tutte le mogli d’allora avevano gran soggezione
1633 4 | ascoltava senza però mai mollare il boccone stretto fra le
1634 7 | per l’agitazione avevo mollato un filino di pipì. Non trovavo
1635 4 | gambe come se fossero delle molle d’acciaio e con uno scatto
1636 3 | ricorreva all’astuzia della mollica del pane fresco, amalgamando
1637 16 | dei miei nonni materni, i Molon detti ‘i Pieri dei Pier’,
1638 18 | complimentosa lodando i bei momenti trascorsi, la ben riuscita
1639 20 | monasteri di monaci e di monache, mettevano a disposizione
1640 20 | gente, molti monasteri di monaci e di monache, mettevano
1641 20 | questa pia gente, molti monasteri di monaci e di monache,
1642 1 | pannocchie del granturco mondato, le quali ad ogni mio movimento
1643 12 | contropelo. Con una piccola raspa mondava tutte le parti della pelle
1644 1 | fine della seconda guerra mondiale (1940 – 1944) e tutto era
1645 15 | furbi’ e tutti sanno che il ‘mondo’ rappresenta il ‘danaro’
1646 19 | perché tenevano qualche moneta in più in tasca. ~ ~
1647 5 | far scorta di sigarette al Monopolio di Stato. Dal momento che
1648 9 | ricordo che quando questo monsignore mi ricevette nel suo studio,
1649 14 | un somarello che dovevo montare e guidare verso un cliente
1650 16 | ero poco alto di statura, montavo con le ginocchia sopra la
1651 7 | Quindi, calzate le ciabatte, montò sopra a questo tubo di ferro
1652 22(1)| bagolaro s. m. (Pianta de le Moracee: nome volg. della Celtis
1653 11 | formato un gran mucchio di morbido fieno, prima di ripartirlo
1654 4 | che aveva ricominciato a mordergli lo stomaco? Pian piano,
1655 2 | Dentro di me, però, mi mordeva un tarlo. Chi era mai stato,
1656 15 | è nato quadrato, non può morire tondo’ e, anche, si afferma
1657 21 | che a me sembra come se morissi due volte”!~ ~
1658 12 | inutili, speranze vane. ‘Mors tua, vita mea’ ed il rito
1659 4 | stoico’, resistendo ai morsi della fame, fece suo il
1660 10 | non potevo frenare e mi morsicavo le labbra per non umiliare
1661 4 | scimunito. Che rabbia! Si morsicò la lingua, la coda e, se
1662 21 | gli assesta un poderoso morso. ‘Piove sul bagnato’, dice
1663 2 | in sogno? Forse un comune mortale o uno spirito? Il tarlo
1664 11 | lasciandosi cadere, a peso morto e attraverso un foro (detto
1665 4 | occhiate tutti i polli in mostra, belli, grassi, con schiene,
1666 6 | Quanto devo dartene? Mostrami i soldi che ti ha dato la
1667 6 | aprivo il piccolo pugno e mostravo il soldino. “Sarebbero quattro
1668 10 | visita io sospetto per più motivi. L’unico ammesso e confermato
1669 14 | cosa debbo fare? Accendo il motore e fuggo oppure chiudo gli
1670 4 | gli audaci)! Sostiene un motto nostrano: “Aiutati ché il
1671 8 | suo cervello e, perché la mucca aveva da poco tempo partorito,
1672 25 | i capponi, i colombi, le mucche, i buoi, il toro, le pecore,
1673 7 | statua di marmo. La nonna, munitasi di forbice da potatura,
1674 4 | mangi vivi, se non mangi muori. Questa è la tua volta buona,
1675 1 | con lo spago in modo che, muovendomi, non cadessi a terra. Penso
1676 1 | le gambette a penzoloni, muovere le braccine, le mani e la
1677 23 | sacchi, non respirate, non muovetevi e altre raccomandazioni
1678 1 | L’unica persona, che si muoveva in cucina era la mamma,
1679 3 | C’è qualche problema?” o “Muoviti, ché il tempo passa velocemente
1680 10 | avvenimenti fondati. Questa donna ‘musa ispiratrice’, oggi è venuta
1681 4 | gonfiò a più non si può i muscoli delle gambe come se fossero
1682 14 | o più noto di quello dei Musei Vaticani, che già, più volte,
1683 14 | e cortesemente: ‘Vatican museum, please!’ ‘Certainly!’ Tartassato
1684 15 | memoria e, così, questa ‘musica’ si udiva ovunque si fosse.
