41 - Corrigan a Scalabrini⁹⁹

  New York, 29 Agosto 1893

 Eccellenza R.ma

Ieri ebbi il piacere di ricevere il telegramma di V.E. “ad multos annos”, e benché una risposta è stata già spedita, nella stessa maniera, non vorrei mancare al dovere di esprimere, anche per lettera, i miei ringraziamenti distinti: tanto di più che da qualche tempo desideravo scrivere a V.E. ma non ebbi il cuore. Qualche settimana fa, il Molto Rev. P. Vicentini mi consegnò la sua lettera latina de’ 21 Giugno p.p. domandando anche qualche notizia intorno ai Missionarii di S. Carlo.¹⁰⁰

Di fatti, non seppi precisamente che dire sul conto del Rev. P. Morelli.

Oggi, finalmente, leggo sui giornali che il Giudice lo ha condannato, con tre sentenze particolari, di pagare alcuni debiti del valore di 30.000 lire italiane. Poi i debiti della Chiesa del Preziosissimo Sangue montano a lire 625.000, e finora vi è il solo sotterraneo compiuto. Fu deciso questa mattina di permettere la vendita di quella Chiesa, vedendo che non si può saldare i conti. La Curia ha già perso varie miliaje di lire, inutilmente, in quest’affare. 

Mi rincresce moltissimo a narrare tali cose. Sarà la prima volta che cotal disgrazia abbia mai avuto luogo nella mia vita vescovile, cioè, di vendere un luogo sacro. Tutta è colpa del Padre che non volle mai fare come gli altri Rettori diocesani.

Con questa disgrazia sempre minacciante, non ho scritto prima della visita di V.E. agli Stati Uniti. Se verrà, a qualunque tempo, anche quest’anno, sarò contentissimo e gratissimo.

P. Vicentini è molto obbediente, e ci dà consolazione grandissima. Gli altri Missionarii, in quanto io posso sapere, fanno del bene .

Per me stesso, mi commendo sempre alle Sue preghiere, e mi raffermo, con venerazione sincera,

dev.mo aff.mo servo
Michele Agostino,