Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Silvano Tomasi – Gianfausto Rosoli
Migrazioni moderne

IntraText CT - Lettura del testo
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

- 15 -


VI.Una pagina di storia.

 

L’Inghilterra, maestra di color che sanno in materia di espansioni coloniali, conquistò la maggior parte delle isole e dei continenti, e mentre da un lato va ognora estendendo i suoi possessi indiani e si annette la Birmania, dall’altro occupa l’Egitto, è padrona di Cipro e di Malta e tiene nelle sue potenti mani la chiave del mar Rosso e della via marittima, che conduce a’ suoi dominii dell’estremo Oriente.

Ma l’Inghilterra non si contenta solo di formare e di accrescere il suo vasto impero coloniale in contrade ricche e popolose, abitate da quelle che si chiamano razze inferiori, perché professanti il paganesimo e l’islamismo, e perché ignare delle bellezze della cristiana civiltà. Essa possiede al Canada, al Capo di Buona Speranza, in Australia immensi continenti, ove i suoi si riversano per cercarvi fortuna dedicandosi all’agricoltura, all’industria e ad ogni genere d’arti e mestieri. , come altra volta negli Stati Uniti, redenti da Giorgio Washington, la vita civile si espande e con essa si sviluppa e piglia nuovo incremento il progresso. Il cristianesimo vi piantò la sua Croce gloriosa, vi diffuse i suoi salutari insegnamenti, e se l’eresia protestante vi fondò chiese di tutti i riti e di tutte le sette, il Cattolicismo non le stette addietro, e già per ogni dove la sua fede e la sua morale vengono predicate da missionarii indefessi, che traggono maravigliosi frutti dai loro apostolici sudori. La Gerarchia cattolica dall’immortale Pontefice Pio IX istituita in Australia e nel Canada, conta in ambedue questi immensi paesi varie provincie ecclesiastiche, arcivescovadi e vescovadi, ricchi di parrocchie, di chiese, di scuole, di conventi. Due Cardinali furono da Leone XIII nominati, l’uno in Australia1, l’altro al Canada2, di guisa che ormai quelle giovani chiese


- 16 -


non sono inferiori per nulla a quelle antichissime della nostra vecchia Europa.

Così le colonie inglesi, mentre danno al mondo civile il maraviglioso spettacolo dei loro progressi materiali e del loro incremento intellettuale ed economico, si mostrano altresì figlie degnissime di codesta cristiana Europa. La Religione vi trova largo campo pel suo apostolato e gli emigrati del vecchio continente trovano nel nuovo sacerdoti attivi e zelanti, Vescovi pieni di coraggio e di spirito di sacrificio, scuole ed istituzioni ospitaliere, opere pie e tutto quanto può occorrere per la salute dell’anima, per la cura delle infermità e per lo sviluppo dell’istruzione.

Così le idee di patria e di nazionalità non si spengono al di dell’Oceano, ma si rafforzano pel contatto continuo con maestri, religiosi e sacerdoti, che hanno comuni coi coloni i santi affetti verso Dio, verso la Chiesa e verso la patria. Nel resto il Governo inglese, geloso custode dei diritti de’ suoi connazionali, ovunque si trovino, li veglia e li difende, certo che nella tutela degli individui sta il prestigio del suo nome.

E all’infuori di ogni azione governativa, vi sono molte società, potenti per mezzi e per proseliti, che hanno fondato case, missioni e collegi ovunque avessero un interesse da far prevalere. Per le missioni dell’Africa equatoriale, quasi cinque milioni si sono spesi!

La Francia, benché in minor grado che l’Inghilterra, ne imita l’esempio nelle isole oceaniche, che essa possiede, ma soprattutto ne’ suoi vasti possessi nel bacino del Mediterraneo.

Algeri e Tunisi sono una prova sensibile di quel che può fare la Religione cattolica per lo sviluppo del patriottismo e per la santificazione delle anime nelle colonie; e nessuno ignora quanto merito vi abbia quel grande personaggio che è il Cardinal Lavigerie, il quale dalle risorte mura della gloriosa metropoli africana, tutto dirige con sapienza inarrivabile il movimento religioso delle colonie di Francia. , ove nel Luglio 1830 non erano che pochi missionarii ristretti fra quattro mura e guardati a vista dalla sospettosa tirannide di un satrapo mussulmano, oggi sorgono tre Diocesi fiorenti, Algeri, Orano, Costantina. La Cattedra di S. Agostino fu rialzata dalle rovine, ove l’aveano precipitata le migrazioni maomettane. Dovunque sorgono chiese, conventi, scuole cristiane, orfanotrofi, spedali. L’azione benefica della Croce di Cristo consola gli emigrati e li incoraggia, mantenendo fermi i loro principii religiosi e preservandoli dai pericoli della corruzione e dell’apostasia, che a poco a poco li condurrebbero a rinnegare non solo il cristianesimo, ma ancora i loro doveri verso la patria.