1685 25 | cocco-cocco-dì”. Godetevi il tono musicale di quanto da loro detto,
1686 13 | sbrindellati, fazzoletti strappati, mutande sdruciate, cravatte imbrattate,
1687 11 | scala a pioli, le vedevo le mutandine. Che cosa vuoi: insipienti
1688 25 | oche, le anatre, le anatre mute, i maiali, i porcellini
1689 23 | guerra, dei soldati, dei mutilati, dei prigionieri, dei dispersi,
1690 2(2) | pezza. (offensivo) Ti si na savata = Sei un buono a
1691 18 | fecero conoscenza e subito nacque una grande amicizia. Infatti,
1692 25 | galline faraone, le galline nane, le oche, le anatre, le
1693 17 | mamma era ben disposta a narrare storie, il babbo non era
1694 17 | erano detti el filò1. Chi narrava la storia, quando si metteva
1695 17(3)| capellino che copre la fronte nascondendo gli occhi) oppure 3) capelin
1696 10 | occhi da pesce, cercavo di nascondere sotto i miei baffi un ridere
1697 22 | e, quando si fermava, la nascondeva sotto l’erba e protetta
1698 23 | rannicchiavo sotto le lenzuola e nascondevo le testa sotto le coperte.
1699 13 | vedere se mai vi fossero nascosti dei volatili. Sembrava impossibile,
1700 13 | appariscente turacciolo per naso. Si sa, la fame è tormentosa
1701 15 | inizio della filastrocca natalizia dell’Epifania e ricordo
1702 16 | riservata al bestiame: sarebbero nate liti furibonde! Questa sorgente,
1703 12 | di più, qui, addosso alla natica, addosso alla coppa, state
1704 6 | un colpo di frusta sulle natiche dell'asinello comandando: “
1705 14 | Lo sono ancor oggi, per natura! Gironzolai cercando forse
1706 10 | fidandosi del suo istinto naturale, sceglie la presina più
1707 15 | bocca ne dica un’altra. Naturalmente, ‘chi è nato quadrato, non
1708 1 | acquistare gli alimenti di prima necessità, si potevano trovare solamente
1709 22 | erano in terra battuta e necessitavano di manutenzione continua.
1710 13 | traccia di tali spiacevoli e negativi avvenimenti, non restava
1711 5 | Fausto non era presente nel negozio perché recatosi a far scorta
1712 21 | vedendo il suo più odiato nemico ridotto agli stremi, pensa
1713 | nemmeno
1714 18 | fagioli bianchi, fagioli neri, fagioli grossi, noccioline,
1715 1 | vedo con i suoi capelli nerissimi a crocchia, che era fermata
1716 | nessuna
1717 25 | il ciuffo delle penne più nette e si consola ripromettendosi: “
1718 8 | perché una goccia di quella nevicata era andata a posarsi su
1719 7 | gente: zie, zii, cugini, nipoti, i compari di matrimonio,
1720 2 | bere a tutti in onore della nipotina e così facendo, non si accorgeva,
1721 5 | fatto il signor Fausto. Il nipotino, anche questa volta con
1722 18 | fagioli neri, fagioli grossi, noccioline, fagiolini nani, uva bianca,
1723 11 | può diventare giocattolo! Noialtri, tra cugine, cugini e i
1724 22(1)| m. (Pianta de le Moracee: nome volg. della Celtis australis).
1725 7 | via sempre più fiacche. La nona mi diceva: “Aiutami, Tonino,
1726 2(1) | nòno (plur. nòni) s. m. = it., ciabatta,
1727 2 | di carne e ossa o sei un ‘nono’1 tipo una ‘savata’2 divenuta
1728 2(1) | nòno (plur. nòni) s. m. = it.,
1729 12 | tramandata da padre in figlio. I norcini più qualificati, erano accaparrati
1730 5 | degli occhi del nipote tornò normale, gli occhi del signor Fausto
1731 4 | audaci)! Sostiene un motto nostrano: “Aiutati ché il cielo ti
1732 | nostre
1733 14 | quale più facile o più noto di quello dei Musei Vaticani,
1734 | nove
1735 4 | di zecca e, quale ‘Eva’ novella, gliela bisbigliò: “Tu hai
1736 4 | fra le mascelle. Fattosi novello ‘stoico’, resistendo ai
1737 5 | mille e cinquecento (che fa novemila e trecento)…” e continua
1738 20 | frati anziani e i fraticelli novizi e, anche, il nostro fra
1739 7 | in tutta la sua ‘maestà’, nudo, levigato, lucido come una
1740 9 | Opera Pia, per avere il nullaosta e dar inizio al da farsi
1741 22 | solamente una o perché erano numerose le volte che percorrevo
1742 4 | piano, lemme lemme riprese a nuotare per arrivare alla sponda
1743 14 | della disperazione, dopo nuovi giri inconcludenti, mi accodai
1744 10 | mai, la presina sembrava nuovissima. Per questo motivo essa
1745 18 | temo che sia eccessivamente nutriente ed io, per Bacco, ci tengo
1746 4 | attraente da rimirare era una nutrita sfilza di polli sullo spiedo.
