Nella vostra quotidiana attività dovrete impegnarvi a far
sì che i legami di comunione delle Chiese particolari con la Sede Apostolica siano sempre più intensi e operanti. Vi preoccuperete nel contempo di rendere
presente e visibile la sollecitudine che il Successore di Pietro ha per tutti
coloro che fanno parte del gregge del Signore, specialmente gli indifesi, i
deboli, gli abbandonati. E’ perciò importante che in questi anni di formazione
a Roma rafforziate il vostro sensus Ecclesiae, assumendo una forma
ecclesiale in tutta la vostra personalità, nella mente e nel cuore. Sia vostra
cura coltivare in voi le due dimensioni costitutive e complementari della
Chiesa: la comunione e la missione, l’unità e la tensione evangelizzatrice. Al
movimento verso il centro e il cuore della Chiesa deve corrispondere una spinta
coraggiosa che vi porti a testimoniare alle Chiese particolari quel tesoro di
verità e di grazia, che Cristo ha affidato a Pietro e ai suoi Successori.
Queste dimensioni della vostra missione sono ben rappresentate dai due Apostoli
Pietro e Paolo, che a Roma hanno versato il loro sangue. Mentre siete in
Accademia, cercate dunque di diventare pienamente “romani” in senso ecclesiale,
cioè sicuri e fedeli nell’adesione al Magistero e alla guida pastorale del
Successore di Pietro e, al tempo stesso, coltivate l’anelito missionario che fu
di Paolo, ansiosi di cooperare alla diffusione del Vangelo sino agli estremi
confini del mondo.
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