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Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino
La Sicilia nel 1876

IntraText CT - Lettura del testo

  • LIBRO PRIMO   CONDIZIONI POLITICHE E AMMINISTRATIVE DELLA SICILIA
    • Capitolo III. LA PUBBLICA SICUREZZA
      • I. CAUSE E CARATTERI GENERALI
        • § 50. — Le condizioni sono specialmente favorevoli in Sicilia per l’esercizio dell’industria dei malfattori.
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§ 50. — Le condizioni sono specialmente favorevoli in Sicilia per l’esercizio dell’industria dei malfattori.

L’essere l’ordinamento della società siciliana fondato sulla prevalenza della forza privata è pure cagione che, laddove questa forza si esercita per mezzo della violenza, i malfattori trovino circostanze specialmente favorevoli per il facile esercizio della loro industria. Difatti, se volgiamo gli occhi alla condizione dei malfattori negli altri paesi, li vediamo isolati in mezzo alla società. Se vogliono unirsi fra loro non basta che s’intendano sul fine da raggiungere; conviene pure che combinino tra di loro un’organizzazione atta a proteggerli o ad assicurarli contro il rimanente della società. Laonde nascono quei statuti che regolano le relazioni fra i membri di ogni associazione di malfattori. Ma invece, il malfattore che sia in mezzo ad una società fondata essa medesima sulla potenza privata, trova quelle norme stesse già in vigore per tutte le relazioni sociali. Affermato ch’egli abbia la sua forza individuale con un delitto, il suo posto è bell’e pronto nella società; quelle garanzie che in altri paesi dovrebbe cercare coll’unirsi con altri suoi simili e collo stabilire accuratamente con loro i reciproci doveri e diritti, egli le trova nei costumi della popolazione. Egli ha così poco bisogno di regolarizzare con norme prestabilite la reciproca responsabilità fra ed altri malfattori che anzi, egli ha per complice tutta la popolazione di fronte alle autorità che sono al di fuori di essa. Il delinquente non è denunziato nemmeno dalla sua vittima, e se alcuno lo denunzia è tenuto dall’opinione pubblica per infame.

Per le medesime ragioni, in una siffatta società, la associazione di malfattori, nel senso tecnico della parola, esiste dappertutto in potenza. Basta che due malfattori si conoscano personalmente e s’intendano sopra un dato fine da raggiungere, perchè l’associazione sia bell’e formata senza bisogno d’altre garanzie fra di loro.

Le caratteristiche fin qui descritte sono comuni a tutte le parti di Sicilia dove predomina la violenza e sono cagioni della straordinaria persistenza del suo predominare nella sua forma presente, per mezzo cioè dei malfattori comuni. Però si modificano nei particolari, ed assumono principalmente due forme: la cosiddetta mafia da un lato, il brigantaggio e il malandrinaggio dall’altro. Il distinguerle fra di loro per mezzo di definizioni è molto difficile, per non dire impossibile. Sono vari aspetti del medesimo fatto e differiscono fra di loro solamente per la diversità delle condizioni, in mezzo alle quali si manifestano. Perciò non si può determinare una linea che li divida, ed hanno un vasto campo in comune. Il solo mezzo di dare un’idea chiara delle loro differenze è di descrivere i modi in cui l’una e gli altri si manifestano, e così stiamo per fare. E nell’analizzare le varie maniere in cui si esercita la violenza avremo luogo di esporre come riesca quasi del tutto impotente a reprimerla l’azione del Governo.

 

 




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