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Quinto Settimio Florente Tertulliano
Apologetico

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  • CAPO 38 -- I Cristiani non costituiscono una setta pericolosa all'ordine pubblico. E se si astengono dai vostri spettacoli, lo fanno perché li ritengono immorali.
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CAPO 38 -- I Cristiani non costituiscono una setta pericolosa all'ordine pubblico. E se si astengono dai vostri spettacoli, lo fanno perché li ritengono immorali.

[1] Pertanto nemmeno - provvedimento un po' meno severo - si dovrebbe considerarla tra le fazioni vietate codesta setta, da cui nulla si commette di quello che da parte delle fazioni vietate temere si suole

[2] Se non m'inganno, infatti, la causa del divieto delle fazioni dalla preoccupazione risulta dell'ordine pubblico, per impedire che la città in partiti si scindesse, cosa che facilmente avrebbe i comizi turbato, le adunanze, le curie, le concioni, gli spettacoli anche, sotto la spinta di passioni contrastanti, quando già gli uomini a trarre un guadagno avevano cominciato dall'uso della loro violenza, vendendosi e facendosi pagare

[3] Ma per noi, cui ogni brama di onori e di gloria lascia freddi, non v'è di conventicole necessità alcuna; e nulla è più alieno che la cosa publica. Una sola republica di tutti noi riconosciamo, l'universo

[4] Del pari dai vostri spettacoli ci asteniamo, in quanto ci asteniamo dalle loro origini, che derivate sappiamo da superstizioni, mentre estranei siamo anche ai fatti stessi che vi si compiono. Nulla abbiamo che dire, vedere, udire con la follia del circo, con l'oscenità del teatro, con l'atrocità dell'arena, con la futilità del xisto

[5] In che vi offendiamo, se piaceri diversi presumiamo? Se saperne non vogliamo di divertirci, il danno è, se mai, nostro, non vostro. 'Ma noi riproviamo quello che piace a voi'. - Nemmeno a voi piacciono le cose nostre. Ma fu ben lecito agli Epicurei di stabilire una voluttà verace, vale a dire la tranquillità dello spirito.




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