Capitolo
Ottavo - Il Pranzo nel Bosco
Francesco andava e vaniva da Santa Maria
degli Angeli, mentre Chiara si trovava come incarcerata a San Damiano. Sapeva
di non sbagliare, facendosi sempre più povera, ma desiderava parlare con
Francesco che chiamava suo padre e suo sostegno.
Quando sapeva che Francesco, di ritorno dai suoi viaggi, si trovava a Santa
Maria degli Angeli, gli chiedeva di farsi vedere in San Damiano.
Francesco invece girava al largo da quel convento femminile. Non voleva che la
gente prendesse scandalo della sua presenza e frequenza tra le donne.
In modo particolare, Chiara avrebbe volentieri mangiato una volta con lui.Non
c'e amico o perente che non desideri mangiare insieme con l'amico o col
parente. Quello del cibo è un bisogno quasi umiliante, che accomuna ai bruti
anche l'uomo più spirituale. In compagnia, l'atto del cibarsi diventa invece
quasi un rito, che affratella ed eleva.
Gesù stesso accettò di porsi a mangiare persino coi pubblicani. Ai suoi
discepoli, poi, lasciò se stesso come cibo comune della Mensa Eucaristica.
Chiara dunque desiderava mangiare una volta con Francesco, Francesco rimandava
sempre l'incontro. I compagni ebbero pietà di Chiara. Parlarono a Francesco
quasi in tono di rimprovero.
Padre, gli dissero; a noi non pare che questo tuo modo d'agire sia secondo la
carità.
Chiara ha abbandonato ogni ricchezza del mondo. E una pianta del tuo giardino
spirituale. Perché non la vuoi contentare in una così piccola cosa, com'e
quella di mangiare con te?
Francesco, in cuor suo riconosceva il rigore eccessivo, ma voleva il consiglio
degli amici. Temeva che la simpatia per Chiara gli turbasse il giudizio. Perciò
disse:
Pare a voi che io la debba esaudire?
Si, Padre, Chiara si merita questa e altre consolazioni. Francesco allora
disse:
Se a voi pare così, pare anche a me.
Ma non si recò lui a San Damiano. Invitò Chiara a Santa Maria degli Angeli.
Ella è stata per lungo tempo in San Damiano, disse Francesco con tenerezza di
vero padre. Le gioverà uscire un po' fuori e rivedere di giorno il luogo dove,
nella notte, le furono tagliati i capelli. Mangeremo nel bosco nel nome di Gesù
Cristo.
E Chiara finalmente potè scendere alla Porziuncola.
S'inginocchiò dinanzi all'altare della Vergine, poi Francesco le fece vedere il
luogo, sparso di capanne, all'ombra del bosco.
A piedi nudi, Chiara percorse i viottoli sassosi. Vidi le siepi basse che
segnavano i confini.
Si fermò sulle rive del correntie. Il sole macchiettava la selva, il vento
frusciava fra i rami e gli uccelli festeggiavano la primavera.
All'ora di desinare si posero per terra attorno ad una pietra pulita. La
compagna di Chiara e il compagno di Francesco servirono i tozzarelli di pane e
la brocca dell'acqua fresca.
Ma prima di portare il cibo alla bocca, Francesco si mise a parlare del Signore
e della sua carità. La carità di cui Francesco parlava era come una fiamma, che
da prima invase l'anima dei commensali e li trasse in estasi.
Poi si dilatò nel bosco, con tale luce, che il sole ne fu vinto.
La Porziuncola fu tutta un bagliore e da Assisi sembrava che il bosco
bruciasse.
La gente accorse di lontano, cercando il fuoco.
ma nulla ardeva nel bosco pieno di luce. Addentrandosi dove più vivo era il
bagliore, la gente finalmente trovò Chiara e Francesco, con la loro compagnia,
rapiti in estasi, attorno alla mensa di pietra.
UN alone di fuoco immateriale li avvolgeva, e tutta le selva era ferma, con gli
uccelli incantati sugli alberi e immobili.
Lentamente la luce s'attenuò, si restrinse, si spense. La gente, con rispetto,
si disperse; gli alberi stormirono leggermente; il torrente riprese a fluire;
gli uccelli rivolarono liberi.
Infine, Chiara e Francesco, coi loro commensali, s'alzarono lieti e satolli del
cibo spirituale, senza aver neppure assaggiato una briciola di quello
materiale.
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