52 - Corrigan a Scalabrini¹¹⁶

New York 25 Maggio 1898

R.mo Ecc.mo Mons.

Ricevei per telegramma le congratulazioni che l’Eccenza V. R.ma si degnò inviarmi in occasione del mio Giubileo Episcopale.

Intendevo rispondere a mezzo del telegrafo, ma in mezzo all’entusiasmo delle solennità mi sfuggì dalla mente, e spero l’Eccenza V. R.ma sarà tanto gentile scusare una dimenticanza non voluta.

Ringrazio di cuore l’Eccenza V. R.ma che volle unire le sue congratulazioni ed i suoi voti a tanti altri. Il Giubileo fu un vero successo: ebbi una dimostrazione indescrivibile dal popolo e dal Clero; ed anche dagli stessi Protestanti. Però avrei voluto che l’Eccenza V. avesse assistito alla dimostrazione delle scuole parrocchiali: l’Eccenza V., che s’interessa tanto dell’educazione dei giovinetti e delle giovinette, avrebbe forse pianto per tenerezza; ed avrebbe senza dubbio apprezzato i grandi vantaggi che la scuola parrocchiale arreca al Cattolicesimo in America. Spero peraltro che verrà il giorno in cui potrò mostrare a V. Eccenza le mie scuole ed il mio grandioso Seminario, che, grazie al cielo, ho liberato dal debito di £. 1.250.000, versando a beneficio del detto istituto l’offerta fattami dal Clero e dal popolo in occasione del Giubileo.

Intanto, Eccenza, accolga i sensi della mia sincera gratitudine e mi creda sempre

Dell’Eccenza V. R.ma
Dev.mo Servo
Michele Agostino
Arciv.o di New York