Non ha guari ai possessi algerini la Francia univa la vasta e ricca


- 17 -


reggenza di Tunisi, e ancora un maraviglioso impulso riceve l’opera di evangelizzazione e di civiltà, grazie allo zelo ed alla saggia direzione dello stesso Card. Lavigerie, divenuto primo metropolitano della rediviva chiesa di Cartagine.

Così la Francia spende tesori per tener alta la gloria delle sue colonie e per difendere i suoi figli sparsi nel mondo, sussidiando largamente le missioni cattoliche, anche quando in patria osteggia la Religione con empie leggi.

A Lione fiorisce da oltre mezzo secolo l’opera della Propagazione della fede con carattere internazionale, ma che raccoglie in Francia gran parte de’ suoi mezzi; mezzi che in questi ultimi anni toccarono la cifra di 7 milioni.

Anche il governo del Portogallo riformò testè e dotò più largamente il Collegio de’ missionarii, e studiasi con ogni industria, segnatamente nel Congo, di far prevalere la sua lingua.

La Germania, che in fatto di colonie si trova nelle stesse condizioni nostre, e dove l’emigrazione è pure grandissima, protegge non solo i connazionali colla energia e sollecitudine proprie di quel potentissimo impero, ma va spiando fra i mari lontani, sulle coste dell’Africa e delle Americhe un posto adatto per piantarvi la sua bandiera e preparare così a’ suoi figli, che emigrano, una patria nuova.

E per impulso tutto privato si è costituita in Germania una società per il patrocinio dei cattolici tedeschi emigranti, detta: Unione di S. Raffaele.

Da un discorso tenuto il 10 Settembre 1874 in Aquisgrana nell’adunanza generale dei cattolici tedeschi dal Sig. P. Cahensly tolgo le seguenti notizie. Questa società per il patrocinio degli emigranti tedeschi fu costituita in Bamberga nel Congresso cattolico del 1868 e fu riconfermata a Magonza nel 1872 su proposta del principe Isemburg-Birnstein. Scopo della medesima è difendere con un ben ordinato sistema di protezione gli emigranti dai numerosi pericoli che li circondano, non appena abbandonano il paese natio.

In ogni porto d’imbarco la società ha un commissario da lei stipendiato, il quale presta gratuitamente i suoi servigi agli emigranti: li consiglia, li dirige, li aiuta sia per il cambio delle monete, sia per gli alloggi convenienti prima dell’imbarco, e, dopo averli esortati a fortificarsi colle pratiche religiose e coi Sacramenti, li abbandona al loro destino, dando loro commendatizie per il commissario che li attende allo sbarco in America e che ricomincia con loro la stessa opera di carità, resa più che utile necessaria dai nuovi pericoli ai quali si troverebbero esposti in terre straniere.

Altre società congeneri fioriscono in Germania, le quali hanno per


- 18 -


iscopo di diffondere e mantener viva la coltura e la lingua nazionale. Tali sono, per esempio, il Deutscher Schulverein (Associazione scolastica tedesca), che ha la sua sede centrale a Vienna; l’Allgemainer Deutscher Schulverein (associazione scolastica generale tedesca), che ha lo scopo ben determinato nel titolo stesso: Zur Erhaltung des Deutschtums im Ausland (per la conservazione del germanismo all’estero).

L’una e l’altra di queste due società contano quasi dappertutto parecchie migliaia di soci, sono piene di vita e ricche di slancio, e dispongono di somme assai rilevanti. Anche la piccola Grecia non ha dimenticato i suoi figli, disseminati nelle varie parti dell’impero ottomano, e i Syllogos, società d’istruzione, che raccolgono i loro mezzi fra tutti i greci amanti del proprio paese, tengono alto il prestigio e la dignità della coltura ellenica non soltanto con iscuole popolari sin negli ultimi villaggi della Tessaglia e della Macedonia, ma con ginnasi altresì e con biblioteche circolanti, e perfino con iscuole di musica.

Quanti e quali esempi!

 




1  Il Card. Moran, Arciv. di Sidney.



2  Il Card. Taschereau, Arciv. di Quebec.






Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL