Sono lieto di accogliervi in occasione del vostro
tradizionale omaggio sulla tomba di San Cirillo e vi saluto cordialmente. La
ringrazio per le cortesi parole che ha voluto rivolgermi. Il nostro incontro
mette in luce il legame millenario di stima e di vicinanza spirituale che ha
sempre unito i Pontefici romani al nobile popolo che Lei rappresenta. Grande è
l'affetto che la Sede Apostolica nutre per il popolo bulgaro. Da Papa Clemente
I, di venerata memoria, fino ad oggi, i Vescovi di Roma hanno costantemente
intrattenuto un fecondo dialogo con gli abitanti dell'antica Tracia. La Sua visita odierna, Signor Presidente, è tanto più significativa in quanto è motivata dal
ricordo dei due santi Cirillo e Metodio, copatroni dell'Europa, che hanno
forgiato in una prospettiva cristiana i valori umani e culturali dei Bulgari e
di altre nazioni slave. Si può anche dire che, mediante la loro azione
evangelizzatrice, si è formata l'Europa, quell'Europa di cui la Bulgaria si sente parte attiva. La Bulgaria ha inoltre di fronte agli altri popoli un dovere
particolare, ossia di essere uno dei ponti fra l'Occidente e l'Oriente. Nel
rivolgermi a Lei, desidero esprimere il mio incoraggiamento a tutti i Suoi
concittadini, affinché proseguano con fiducia questa missione politica e
sociale specifica.
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