§ 91. — Come il Governo
sia, coll’attuale sistema amministrativo italiano, impotente a conoscere e
reprimere gli abusi nelle amministrazioni locali.
Ma il Governo è impotente a impedire i disordini. Le Opere
pie sottoposte alla tutela delle Deputazioni provinciali, sono sottratte alla
sua azione. Del resto, quando pure esso intervenisse a sorvegliare la loro
amministrazione, l’essere a queste imposto l’obbligo di presentare all’autorità
tutrice i soli conti consuntivi e non i bilanci201, toglierebbe
efficacia a qualunque sorveglianza. L’amministrazione dei Consigli provinciali
è in alcuni suoi atti sottoposta alla sorveglianza ed anche alla tutela del
Prefetto202. Così pure quella dei Consigli comunali203. Per
quanto limitate, le facoltà del Prefetto gli permetterebbero di evitare per lo
meno i disordini maggiori, e d’altra parte quando fosse in grado di scuoprire
le disonestà, avrebbe la risorsa d’invocare la giustizia penale, quantunque
anche per questo, l'articolo 110 della legge comunale e provinciale gli leghi
singolarmente le mani.
Ma quand’anche esso avesse pieno
arbitrio per reprimere i disordini e le disonestà, non potrebbe farlo perchè
non le conosce. Già avemmo occasione di descrivere qual sia la sua posizione in
mezzo alla popolazione. Esso, nel fatto, non ha altro mezzo di conoscere ciò
che accade nei Comuni, che le carte di ufficio o le informazioni di quelle
autorità locali stesse che si tratta di sorvegliare, o di quando in quando
qualche accusa anonima, o quelle relazioni che possa piacere ai carabinieri di
fargli, sopra fatti che non sono propriamente sottoposti alla loro
sorveglianza. Egli si trova ugualmente al buio del vero, sia che le magagne
vengano da abili persone nascoste sotto bilanci di forma inappuntabile, sia che
l’inettezza degli amministratori gli presenti bilanci incomprensibili per gli
errori e la confusione. E ciò in un paese, dove i Consigli municipali in non
pochi piccoli Comuni sono composti in tal modo, che l’autorità politica non sa
trovarvi una persona di onestà abbastanza riconosciuta per poterla proporre al
Governo per la carica di Sindaco; in un paese, dove il sentimento e la
cognizione della legge manca al punto, che si vedono in taluni Municipii dei
sindaci fare eseguire arresti arbitrari per contravvenzione alle leggi sulla
tassa del macinato, ed altrove dei Consigli comunali che impongono per conto
proprio, con sistema di esazione proprio, una tassa municipale sul macinato.
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