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Capitolo grigio = Testo di commento
1 I | grave, acciocché le teniamo piú a mente.~SOCRATE Farò cosí:
2 I | ricordano!~SOCRATE E perché il piú presto divenissero di natura
3 II | bene imitare in fatti e vie piú in parole. La generazion
4 II | niuno; egli ha avuti là i piú ragguardevoli maestrati
5 II | raccontolla Solone, de' sette il piú savio. Egli era tutto della
6 II | uomini; e fra tutte una è piú grande, della quale ci conviene
7 III | fosse, ma ancora in poesia piú notabile di tutt'i poeti.
8 III | altro rispose: - L'opera piú maravigliosa di questa repubblica,
9 III | si chiama Saitica; e la piú grande città di questa provincia
10 III | a quei sacerdoti in ciò piú savii, si fu accorto che
11 III | dire delle cose di Grecia piú antichissime: di Foroneo,
12 III | la terra per molto fuoco. Piú allora periscono quelli
13 III | poi che sempre, alle volte piú e alle volte meno, è umana
14 III | sia nella vostra terra la piú bella e buona generazione
15 III | anni, ti dirò brevemente la piú gentile opera che mai abbiano
16 III | leggi, e ancora con molto piú buono reggimento, entrando
17 III | di Ercole; ed era l'isola piú grande che la Libia e l'
18 IV | della Dea; e poi, che è piú, non è favola immaginata,
19 V | mondo è dei generati il piú bello, e Iddio è dei generanti
20 V | Iddio è dei generanti il piú buono. Generato cosí il
21 V | ricevendo verosimili novelle, piú non conviene dimandare.~
22 VI | intera, non potere mai essere piú bella di quella che ha intelletto;
23 VI | universo, per compiere la piú bella e buona opera che
24 VI | assomigliare, quanto poteva piú, al bellissimo e perfettissimo
25 VI | dirittamente che uno è il cielo? o piú diritta cosa ella era a
26 VI | sarebbero parti; e allora non piú direbbesi ragionevolmente
27 VII | quale le congiunga. E il piú bello de' legami quello
28 VII | fra loro quanto si poteva piú, a un medesimo modo; sicché
29 VII | di tutte le figure quella piú perfetta e simigliante piú
30 VII | piú perfetta e simigliante piú a sé medesima, giudicando
31 VII | sé medesima, giudicando piú bello infinite volte ciò
32 VII | cioè, dei sette, quello che piú fa all'intelligenza e alla
33 VIII | corpo, Iddio la fe' anco piú giovine; perocché egli che
34 VIII | avrebbe lasciato che il piú giovine governasse il piú
35 VIII | piú giovine governasse il piú vecchio. Ma da poi che molto
36 VIII | nascimento e gentilezza, e piú antica del corpo, siccome
37 VIII(2)| del medesimo; quella dov'è piú variabilità, e quella dov'
38 VIII(2)| variabilità, e quella dov'è piú invariabilità.~
39 IX | tutte le generate cose la piú buona fattura del piú buono
40 IX | la piú buona fattura del piú buono degl'intelligibili
41 X | cuore suo di farlo tuttavia piú simigliante all'esempio.
42 X | o abbia mai a divenire piú giovine o piú vecchio, o
43 X | a divenire piú giovine o piú vecchio, o universalmente
44 XI | porgerebbe questa sopraggiunta piú gravezza, che non esso argomento
45 XI | dall'orbita minore volgersi piú veloci, quei dalla maggiore,
46 XI | veloci, quei dalla maggiore, piú lenti; ma a cagione del
47 XI | velocissimamente e che giungono i piú lenti, parvero a comparazione
48 XI | contrarii5, quel pianeta che piú tardo si dilunga dal moto
49 XI | acciocché questo mondo, quanto piú poteva, fosse simigliantissimo
50 XII | del giorno; la quale è la piú venerabile e antica di quanti
51 XIII | altri Demoni, ella è cosa piú che da noi; ed è a credere
52 XIII | e la volontà mia bene è piú tenace legame e forte, che
