Capitolo III.
ZONA
ALBERATA — DA MAZZARA A CATANIA
§ 31. — Zona alberata.
Descritta così sommariamente nella varietà delle
sue colture e dei contratti agricoli, la prima delle due maggiori zone in cui
abbiamo diviso la Sicilia, ci resta da studiare la seconda, che comprende
approssimativamente nei suoi confini tutta la costa da Mazzara a Trapani, da
Trapani a Messina e da Messina a Catania, risalendo qualche volta le vallate
dei brevi corsi d’acqua fino a qualche miglio nell’interno. È questa la zona
delle colture alberate, che vi si mostrano in tutta la loro bellezza e nella impareggiabile
varietà che consentono il clima e il suolo della Sicilia. Qui si succedono e si
frammischiano secondo le diversità dei terreni e delle esposizioni, le colture
le più ricche: è questo il regno della vite, del limone, dell’arancio,
dell’olivo, del mandorlo, del frassino mannifero, del sommacco, del gelso, del
tabacco, del fico d’India, del fico, del pistacchio, del nocciuolo, del
melagrano, ecc. Qui non è più davvero il caso di deplorare la poca produzione
del suolo, o la mancanza di capitali impiegati nella agricoltura. Certamente vi
è sempre da fare anche qui, e tutto si può migliorare; ma ogni anno crescono le
piantagioni, si perfezionano i metodi di coltura, si studiano le nuove
malattie, e l’agricoltura tende a progredire, a farsi sempre più intensiva, a
migliorare la qualità dei suoi prodotti; mentre un movimento simile, sebbene
più lento, si osserva pure nelle industrie affini, a cui spetta preparare e
manipolare i prodotti del suolo secondo le esigenze del commercio, come per
esempio nella fabbricazione del vino e dell’olio.
Studiamo ora quali sono le forme dei contratti
agricoli, che accompagnano quelle varie colture, e quali le condizioni generali
dei contadini in questa zona. L’argomento è molto intricato e complesso, e per
non confonder troppo il lettore con lunghi cataloghi di nomi di città, secondo
le diverse categorie di patti, non ci occuperemo che di pochi luoghi dove si
presentano più distinti i caratteri specifici dei diversi tipi di contratti
agricoli.
Cominceremo dalla zona vinicola, rinomata pel
vino di Marsala, la quale da Mazzara si estende fin verso Trapani. Quindi
daremo pochi cenni dei diversi sistemi di conduzione agricola in uso nei
circondari di Trapani e di Alcamo. E così, procedendo verso Oriente, ci
fermeremo alquanto nella Conca d’Oro, celebre per mafia e pei giardini
d’agrumi; e traversando poi gli oliveti della marina da Bagherìa a Cefalù,
faremo una breve sosta nella vallata di Castelbuono, ricca di olivi, di
briganti e di frassini amollèi.
Quindi salteremo d’un tratto alle tranquille
vicinanze di Patti, per poi visitare i poggi di Castroreale, e di là scendere
nei boschi di olivi, nelle vigne e negli agrumeti della fertilissima piana di
Milazzo.
A Messina troveremo la via ferrata che ci porterà
comodamente lungo la ridente marina orientale fino alla bocca del fiume
Cantaro; e non avremo quindi, per terminare la seconda zona, che da percorrere
le pittoresche falde dell’Etna da Castiglione a Giarre, e di lì a Catania e
Adernò.
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