Libro, Capitolo
1 I, PreII| ricordo di una caduta in mare, che mi incolse il 16 aprile,
2 I, PreII| insieme in precedenza. Il mare si fece assai grosso, l’
3 I, i| corre parallelamente al mare, attraverso una campagna
4 I, i| più tra le colline e il mare, e piena di giardini di
5 I, i| compagni venuti secolui d’oltre mare, e si sente subitaneamente
6 I, i| Sicilia che si estende dal mare Tirreno all’Affricano e
7 I, i| di miglia di terra e di mare.~ ~ ~
8 I, iii| una grande città, porto di mare, contornata da un territorio
9 I, iii| commerciante in un porto di mare per farlo esportare. La
10 I, IV| d’Italia. Come porto di mare relativamente considerevole,
11 I, APP| America abbandonando il mare nativo; eppure a Marsala
12 I, APP| spiaggie del Continente. Il mare è la via fatale nel primo
13 I, APP| gavitello d’ormeggio. Il mare è lì, colle sue onde invadenti,
14 I, APP| coi casi loro. La voce del mare è più grossa di ogni altra,
15 I, APP| del metalloide le vie del mare. E così fu spinta senz’altro
16 I, APP| delle Madonie. La via del mare non le basta; bisogna che
17 I, APP| Sciacca, a cui d’inverno il mare impedisce frequentemente
18 II, 1| o delle Madonie fino al Mare Africano, comprendendovi
19 II, 1| d’Oro e il tratto verso mare da Palermo ad Alcamo, e
20 II, 1| scendono dalle Madonie verso il Mare Tirreno; i due versanti
21 II, 1| allontanandosi in linea retta dal mare, si cammina per tre o quattro
22 II, 3| maceratoi a vasche presso il mare sul modello di quello di
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