53 XIV | avrà a nascere l'animale piú pio; e da poi che la umana
54 XIV | la umana natura è gemina, piú forte sarà quel sesso il
55 XV | ministra di nutrimento, bene piú ancora molto era il tumulto
56 XV | e disuguaglianze quante piú potevano. Onde i cerchi
57 XV | nuovo tranquillandosi vanno piú l'uno dí che l'altro regolatamente
58 XV | ammaestramento, l'uomo, schivato il piú esiziale morbo, si fa intiero
59 XV | presentemente, è a ragionare piú con cura; e in prima della
60 XV | appigliandoci a ciò che è piú verosimile.~ ~ ~
61 XVI | pensando che il davanti è piú gentile cosa e piú fatto
62 XVI | davanti è piú gentile cosa e piú fatto a signoria che il
63 XVI | occhi, sí che alla parte piú crassa facesse intoppo,
64 XVI | lasciasse la via solo a quella piú limpida. E quando il lume
65 XVI | altera e spegne, non avendo piú amistà veruna con l'aria
66 XVI | se mai sono rimasti moti piú vivi, essi, secondo la qualità
67 XVI | l'idea del bonissimo. I piú son di opinione che elle
68 XVI | Ora è a dire qual'è il piú gran bene degli occhi, per
69 XVI | l'abito, il quale è nei piú senza modo e grazia.~ ~ ~
70 XVII | voler ridurre al Bene la piú parte delle cose che si
71 XVII | ripigliando queste cose in altra piú convenevole forma, cominciamo
72 XVII | ragioni, non già meno, sí piú verosimili di quelle di
73 XVIII | nientedimeno si dee mostrare con piú chiarezza; e ciò è malagevole,
74 XVIII | nebbie; e queste, pressate piú, sciogliersi in acqua; e
75 XVIII | procuriamo di parlar di nuovo piú chiaramente.~Ecco, poniamo
76 XVIII | volendo noi definire la cosa piú chiaramente, è a cercare
77 XIX | bellissimo e bonissimo il piú ch'egli potesse, doveché
78 XX | consentiremo che ci siano altri piú belli corpi a vedere, considerati
79 XX | avesse alcuno a dircene uno piú bello a comporre questi
80 XX | detto è oscuramente, ora è piú da chiarire: perché prima
81 XX | un triangolo, sciolti i piú grandi di loro si faranno
82 XX | composizione della quale è piú semplice. Elemento suo è
83 XX | la ipotenusa due cotanti piú lunga che il lato minore:
84 XX | il quale tosto segua il piú ottuso angolo piano; e compiuti
85 XXI | se uno solo è, o cinque, piú darebbegli cagione di dubitare.
86 XXI | cubica, perocché ella è la piú immobile delle quattro specie
87 XXI | quattro specie di corpi e la piú pastosa; e somma necessità
88 XXI | lati uguali è naturalmente piú secura che la base di quelli
89 XXI | parti sue come in tutto, sta piú fermo che il triangolo equilatero.
90 XXII | nella natura di fuoco, non è piú tagliato; imperocché ogni
91 XXII | pochi son chiusi fra molti piú grossi, essendo minuzzati,
92 XXII | ma sí tanti ne vennero piú piccoli e piú grandi, quante
93 XXII | ne vennero piú piccoli e piú grandi, quante son le specie
94 XXIV | parti grandi e uguali è piú stabile di quella, ed è
95 XXIV | perduta la egualità, prende piú del moto; e, fatta mobilissima,
96 XXIV | delle sue parti, e accoglie piú che una specie, ed è piú
97 XXIV | piú che una specie, ed è piú fitto, e ha picciola e sottile
98 XXIV | porzioncella di terra sí ch'è piú duro che l'oro, ma piú leggiero
99 XXIV | è piú duro che l'oro, ma piú leggiero per li grandi intervalli
100 XXIV | abbandonano fuoco e aria, divien piú uguale, e in sé medesima
101 XXIV | addomandasi poi neve se è di piú piccole parti e si serra
102 XXV | possa acqua, fassi pietra. Piú bella è quella trasparente,
103 XXV | simile forma; la contraria è piú brutta. La terra, se a lei
104 XXV | fuoco sicché ne divenga piú secca, si fa ciò che noi
105 XXV | molta acqua, e ha parti piú sottili, ed è salata, condensandosi
