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Silvano Tomasi – Gianfausto Rosoli
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8 - Scalabrini a Pio X8

 

                                                                                                                                                                    Piacenza, 1 Marzo 1904

Beatissimo Padre,

Sono lieto di umiliare ai piedi di Vostra Santità da parte dei miei missionari del Nord America, l’unita offerta di L. 2000. Vogliate, Ve ne prego gradirla con l’usata benignità e impartire ai zelanti oblatori, che la implorano, l’Apostolica benedizione. Terminata in Aprile p.v. la quinta visita pastorale della diocesi avrei intenzione di recarmi nell’America del Sud.

Vorrei dare laggiù, come feci al Nord, gli Esercizi spirituali, ai Missionari, alle suore agli orfani italiani, raccolti in numero di circa 300 nel nostro Orfanotrofio di Ipiranga e visitare poi le missioni e le colonie dei nostri emigrati!

Credo che tutto questo gioverebbe a rialzare il morale di quei poveretti e fare un po’ di bene.

Se Vostra Santità è ancora del parere espressomi a voce, tengo per fermo vorrà accordarmi il permesso, che ora umilmente domando, di effettuare quel disegno. Non Vi nascondo però, Beatissimo Padre, che sono al momento un po’ turbato ed incerto, e ve ne dico apertamente il motivo. Il 14 corr. la Santità Vostra degnavasi ricevere in privata udienza certo Paolo Ligutti, ex frate francescano, il calunniatore più sacrilego e più subdolo ch’io mi abbia mai conosciuto. La razza di quei preti, descritti da S. Cipriano a così foschi colori, che ad insaputa del loro Vescovo correvano a Roma per denigrare la fama e l’onore, non è ancora spenta. Il Ligutti è purtroppo uno di costoro. Proprio di questi giorni io dovevo comunicargli con la relativa censura


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(ed egli forse lo prevedeva), l’esito affatto negativo di un processo dovutosi istruire contro tre rispettabili ecclesiastici di Piacenza per gravissime accuse di immoralità da lui inventate a loro carico solo perchè essi non erano favorevoli alle sue imprese senza base e senza principio di sana e soda educazione. Ma, tornato egli da Roma, eccolo a strombazzare l’avuta udienza sul suo giornale (tutt’altro che meritevole di encomio), aggiungendo, al pomposo titolo Il giovane italiano corriere nazionale le parole: Benedetto cordialmente dal S. Padre Pio X.

Con questa etichetta egli cerca ora di accreditare le sue idee balzane e di trappolare ancor meglio i semplici; Non dico quale impressione questa cosa abbia fatto a sull’animo dei benpensanti, perché facile a immaginarsi. Dal canto mio mi credetti in dovere di sospendere contro quel poveretto ogni atto giudiziale, non volendo per niuna cosa del mondo che apparisse una specie di contrasto fra gli encomii veri o supposti di Vostra Santità e il mio modo di agire verso di lui. Ora poi (perdonate, Beatissimo Padre, se mi dilungo forse un po’ troppo) si va buccinando ch’egli venne a Roma (chiesto) dalla S. Sede per deporre innanzi alla Santità Vostra cose gravissime, incomunicabili a carico di una Comunità religiosa che ha per lui il grande torto di avere per ben tre volte rinviato una donna strana, per non dir altro, che egli tiene ora con sé. Posso assicurarVi, Padre Santo, che i fatti da lui denunziati e che assai si conoscono non fuori che nella sua fantasia inferma e perversa. Sono pronto a fornire alla Santità Vostra le prove che si tratta di un vero mistero d’iniquità. L’ex frate l’ha col Vescovo e coi più assennati del clero, perchè non vogliono favorire le sue stranezze; l’ex monaca l’ha con la Congregazione da cui venne espulsa, appunto perché venne espulsa. Di qui tutte le loro maligne invenzioni.

Ma Deus, non dubito, humiliabit calumniatorem.

Prostrato al bacio dei Santissimi Piedi e implorando l’Apostolica benedizione, ho l’onore di ripeterrni coi sensi della venarazione più illimitata e profonda

Di Vostra Santità
Umil.mo Devot.mo Obb.mo figlio aff.mo
[Scalabrini]

 




8 AGS AB 01-04/28 (minuta). Scalabrini invia a Pio X l’offerta di L. 2.000 da parte dei suoi missionari ed esprime l’intenzione di visitare le missioni dell’America meridionale in aprile, appena avrà terminata la quinta visita pastorale alla sua diocesi. Aggiunge però che è amareggiato perché Paolo Ligutti, ex francescano che si vanta di essere stato in udienza del Papa, strumentalizza questo episodio per avallare calunnie sul conto di ecclesiastici. Soltanto per non dare l’impressione di essere in contrasto con il papa, Scalabrini gli ha sospeso una censura per le gravissime false accuse sul conto di tre sacerdoti piacentini.






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