1747 10 | un urlo di dolore, una nuvoletta di vapore acqueo, le lingue
1748 21(*)| interpretazione della favola n° XXI, presa dalla raccolta
1749 14 | amica, che stava lì, buona e obbediente come un somarello che dovevo
1750 5 | un detto latino recita: ‘Ocasio facit furem’ (l’occasione
1751 22 | quindi, erano tante le occasioni per incontrare lo stradino.
1752 4 | ispezionato con furbesche occhiate tutti i polli in mostra,
1753 15 | questi fatti e se, con gli occhietti sgranati e le guance rosse
1754 6 | l’ampia cisterna è stata occlusa e livellata. Quando il sabionaro
1755 10 | soprastante, ma non conosceva l’occulto segreto. Lei, fidandosi
1756 15 | arrivato trovi tutti i posti occupati, non ti resta che accontentarti
1757 25 | faraone, le galline nane, le oche, le anatre, le anatre mute,
1758 21 | che, vedendo il suo più odiato nemico ridotto agli stremi,
1759 2(2) | it., ciabatta di pezza. (offensivo) Ti si na savata = Sei un
1760 10 | conversato di quello, dice: “ Mi offri una tazza di te?” “Sì”.
1761 9 | Giuseppina, che li stira. Lei mi offrì un caffè e, dopo, io me
1762 20 | cercare un altro luogo, che offrisse loro ospitalità. Per tale
1763 2 | le ormai sparite osterie) offriva da bere a tutti in onore
1764 23 | ciascuno pareva che quest’oggetto venisse proprio difilato
1765 9 | metto la mano in tasca, ohimè, tiro fuori due mazzi di
1766 14 | sensazioni, che mi rendevano oltremodo disagevole l’impatto dell’
1767 22 | sotto l’erba e protetta all’ombra di un albero. Quando mi
1768 12 | sanguinaccio, gli involtini con l’omento, il fegato con il rosmarino
1769 5 | spartiacque che conferma se tu sei onesto o disonesto (un detto latino
1770 2 | offriva da bere a tutti in onore della nipotina e così facendo,
1771 16 | vasca più a monte. Così operando, la prima vasca si empiva
1772 8 | spiegato che bisognava compiere opere cristiane, decise di compiere
1773 12 | tetto. Giunto il giorno opportuno, gli uomini più forti, almeno
1774 13 | fattucchiere, streghe, orchi, spiriti maligni e dello
1775 12 | autorevolezza, impartiva ordini categorici: “Acqua bollente,
1776 5 | serve questo e quel cliente, organizza alla perfezione ogni mansione,
1777 12 | stabiliva il tempo esatto per organizzare una festa, tagliando la
1778 12 | comandava il norcino. L’organizzazione, per una positiva riuscita,
1779 10 | foglia d’edera, le fece originare da un foro centrale ed esse
1780 4 | circondario. Controllato l’orizzonte lontano, ispezionato il
1781 2 | fino al primo tocco dell’orologio o alle due della notte per
1782 17 | un prete e nessun avrebbe osato intromettersi e tutti ascoltavano
1783 20 | cielo, finalmente comprese l’oscuro mistero ormai più chiaro
1784 14 | da prelevare e cavalcare. Ospitavo la mia ‘500’ nel luogo più
1785 18 | dell’occhio volto verso l’ospite, infilava il suo becco all’
1786 24 | breve spazio di tempo per osservarlo. A tutti faceva compassione,
1787 13 | cuore in gola, avevano ben osservato quel terrificante mostro,
1788 12 | accetta, per rompere gli ossi. Si riprendeva la cassa
1789 8 | rischiando di rompersi qualche osso;~- il gatto perché,
1790 9 | aspettavo. Mi diedi all'impegno ottenendo un buon risultato, non a
1791 24 | e tanto meno del vinello ottenuto aggiungendo acqua alle vinacce.