106 XXV | naturalmente le parti loro piú piccole de' vani che sono
107 XXV | poi che naturalmente sono piú grandi, facendo violento
108 XXV | corpi che alcuni abbiano piú terra che acqua, e son tutte
109 XXV | che si sciolgono; altri piú acqua, e sono tutti quei
110 XXVI | al corpo, che hanno parti piú grosse, entrando in esso
111 XXVI | di dentro che hanno parti piú sottili, e, non potendo
112 XXVI | manifesto è come la parte piú piccola piú si umilia alla
113 XXVI | come la parte piú piccola piú si umilia alla violenza
114 XXVI | violenza facilmente, che non la piú grande. Imperocché con medesima
115 XXVI | necessario che quel ch'è piú, secondi meno, e quel ch'
116 XXVI | quel ch'è meno, secondi piú la forza che li tira: e
117 XXVI | amorosamente al cognato suo. Ora il piú piccolo cede prima a noi
118 XXVI | quello che gli è dissimile, piú facilmente che non il piú
119 XXVI | piú facilmente che non il piú grande: e però quello diciamo
120 XXVII | corpo, rimane a dire, che è piú, qual cagione le fa piacevoli
121 XXVII | quelli corpi fatti di parti piú grandi, i quali cedono a
122 XXVIII | In prima è da chiarire il piú che si possa quello che
123 XXVIII | discernimenti; e oltre a ciò, piú che nelle altre, è singolarmente
124 XXIX | onde tutti gli odori son piú fini che acqua, e piú crassi
125 XXIX | son piú fini che acqua, e piú crassi che aria. E ciò è
126 XXIX | essere suono acuto; quello piú lento, grave: e quello ch'
127 XXX | diafane; quanto è poi alle piú grandi e piú piccole, quelle
128 XXX | è poi alle piú grandi e piú piccole, quelle congregative
129 XXX | contrario suo, nero. Quando, con piú violento moto, fuoco di
130 XXX | cupo, quando si mischia piú di nero ai predetti colori
131 XXX | né poi.~Il Fabbro della piú bella e buona opera pigliò
132 XXXI | è, gl'Iddii stanziarono piú presso al capo, fra il diaframma
133 XXXI | parte di noi la quale è piú gentile. Al picchiar forte
134 XXXI | meno travagliando, potesse piú rendere suo servigio alla
135 XXXII | assegnarono codesto luogo, lungi piú che si potesse dalla provvida
136 XXXII | comunemente, la quale è piú gentile ed onesta. Ma vedendo
137 XXXIII | affermare sin da ora; e tanto piú, quanto piú ci penso.~Per
138 XXXIII | ora; e tanto piú, quanto piú ci penso.~Per simigliante
139 XXXIII | a quello che entro noi è piú divino.~Ella è cosí poi
140 XXXIII | che l'osso di natura sua è piú secco e rigido che non è
141 XXXIII | giallo: e però i nervi son piú consistenti e tegnenti che
142 XXXIII | tegnenti che le carni, e piú morbidi che le ossa e piú
143 XXXIII | piú morbidi che le ossa e piú umidi. E Iddio, con la carne
144 XXXIII | sentimento acuto. Veramente ciò, piú che per alcun altro organo,
145 XXXIII | due volte anzi molte volte piú lunga e sana e franca di
146 XXXIII | convenisse fare noi di vita piú lunga ma piú cattivi, ovvero
147 XXXIII | noi di vita piú lunga ma piú cattivi, ovvero piú buoni
148 XXXIII | lunga ma piú cattivi, ovvero piú buoni e di vita piú breve,
149 XXXIII | ovvero piú buoni e di vita piú breve, avvisarono che a
150 XXXIII | fatto sí di senso e di mente piú vivace, ma piú debole molto.
151 XXXIII | di mente piú vivace, ma piú debole molto. E però pose
152 XXXIII | della sapienza, il quale è piú bello e buono di tutt'i
153 XXXIII | anima, e per lo nutrimento: piú molte, quando piú coteste
154 XXXIII | nutrimento: piú molte, quando piú coteste due forze tenzonano
155 XXXIII | tenzonano fra loro; quando meno, piú poche. E Iddio punzecchia
156 XXXIII | simiglianti alla pelle, ma piú duri e fitti dalla pressura
