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Silvano Tomasi – Gianfausto Rosoli
Migrazioni moderne

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CAPITOLO VI. Esercizi di pietà

 

1. Le pratiche di pietà a cui tutti attenderanno col massimo impegno,  sono: a) la meditazione per lo spazio di un’ora, compresa la lettura di un capitolo del Nuovo Testamento, b) la visita al SS. Sacramento per lo spazio di un quarto d’ora, e) la lettura spirituale per lo spazio di un altro quarto d’ora, d) la recita del Breviario, e) l’esame particolare prima del pranzo, f) la breve visita al SS. Sacramento dopo il pranzo e dopo la cena, g) la recita del S. Rosario, h) l’esame generale.


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2. Nella Casa Madre, tutte queste pratiche di pietà dovranno sempre farsi in comune, eccetto la recita delle ore minori.

3. Alla celebrazione della S. Messa ciascun Missionario premetterà la dovuta preparazione e, dopo la S. Messa, il ringraziamento almeno per  un quarto d’ora.

4. Nei giorni festivi o di vacanza, in ora determinata dall’orario, si terrà dal Superiore, o da chi per lui, a’ Missionari e fratelli laici una Conferenza adatta al loro stato. Nei giorni solenni si canteranno la Messa ed i vespri. I Missionari poi terranno per turno, in dette solennità, un discorso morale al popolo, avvertendo che tutto ciò non coincida colle funzioni parrocchiali.

5. Ogni sabato, in via ordinaria, è stabilita la Confessione per tutta la Comunità. Il Superiore Generale destinerà uno o più Confessori alla Casa, secondo che crederà più opportuno, e niuno ricorrerà di proprio arbitrio a Confessori stranieri.

6. Nel corso dell’anno i Missionari faranno in comune le Novene: - dell’Immacolata - del S. Natale - dello Spirito Santo - di S. Carlo, Patrono della Congregazione - di S. Giuseppe - dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, - di S. Francesco Saverio - dell’Assunta - di S. Raffaele - del titolare della chiesa. Ciascuna novena poi non durerà più di dieci minuti.

Le Novene di S. Carlo e del Titolare si faranno da tutte le Case in chiesa coll’intervento del popolo.

7. Nella Casa Madre si farà ogni mese un giorno di ritiro spirituale; e si farà lo stesso, per quanto sarà possibile nelle altre Case. È desiderabile che nel mese di Novembre il ritiro cada nella vigilia del giorno 28, anniversario della fondazione della Congregazione.

8. Ogni giorno si reciterà in tutte le Case un Pater e un Gloria Patri al S. Cuore di Gesù pel Superiore Generale e pel Cardinale Protettore.

9. Ogni anno, fra l’ottava dei Morti, si celebreranno solennemente due Messe coll’Ufficio di Requiem; la prima è pei defunti Confratelli della Congregazione, e la seconda pei benefattori defunti della medesima.

10. All’annunzio della morte di un congregato, ogni Sacerdote celebrerà per lui due Messe, e ogni chierico e laico reciterà due corone e gli applicherà l’indulgenza di due Comunioni. Se il defunto fosse il Superiore Generale, gli si applicheranno in suffragio dai Sacerdoti tre Messe, dai laici tre corone e tre Comunioni. Lo stesso si praticherà per l’Emo Card. Protettore, pel quale inoltre si celebrerà in ogni chiesa della Congregazione un ufficio solenne di Requiem.

11. Pel Fondatore si reciterà ogni giorno un De profundis e ogni anno in tutte le Case si celebrerà in perpetuo un funebre Anniversario.

 




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