1792 16 | ogni singola vasca, un foro otturato con stracci di lino, poteva
1793 22 | parti vuotate. Per primo otturava le buche più fonde, dopo
1794 22 | dandovi sopra delle energiche pacche con il badile. Per ultimare
1795 5 | francobolli per lettera, due pacchetti di sigarette e, facendo
1796 25 | almeno quello”. Le galline padane sono tutte festose e su
1797 23 | Carmine, a Sant’Antonio di Padova, a santa Rita di Cascia,
1798 7 | compari di matrimonio, i padrini e altri parenti di gradi
1799 14 | amico, certo Peppino, detto ‘padroncino’, (perché proprietario del
1800 20 | Roma, partendo da tutti i paesi del mondo. Minuti o numerosi
1801 19 | commissione e ricevuta la paga, i due spazzacamini ringraziavano,
1802 14 | rendergli un servizio a pagamento, mi avrebbe fatto guadagnare
1803 21 | subiti, decise di fargliele pagare tutte e subito e, così,
1804 13 | costruito, ti distruggo, pagliaccio!”~ ~
1805 24 | lazzaretto, coricato sopra un pagliericcio a sua volta messo sopra
1806 7 | acceso il fuoco ed appeso il paiolo alla catena all’interno
1807 22 | sopra la spalla, erano la pala, il piccone e la scopa.
1808 2 | fosse alzato il telone del palcoscenico e all’improvviso tutto è
1809 11 | foro come se si fosse delle palle di gomma. Una volta realizzata
1810 20 | inciampare, corse come un pallettone all’interno del campanile
1811 13 | processione per riempirsi il pancino. Quando il padrone passava
1812 16 | l’ultima risciacquata ai panni alla fine del bucato. Concludeva
1813 2(1) | ciabatta, pantofole di panno per casa. (Candiago-Romanato,
1814 16 | del tempo, depositarsi del pantano. Allora, mettendosi all’
1815 20 | implorare il perdono dal Papa per i nostri peccati. Fintantoché
1816 1 | vi stavano due cassetti paralleli e ancor più verso il basso
1817 14 | ditte. Giunto sotto casa e parcheggiata l’autovettura, entrai nell’
1818 14 | all’interno del quale era parcheggiato quello ‘stallone-metallico’
1819 9 | salutammo. Torno a casa, parcheggio l’automobile al suo posto
1820 | parecchi
1821 7 | matrimonio, i padrini e altri parenti di gradi diversi e, tutti,
1822 14 | era laterale al ‘caffè de Paris’). Una volta incolonnato,
1823 9 | le trasse verso di sé. Parlammo di quanto era necessario
1824 25 | mio taxi uno straniero e, parlando di questo e di quello, dice: “
1825 25 | giorno d’oggi, l’inglese lo parlano tutti. Sentito, le galline,
1826 2 | mai stato, nella notte, a parlarmi in sogno? Forse un comune
1827 14 | svanito! L’inglese io lo parlo e, come indirizzo, quale
1828 12 | arrabbiato, sfuggisse qualche parolaccia. A maiale ucciso, a sangue
1829 20 | pellegrini si recavano a Roma, partendo da tutti i paesi del mondo.