157 XXXIV | salvatiche, le quali son piú antiche che le domestiche.
158 XXXV | cotale maniera, la quale piú agevole è discernere, se
159 XXXV | che si compongono di parti piú piccole rattengono quelle
160 XXXV | quelle composte di parti piú grosse, e che, per lo contrario,
161 XXXV | non aria né fuoco, essendo piú piccole le parti componitive
162 XXXVI | una delle uscite divenuta piú calda, essa novamente volgendosi
163 XXXVII | E per certo, quando i piú veloci movimenti incominciati
164 XXXVII | principio d'un movimento piú tardo a una somigliante
165 XXXVII | somigliante fine d'un movimento piú veloce, che muore; allora
166 XXXVIII| ma il rosso vi si sparge piú copiosamente, il quale è
167 XXXVIII| dove si fe' vuoto. E se è piú di quel che scorre entro
168 XXXVIII| le bevande, essendo essi piú vecchi e deboli de' triangoli
169 XXXVIII| sí ch'essi non possano piú incidere a lor simiglianza,
170 XXXVIII| vecchiezza. Da ultimo, quando non piú tengono gli armoniosi legami
171 XXXVIII| naturalmente per vecchiezza, e piú presto arreca ella piacere,
172 XXXIX | gli altri elementi hanno piú specie, il pigliare parti
173 XXXIX | forma; segue che in essi la piú parte de' morbi avvenga
174 XXXIX | si fanno in questo modo i piú crudi e gravi. Quando procede
175 XXXIX | delle dette sostanze, per lo piú è sanità; se contrariamente,
176 XXXIX | amarezza; e, assottigliandosi piú l'amaro, a volte l'amarezza
177 XXXIX | secerne dalle fibre e da nervi piú non è nutrimento all'ossa,
178 XXXIX | son gravi; ma son bene piú gravi quelli che vanno innanzi.
179 XXXIX | sangue; allora tutt'i morbi piú si fanno maligni, che non
180 XXXIX | soperchio, perocché ella fa i piú fieri morbi che siano al
181 XL | aria, là entrando entro piú copiosa ch'e' non sia di
182 XL | assale in vegghia, egli è piú malagevole che vada via.
183 XL | morbi molti e urenti; e il piú grave si è quando essa,
184 XL | dentro il corpo e tremore. E piú abbondevolmente ella scorrendo,
185 XL | acqua, da poi ch'ella è piú pigra che l'aria e il fuoco;
186 XL | essere ella quattro volte piú pigra di quelli altri corpi,
187 XLI | tutt'i morbi dell'anima i piú gravi; imperocché uomo lieto
188 XLI | e diletto, furioso è la piú parte di sua vita; ed avvegnaché
189 XLI | fanno ogni specie di morbi piú e men gravi, piú pochi e
190 XLI | di morbi piú e men gravi, piú pochi e piú molti; e traendosi
191 XLI | e men gravi, piú pochi e piú molti; e traendosi a' tre
192 XLI | cattivi; e ogni volta ciò piú si conviene imputare ai
193 XLI | parenti che ai figliuoli, piú agli allevatori che agli
194 XLI | ciascuno dee procurare il piú ch'egli può, per via di
195 XLII | corpo e la mente; imperocché piú giusta cosa è ragionar de'
196 XLII | tutti gli spettacoli il piú dilettoso a vedere e piú
197 XLII | piú dilettoso a vedere e piú bello. Come un corpo il
198 XLII | quando l'anima, per essere piú possente del corpo, è in
199 XLII | arrecando trae in errore i piú de' cosí detti medici, i
200 XLII | soperchiando i movimenti del piú forte e crescendo ogni dí,
201 XLII | quello in sé e da sé è il piú buono movimento, per la
202 XLII | purgare e raffermare il corpo piú buono è quello della ginnastica;
203 XLII | certo tempo; di là dal quale piú non può alcuno mai avere
204 XLIII | della verità, e in ciò egli piú si è adoperato che in altra
205 XLIV | ragione; e Iddio sottopose ai piú dementi piú sostegni, acciocché
206 XLIV | sottopose ai piú dementi piú sostegni, acciocché eglino
207 XLIV | acciocché eglino fossero tirati piú a terra. E quelli di loro