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Silvano Tomasi – Gianfausto Rosoli Migrazioni moderne IntraText CT - Lettura del testo |
14 - Scalabrini a Pio X14
Fine Agosto 1904
B.P.,
In mezzo alle angustie e affanni del Vostro sublime ministero, non Vi sia discaro che un Vostro figlio lontano venga a deporre ai V. Piedi
i suoi omaggi, umiliando gli auguri che Dio Vi conceda luce e forza pari al bisogno dell’ora presente. E poiché la S.V. mi onora della sua benevolenza paterna, mi permetta le esponga qualche cosa che mi riguarda.
Son qui nello Stato del Paranà. Il Presidente e tutte le autorità civili, militari, ecclesiastiche erano alla stazione al mio arrivo, e fu per me una viva consolazione dopo le tristezze del viaggio per giungere costassù (a 900 metri sul livello del mare), 6 giorni di mare e 6 ore di ferrovia arrampicantesi sopra precipizi orribili.
Presi dimora presso i miei Missionarii a S. Felicidade. È questa la colonia modello: la più ben regolata di tutto il Brasile. I Missionarii l’ebbero in mano in sul nascere e, assistita continuamente, si mantenne cristiana, cattolica, fervente. Ieri comunicai un numero stragrande di persone. Si stende a circa 20 miglia all’interno e questi buoni preti sono in moto continuamente non solo per le colonie, ma ancora in tutto lo Stato per le missioni. Sono giunto a P. ultimo confine civilizzato. Al di là è tutto bosco abitato dagl’indii selvaggi.
Il S. Card. Simeoni diceami spesse volte: Quando i Missionarii giungeranno presso gli Indii, dovrebbero pensare di far qualche cosa anche per loro. Siamo nel caso. Me ne parlò anche il Presidente dello Stato assicurandomi di tutto il suo appoggio. Per ora 3 o 4 preti basteranno. Prendendo cura in prevalenza delle colonie italiane studieranno il modo di mettersi in comunicazione con quei selvaggi. Se Dio li assisterà e potranno ottenere la sua grazia, manderei i soggetti pronti a sacrificarsi, se no, si terrà conto del buon desiderio. Questi selvaggi sono i discendenti di quelli che i P. Gesuiti convertirono; ma poi abbandonati e presi a cannonate fuggirono nei boschi. Conservano ancora, a quanto si dice, qualche traccia di cristianesimo nelle loro cerimonie. P. S., una preghiera e una speciale benedizione per questa nuova opera di carità.
La mia salute, non ostante i disagi dei lunghi viaggi, si conserva sempre ottima. È, ripeto, l’effetto della Vostra Benedizione. Ebbi un giorno solo di malessere sul mare, causa una burrasca non piccola, e dissi: Forse il S. Padre non si è ricordato di benedirmi.
Cominciano in questo grande paese i calori di primavera, e con essi i soliti malanni, il vajuolo che miete vittime numerose e qua e là qualche caso di peste. I paesi infetti li ho di già passati. Proseguirò per lo Stato di Rio Grande e penso, se Dio lo vorrà, di partire in sui primi di Ottobre.
Prostrato al bacio, ecc.