1830 1 | la cucina. Vedevo queste particolarità girando la mia testina una
1831 23 | dispersi, dei morti, dei partigiani, dei tedeschi, dei fascisti,
1832 6 | somarello, dando uno strattone, partiva all’istante e l’uomo ricominciava: “
1833 5 | occhi del signor Fausto parvero commuoversi per la gioia,
1834 1 | costruita poteva servire come un passaggio separato ed isolato e lo
1835 16 | proliferare vermi o, col passare del tempo, depositarsi del
1836 18 | Questi problemi, non li passarono proprio per nulla sottogamba,
1837 10 | regalati domenica appena passata. Lei, quando ci siamo salutati
1838 9 | andai per i fatti miei. Passate un paio d’ore, mi recai
1839 17(1)| indicare ‘la veglia (un passatempo, un chiacchierare) che nei
1840 24 | Da allora ad oggi sono passati oltre cinquant’anni, eppure
1841 1 | tesserati, ma quanto era passato: pane, olio, sale, zucchero,
1842 24 | Tutte le volte che gli passavo davanti lo guardavo e lui
1843 14 | timoroso. Se mi fermavo e il passeggero m’avesse detto: ‘per favore
1844 13 | in questione, i volatili: passeri, beccafico, quaglie, allodole,
1845 15 | prima aperto gli occhi. Se passiamo dagli altri a me, personalmente
1846 3 | maldestro, un incapace, un pasticcione, uno con le mani flaccide,
1847 4 | intenzioni di portargli via il pasto, dette un’occhiata a tutto
1848 23 | lardo, una cipolla, una patata, un po' di fagioli oppure
1849 18 | preparerò gli gnocchi di patate, burro, formaggio e qualche
1850 11 | concludeva sempre con una severa paternale. Poi ci si recava a lavarci
1851 18 | aveva digerito tutta la bile patita due sere prima, le rispose
1852 21 | glorie, di malavoglia le ho patite, ma, me infelice, subirle
1853 10 | Personalmente, già avevo patito la mia scottata e ben mi
1854 19 | fosse stato ultimato, si pattuiva nel conteggio anche il mangiare.
1855 3 | Sì, leggilo!” Ed io, pavoneggiandomi, iniziai a leggere cercando
1856 9 | un ruba oggetti? Sono un pazzo? Possiedo il ‘dono’ della ‘
1857 3 | non lasciare nemmeno una pecca delle dita sporche sulla
1858 18 | diventare una cicciona”. “Che peccato, non sai quello che ti perdi.
1859 6 | somarello poco più grande di una pecora. Esso era piccolo piccolo,
1860 25 | mucche, i buoi, il toro, le pecore, le capre col loro maschio,
1861 20 | quali non saprei dirvi di peggio, altro che i ‘bravi’ capeggiati
1862 18 | becco, i denti si cavassero peli, penne ed occhi.~ ~
1863 16 | che stato si trova. Che pena, fin che serviva era stata
1864 6 | imbracatura dei finimenti pendeva dalla sella sistemata sopra
1865 20 | colore ben fresco, scelse il pennello meno consumato e, come se
1866 3 | rischio di spuntare numerosi pennini. Alla mamma sarebbe tanto
1867 13 | terrorizzato, a morte, i pennuti, che si sarebbero allontanati
1868 9 | imperlò la fronte di sudore e pensai: “Quel poveraccio del suo
1869 13 | giunto a maturazione) era, pensavano gli uomini, quello di collocare
1870 14 | grande e grosso e nessuno penserebbe che sono incredibilmente
1871 23 | o troppo bagnata. Erano pensieri ed affanni fornirsi di gugliate
1872 25 | arrivano a far quadrare il pensiero con l’azione, in quanto,
1873 4 | teglia priva di manico, una pentola ammaccata, il soffiatore
1874 12 | Le fette di lardo, ben pepato e salato, appese alle travi
1875 17 | diventavo rosso come un peperone, mi prendeva il pianto e
1876 14 | presentato da un amico, certo Peppino, detto ‘padroncino’, (perché
1877 10 | erano fatte una a forma di pera ed una a forma di foglia
1878 23 | la propria casa. Come si percepiva il primo ronzio, tutti erano
1879 21 | pestifero intrigante, volle che percorresse per quel luogo lì un cinghiale,
1880 22 | erano numerose le volte che percorrevo questo tragitto e, quindi,
1881 14 | nonostante i parecchi chilometri percorsi, non avevo effettuato alcun
1882 20 | scritta, sgranò gli occhi, si percosse il petto ragionando più
1883 20 | si danno al pianto, si percuotono il petto e si allontanano
1884 6 | questo soldo. Guarda di non perderlo”. Una volta che ero giunto
1885 7 | gemeva e, sbattendo le ali, perdeva gran quantità di piume che
1886 18 | peccato, non sai quello che ti perdi. Comunque, se tu non lo
1887 20 | a Roma per implorare il perdono dal Papa per i nostri peccati.
