Capitolo Quinto
- Lo Zio Monaldo
Madonna Ortolana era vedova con quattro
figlie nubili, ma non si poteva dir sola. I fratelli del marito morto, gli zii
delle fanciulle, le erano molto vicino, specialmente il maggiore e più
autorevole, Monaldo.
Propio gli zii, con a capo Monaldo, si davano d'attorno, per procurare alle
nipoti un buon matrimonio.
La loro famiglia era nobile e ricca. nobile e ricchi dovevano essere i
fidanzati delle figlie di Favarone. Per quanto orfane, non c'erano ad Assisi
fanciulle meglio guardate di Penenda, Chiara, Agnese e Beatrice. Zii e cugini
facevano continuamente la guardia alle orfane di padre. Perciò quando Monaldo
seppe che chiara era fuggita, perse il lume degli occhi, come se avesse
ricevuto, sulla pubblica piazza, uno schiaffo dal suo peggioro nemico.
Quel manigoldo di Francesco, non contento d'aver rubato al padre, ora rubava in
casa sua; dopo aver disonorato il mercante, ora disonorava il nobile; dopo aver
impoverito Bernardo, ora rovinava Chiara.
Monaldo raccolse in armi l'intero parentado. Ancora non era giorno alto, e già
il bosco della Porziuncola veniva battuto.
Ma Francesco, subito dopo il taglio dei capelli, aveva affidato Chiara alle
monache di San Paolo. Un monastero femminile era una fortezza. Nessuno vi
poteva entrare con la forza.
Monaldo minacciò, strepitò. Poi, visto che con la violenza non poteva nulla
cambiò tono, cercando di allettare la nipote.
Le fece considerare, per interposta persona, quanto dolore avesse arrecato la
sua fuga alla madre; le fece i danni che ne potevano ricevere le sorelle.
Le promise perdono pieno; grandi doni. Chiese di poterle parlare. Chiara
acconsentì, ma scelse la chiesa come luogo dell'incontro. vicino all'altare si
sarebbe sentita più sicura.
Monaldo, i parenti e i servitori entrarono in chiesa, lasciando le armi di
fuori dalla porta. Cercarono di dare al loro sdegno il volto della
mansuetudine. S'inginocchiarono davanti all'altare, facendosi il segno della
croce. Si rialzarono, quando Chiara uscì dal coro.
La fanciulla salì rapidamente gli scalini e afferrò con la destra la bianca
tovaglia dell'altare.
Era quello il gesto di tutti coloro che, in quei tempi di violenza, chiedevano
alla chiesa il diritto d'asilo. Come un bambino si sente sicuro se stringe
nella sua mano la veste della mamma, così il fuggiasco e il perseguitato, si
sentiva, ed era veramente sicuro, se riusciva ad afferrare un lembo della madre
Chiesa, rappresentato dalla tovaglia dell'altare.. Nessuna forza al mondo
avrebbe potuto strappare Chiara da quella leggera tovaglia.
Monaldo e gli altri parenti capirono il gesto di Chiara. Attesero che almeno
parlasse.
La fuggitiva, sempre stringendo con la destra la trina della tovaglia, con la
sinistra si tolse di capo il panno nero.
Apparve la devastazione dei suoi biondi capelli, che diede agli uomini un senso
di dolore. Chiara così scoperta si guardò intorno come volesse farsi ammirare.
Poi si tirò nuovamente il velo nero nella fronte. Lasciò la presa della
tovaglia. Disparve nell'ombra del coro.
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