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Silvano Tomasi – Gianfausto Rosoli
Migrazioni moderne

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29 - Scalabrini a Corrigan63

 Piacenza, 8 Dicembre 1890

 Eccellenza R.ma,

Grazie infinite di tutto. Il cuore non mi avrebbe permesso di lasciare partire i Missionarii senza inviarle una riga con la quale rinnovarle le espressioni dei mio reverente affetto. Ella, ottimo e Venerato Monsignore, vi sottintenda un volume di mille cose liete e graziose.

Il Padre Zaboglio latore di questa mia le esporrà il progetto di alcuni cambiamenti resi necessari pel buon andamento della nostra congregazione. Il P. Morelli, come Provinciale, deve visitare le case e stare assente gran parte dell’anno. Resterà in sua vece il P. Domenico Vicentini64, uno dei migliori Sacerdoti che io conosca, sebbene nasconda il tesoro de’ suoi meriti colla sua modestia e colla più profonda umiltà.

Allo stesso P. Zaboglio V.E. R.ma esporrà tutti i suoi desiderii, e i nuovi operai saranno sempre pronti ad ogni suo cenno.

Ho ricevuto il vaglia di L. 1.000, non ho ancor potuto vedere il Direttore del Catechista, da qualche giorno assente, per saldare il debito suo, che dev’essere piccolissimo, se vi è. Che fare del rimanente della somma? Darlo alla Casa Madre dei Missionarii, che ne ha tanto bisogno, come generosa offerta di V.E. R.ma? Se non ricevo avviso di rimandarla, tengo di fare così.

Uno scritto qualunque intorno al Catechismo, di V.E. ci sarà sempre prezioso. Ella, M.gre, scrive l’italiano assai bene. Tuttavia e solo per incoraggiarla, le prometto che rivedrò io il suo lavoro dal lato della lingua e così potrà stare tranquillo.

Le brevi, troppo brevi ore passate coll’E.V. R.ma e col bravo D. Carlo, mi fecero un gran bene, e, a dirla con Dante,

ancor da me non si partì il diletto.

Voglia, Monsignore, gradire un piccolo dono, che le verrà presentato a nome mio dal P. Zaboglio, a corona delle feste del suo faustissimo giubileo.

Il mio Segretario Can° Mangot65 vuole essere ricordato con gratitudine a Lei e al suo ottimo collega. 


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Infine mi raccomando, Mons. Veneratissimo, alle sue preghiere, La abbraccio, in D.no e mi ripeto,

Di V.E. R.ma

Dev.mo Aff.mo amico e confr.
Gio. Battista Scalabrini Vesc° di Piacenza

 

 




63 AGS EB 01-04 (fotocopia dell’originale).



64 P. Domenico Vicentini nacque a Pescantina (Verona) il 16 luglio 1847. Fu missionario in Sudan. Entrato in seguito nella Congregazione di Mons. Scalabrini nel 1890 lavorò tra gli emigrati negli Stati Uniti e in Brasile e alla morte di Mons. Scalabrini nel 1905 divenne primo Superiore Generale fino al 1919. Morì a Piacenza il 15 marzo 1927.



65 Il canonico Camillo Mangot (1850-1945) del clero della diocesi di Piacenza, dal 1876 fu segretario fedele e capace di Mons. Scalabrini fino alla morte del Vescovo.






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