1888 5 | esegue il tutto in maniera perfetta e, una volta terminato mi
1889 10 | vuoti, che mettevano in perfetto risalto le nervature proprie
1890 4 | di ferro del caminetto e perfino fu scaraventata una sedia
1891 3 | la mano leggera, avresti perforato il foglio di carta. Se,
1892 12 | interamente da lui che, con perizia ed autorevolezza, impartiva
1893 19 | affermativo, chiedevano il permesso di entrare nella proprietà
1894 16 | una piccola incavatura permetteva il travaso dell’acqua in
1895 1 | mercato-nero1, di nascosto, a permuta. C’era sì la ‘tessera annonaria’
1896 20 | per colpa di un punto, perse la ‘cappa’! Adesso vi racconto
1897 14 | avevo visitato per mio personale godimento? Dio aveva avuto
1898 10 | situazione facendo opera di persuasione perché Maria bevesse il
1899 5 | avvertire sì o no il padrone. Mi pervase un fremito furbesco, di
1900 20 | posto, tutti i confratelli, pervasi da ‘santa indignazione’,
1901 14 | alcun servizio. Mi sentivo pervaso da paura, timore, disagio
1902 20 | Guarda un po’ te, come pervenne il primo gruppo di pii pellegrini,
1903 20 | nostro fra Martino, era pervenuta la notizia che, da lì a
1904 8 | diceva: “Il diavolo, questo perverso, ha voluto mettere la coda
1905 7 | rognoni. Dopo, con il coltello pesante, quello con il manico di
1906 10 | Io, facendo gli occhi da pesce, cercavo di nascondere sotto
1907 15 | detto ‘chi dorme non piglia pesci’ e se una volta arrivato
1908 11 | fienile lasciandosi cadere, a peso morto e attraverso un foro (
1909 21 | ultimi respiri. Il caso, pestifero intrigante, volle che percorresse
1910 14 | solamente essere: ‘Please, St. Peter’s’!~ ~
1911 23 | a carburo o di quella a petrolio o di quella che s’alimentava
1912 4 | grassi, con schiene, cosce e petti in esibizione, con la pelle
1913 1 | due lunghe forcine e da pettini ricurvi di tartaruga. Lei
1914 25 | determinate faccende, mi piace raccontare a questi bambini
1915 6 | fosse stato un’enorme tavola piallata. Ai bordi di detto piano,
1916 25 | sappiamo che anche in quel pianeta lì esiste la vita), quando
1917 10 | Chi è causa del suo mal, pianga se stesso!~ ~
1918 25 | marziana. Essa gira e vagola, piange e si dispera: “Coco-coco-dè,
1919 10 | polpastrelli!” Poveretta, quasi piangendo immediatamente se li inumidì
1920 22(1)| bagolaro s. m. (Pianta de le Moracee: nome volg.
1921 16 | attecchire del muschio o delle piantine acquatiche ed, anche, potevano
1922 8 | a scaldare i cerchi e la piastra della stufa. Giuseppina,
1923 1 | la tovaglia, disposti i piatti, le forchette, i cucchiai,
1924 2 | lui, andando per strade e piazze, di ‘capitello in capitello’ (
1925 24 | come per rincorrermi e picchiarmi. Spalancava al massimo le
1926 4 | il suo ‘tesoro’ colò a picco come un sasso. Poverino,
1927 22 | spalla, erano la pala, il piccone e la scopa. Sulla testa
1928 23 | ad un certo punto a notte piena, si sentiva un lievissimo
1929 7 | abilità da non credere, a piene mani cominciò a spennarlo.
1930 16 | Molon detti ‘i Pieri dei Pier’, e da tutti era stimata
1931 14 | godimento? Dio aveva avuto pietà di me e mi aveva aiutato!
1932 16 | erano costruite con sassi, pietre e mattoni e la parete di
1933 5 | dell’autobus, però, San Pietro, quando mi vedrà lassù,
1934 16 | manine, l’estremità del pietrone aggettante e, una volta
1935 15 | il detto ‘chi dorme non piglia pesci’ e se una volta arrivato
1936 5 | servivano molte cose: una pila tipo mezza torcia per la
1937 4 | fattacela a scantonare il pilastro del cancello della recinzione
1938 5 | ha suonato), due piccole pile per la macchina fotografica,
1939 17 | Cappuccetto rosso o quella di Pinocchio. Chissà mai quanto le sarebbe
1940 22 | temporali o erano cadute piogge torrenziali, che avevano
1941 8 | tempo era stato favorevole: pioggia e sole ai tempi giusti e,
1942 21 | assesta un poderoso morso. ‘Piove sul bagnato’, dice un nostro
1943 7 | avevo mollato un filino di pipì. Non trovavo il coraggio
1944 18 | bottiglie ed era composto di: piselli, fagioli rossi, fagioli
1945 7 | perdeva gran quantità di piume che volavano ovunque. Per
1946 23 | con un po’ d’olio ed un pizzico di formaggio grattugiato,
1947 4 | serrando le mandibole non pizzicò alcunché fra i denti e per
1948 9 | una piccola chiave con una plastica verde ?” “Sì”. “Sono d'Ernesto”.
