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Silvano Tomasi – Gianfausto Rosoli Migrazioni moderne IntraText CT - Lettura del testo |
10 - Scalabrini a Corrigan29
Eccellenza R. ma,
Presento a Lei, ottimo e venerato M.gre, il Padre Francesco Zaboglio, Segretario Generale di questa Congregazione dei Missionari per gli emigrati, uomo pieno di ardore per l’opera nostra e fornito delle più belle qualità di mente e di cuore e di tutta mia fiducia.30
Egli è da me incaricato di due cose:
L’una, e ciò anche per ottemperare al desiderio espressomi più volte dall’E.mo Card. Simeoni, di studiare l’ordinamento dei Comitati di patronato per gli emigranti istituiti dalle altre nazioni, specialmente dagli Irlandesi e dai Tedeschi, e il loro modo di funzionare, per potere, coll’aiuto di Dio, far qualche cosa di simile anche a favore dei nostri poveri italiani.
L’altra cosa di cui il detto Sacerdote è incaricato, si è di prendere da V.E. R.ma cognizione intorno alle condizioni in cui si trovano gli
italiani costì e di trattare con lei a nome mio e come mio speciale rappresentante, ed anche, se è possibile, conchiudere definitivamente l’impianto dei nostri Missionari.
Non ho alcun dubbio che V.E., così zelante pel bene delle anime, e che in particolare si è presa tanto a cuore la causa dei poveri italiani, non voglia essere largo così pel primo come pel secondo oggetto del suo aiuto e de’ suoi consigli al P. Francesco Zaboglio, il quale del resto ha stretta commissione di non allontanarsi un apice dalle prescrizioni e dai desiderii di V.E. R.ma.
Ricevo da cotesti coloni italiani continue suppliche di inviare ad essi sacerdoti, disposti a qualunque sacrificio. Non ho risposto loro che una volta, inculcando di aver piena fiducia in V.E. R.ma, e di rimettersi pienamente a Lei, come a Padre amoroso animato dalla più ardente carità pel loro bene e per la loro santificazione.
Non mi dissimulo le difficoltà che V.E. avrà ad incontrare, ma, fidente in Dio, oso esprimerle la mia speranza e il mio vivissimo desiderio di veder presto l’opera nostra coronata di lieto successo.
Gradisca, Venerato M.gre, i ringraziamenti che le invio dal più profondo del cuore e l’espressione della mia alta considerazione.
Di V.E. R.ma
Dev.mo Aff.mo servo e confr.
Gio. Battista Vesc° di Piacenza