Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
S. Chiara d'Assisi
Fioretti

IntraText CT - Lettura del testo

  • Capitolo Secondo - La Porta del Morto
Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

Capitolo Secondo - La Porta del Morto

Quasi tutte le case d'Assisi avevano due porte, che davano sulla strada in pendio. Una più grande e larga, con lo scalino basso; l'altra più piccola e stretta, con lo scalino altissimo.
Le due porte, vicinissime tra loro, non stavano in simmetria sulla facciata, perché diverse di forma e di livello.
Per uscire della porta maggiore, bastava fare un passo. Per uscire dalla porta minore, occorreva fare un salto. Mentre però la porta grande restava quasi sempre aperta a chi entrava e a chi usciva, la porta stretta sempre chiusa e nessuno vi passava.
Era la cosiddetta "porta del morto", che si apriva soltanto per far passare la bara di chi usciva, piedi in eventi, dalla casa, per non farvi più ritorno. Un'usanza, leggermente superstiziosa, voleva che il morto non passasse dalla porta dei vivi, e, viceversa, impediva ai vivi di passare dalla porta del morto, Perciò si aveva ben cura di tenere la porta del morto sprangata fino a che non si desse la dolorosa necessità d'usarla. Neppur per errore un vivo doveva passar dalla porta del morto, per timore del malaugurio!
Non solo dunque la porticina veniva solidamente sprangata, ma tra un funerale e l'altro vi si accumulava contro ogni sorta di materiale.
La casa dormiva, la sera dalla sua camera e s'avviò, a tentoni, verso la porta del morto. Voleva uscire segretamente ed era certa di non incontrare nessuno sulla soglia di quella porta. Trovò l'apertura ingombra di molti attrezzi, che rimosse con le sue mani delicate .Quando finalmente giunse ai chiavacci e alle sprangature si sentì stanca. Con sforzo tentò di far scorrere i paletti della porta, ma i chiavacci le resistettero. Dalla morte del padre, la porta non era stata riaperta e i ferri arrugginiti non scorrevano più negli anelli.
Chiara allora s'inginocchiò. Appoggiò la fronte al ferro della porta e risolve a Dio una preghiera.
Poi si rialzò sicura di sé . Sotto la sua mano i chiavacci scorsero senza un cigolio, come se fossero stati unti di fresco. La porta s'apri senza stridere e apparve la strada, in baso, illuminata dalla luna. Pacifica di Guelfuccio, la fida compagna, l'attendeva in un angolo d'ombra.
Chiara rimase un attimo dritta sull'alta soglia. Poi, senza neppure volgersi indietro,spiccò un salto leggero.
Aveva oltrepassato la soglia del morto. Non avrebbe fatto più ritorno alla sua casa. Chiara era perduta. chiara era morta. Chiara andava verso una altra vita.




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License