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Silvano Tomasi – Gianfausto Rosoli
Migrazioni moderne

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10 - Scalabrini a Corrigan29

 Piacenza, 2 Giugno 1888

 Eccellenza R. ma,

Presento a Lei, ottimo e venerato M.gre, il Padre Francesco Zaboglio, Segretario Generale di questa Congregazione dei Missionari per gli emigrati, uomo pieno di ardore per l’opera nostra e fornito delle più belle qualità di mente e di cuore e di tutta mia fiducia.30

Egli è da me incaricato di due cose:

L’una, e ciò anche per ottemperare al desiderio espressomi più volte dall’E.mo Card. Simeoni, di studiare l’ordinamento dei Comitati di patronato per gli emigranti istituiti dalle altre nazioni, specialmente dagli Irlandesi e dai Tedeschi, e il loro modo di funzionare, per potere, coll’aiuto di Dio, far qualche cosa di simile anche a favore dei nostri poveri italiani.

L’altra cosa di cui il detto Sacerdote è incaricato, si è di prendere da V.E. R.ma cognizione intorno alle condizioni in cui si trovano gli


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italiani costì e di trattare con lei a nome mio e come mio speciale rappresentante, ed anche, se è possibile, conchiudere definitivamente l’impianto dei nostri Missionari.

Non ho alcun dubbio che V.E., così zelante pel bene delle anime, e che in particolare si è presa tanto a cuore la causa dei poveri italiani, non voglia essere largo così pel primo come pel secondo oggetto del suo aiuto e de’ suoi consigli al P. Francesco Zaboglio, il quale del resto ha stretta commissione di non allontanarsi un apice dalle prescrizioni e dai desiderii di V.E. R.ma.

Ricevo da cotesti coloni italiani continue suppliche di inviare ad essi sacerdoti, disposti a qualunque sacrificio. Non ho risposto loro che una volta, inculcando di aver piena fiducia in V.E. R.ma, e di rimettersi pienamente a Lei, come a Padre amoroso animato dalla più ardente carità pel loro bene e per la loro santificazione.

Non mi dissimulo le difficoltà che V.E. avrà ad incontrare, ma, fidente in Dio, oso esprimerle la mia speranza e il mio vivissimo desiderio di veder presto l’opera nostra coronata di lieto successo.

Gradisca, Venerato M.gre, i ringraziamenti che le invio dal più profondo del cuore e l’espressione della mia alta considerazione.

Di V.E. R.ma
Dev.mo Aff.mo servo e confr.
Gio. Battista Vesc° di Piacenza

 




29 AGS EB 01-03 (trascrizione e fotocopia dell’originale in AANY).



30  Padre Francesco Zaboglio, nato a Campodolcino (Sondrio) nel 1852, del clero della diocesi di Como, alunno di Mons. Scalabrini, che ispirò e con il quale collaborò validamente all’inizio del progetto del vescovo di provvedere all’assistenza religiosa degli italiani emigrati in America. Fu Segretario Generale della nascente Congregazione, iniziatore delle missioni scalabriniane negli Stati Uniti e Procuratore Generale. Morì a Tremezzo (Como) nel 1901.






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