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Silvano Tomasi – Gianfausto Rosoli Migrazioni moderne IntraText CT - Lettura del testo |
11 - Scalabrini a Leone XIII 18
i voti di prosperità che innalzo per Voi ogni giorno all’Altissimo, più fervidi si levano al trono di Lui nella ricorrenza delle Sante Feste Pasquali.
Sì, Beatissimo Padre! Che il divino Principe de’ Pastori si degni versare a larga mano sopra di Voi i suoi doni più eletti. Egli, fra tali e
tante vicissitudini di uomini e di cose, fra tante e sì gravi angustie che da ogni parte Vi premono, Vi conforti, Vi sorregga, Vi conservi ancora per lunghi anni sano e vegeto a maggiore sua gloria, a decoro e incremento della Religione, a tutela e presidio della Chiesa, a sollievo dei buoni, a confusione dei malvagi. Vi allieti col trionfo compiuto della Vostra causa, il quale potrà tardare, ma non fallire. Ai dolori della Passione succederanno i gaudii della Risurrezione.
Vi umilio, Beatissimo Padre, coi miei voti e le mie felicitazioni quelle de’ Missionari che prestano la loro assistenza ai nostri emigrati nelle Americhe; i voti altresì e le felicitazioni degli stessi emigrati.
Per mio mezzo quei poveretti depongono ora ai Vostri Piedi il loro obolo in segno di gratitudine per quanto faceste sin qui a vantaggio loro, e implorano ad un tempo sopra di sé e sopra le loro famiglie l’Apostolica Benedizione.
I Missionarii, i quali hanno per regola di vegliare e tener desto nelle colonie de’ nostri poveri espatriati l’amore e l’attaccamento al Vicario di Gesù Cristo, implorano essi pure da Voi, Padre Santo, una Benedizione speciale, la quale valga ad infondere loro nuova lena, nuovo coraggio in mezzo alle loro veramente apostoliche fatiche.
Benedite infine a me, che prostrato umilmente ai Vostri Piedi SS. godo ripetermi
Di Vostra Santità
U.mo Dev.mo Aff.mo figlio
Gio. Battista Vesc. di Piacenza