1949 2(1) | nòno (plur. nòni) s. m. = it., ciabatta,
1950 | poche
1951 | pochi
1952 21 | sue ire e gli assesta un poderoso morso. ‘Piove sul bagnato’,
1953 15 | recitare, salvo qualche vecchia poesia imparata a memoria e, così,
1954 4(*) | libro primo delle favole del poeta ‘Fedrus Augusti Libertus’.~
1955 4 | tozzi d’avanzo e le fette di polenta seccatasi. Tutte queste
1956 7 | il cuore, lo stomaco, i polmoni e i rognoni. Dopo, con il
1957 10 | Ahi, mi sono bruciata i polpastrelli!” Poveretta, quasi piangendo
1958 9 | prendo di petto il terzo. Nel pomeriggio mi sono recato dal dentista,
1959 23 | Madonna di Monte Berico, di Pompei, di Loreto, del Carmine,
1960 1 | tovaglioli e, quando vi stava ponendo sopra una bottiglia d’acqua,
1961 25 | anatre mute, i maiali, i porcellini d’India, il porcospino,
1962 7 | delle galline, messo tra il porcile e il capanno della latrina,
1963 12 | le parti della pelle del porco che, rasato a zero, non
1964 25 | i porcellini d’India, il porcospino, le talpe, i pulcini, i
1965 21 | testa ben eretta, con un portamento da bullo e con arie spavalde,
1966 9 | storia. ~Una volta andai a portare gli indumenti lavati ad
1967 4 | con brutte intenzioni di portargli via il pasto, dette un’occhiata
1968 7 | grosso e robusto, più che portarlo lo trascinava. Io la seguivo,
1969 19 | possedevano le scarpe, le portavano, legate fra loro con i propri
1970 4 | qualità e questa sua dote portentosa gli suggerì un ragionamento
1971 9 | non giuro che non ve lo porterò via!”~ ~
1972 4 | pollastro intero. Se tu glielo porti via, tu ti trovi un pollo
1973 11(1)| i tetti delle case, dei portici, dei fienili e delle coperture
1974 23 | corte, vuoi al riparo di un portico. Ognuno portava con sé una
1975 14 | il coraggio per aprire la portiera ad un ignoto personaggio?’
1976 10 | venire a riprenderselo, mi portò un maglione a giro collo
1977 20 | pellegrini si fermano davanti al portone, sgranano gli occhi, impallidiscono,
1978 12 | donne. Una volta riusciti a posarlo, posto di fianco, sopra
1979 8 | quella nevicata era andata a posarsi su un suo baffo, avendolo
1980 16 | marmo sporgente e, quindi, posava il mento nell’incavo della
1981 12 | L’organizzazione, per una positiva riuscita, dipendeva interamente
1982 7 | dava più segni di vita, lo posò, ancor fumante, sulla tavola
1983 | possano
1984 19 | a piedi scalzi e che, se possedevano le scarpe, le portavano,
1985 14 | aspirazioni. In quegli anni possedevo una ‘FIAT 500’, una vettura
1986 21 | posteriore, gli sferra una possente zoccolata, fracassandogli
1987 | Possiamo
1988 | possiate
1989 1 | scivolati senza avere la possibilità di arrivare a rubare il
1990 9 | oggetti? Sono un pazzo? Possiedo il ‘dono’ della ‘lievitazione’
1991 25 | corre voce che le galline possiedono un cervello piuttosto minuto.
1992 6 | da spalletta quattro assi poste di taglio ed erano alte
1993 14 | taxi, in fila indiana, nel posteggio di via Veneto, (adesso non
1994 21 | proprio vicino, girandosi col posteriore, gli sferra una possente
1995 7 | munitasi di forbice da potatura, gli aprì il ventre asportandone
1996 14 | stallo inconcludente e, non potendone più, decisi d'andare a casa.
1997 17 | piaciuto saperne di più per potermele raccontare, ma, poveretta,
1998 | poterti
1999 | potessero
2000 | potrebbe
2001 | potrei
|