Signor Presidente, non posso non menzionare in questo
momento la vicinanza che la Bulgaria ha dimostrato nei riguardi della Sede
Apostolica nel corso di questi ultimi due mesi. Lei stesso, il Governo, il
Parlamento e tanti Suoi concittadini avete voluto manifestare alla Chiesa
cattolica i vostri sentimenti sinceri in occasione della morte di Giovanni
Paolo II e della mia elezione come Suo Successore. Ricordo anche i volti e la
cordialità dei Rappresentanti della venerabile Chiesa ortodossa di Bulgaria,
desiderosa di ravvivare il dialogo della carità nella verità. Le chiedo di
farsi interprete dei miei sentimenti di gratitudine presso di loro, in
particolare con il venerato Patriarca bulgaro, Sua Santità Maxime. Abbiamo
davanti a noi un dovere comune: siamo chiamati a costruire insieme
un'umanità più libera, più pacifica e più solidale. In questa prospettiva,
desidero formulare l'auspicio fervente che la Sua nazione sappia promuovere continuamente in Europa i valori culturali e spirituali che costituiscono la sua
identità. In questo spirito, La assicuro delle mie preghiere e, mediante la
materna intercessione della Vergine Maria, invoco l'abbondanza delle
Benedizioni divine sulla Sua persona, sulle persone che l'accompagnano e su
tutto il popolo della così bella terra di Bulgaria.
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