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Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino
La Sicilia nel 1876

IntraText CT - Lettura del testo

  • LIBRO SECONDO   I CONTADINI
    • PARTE SECONDA                       CARATTERI ECONOMICI DEI CONTRATTI AGRICOLI SICILIANI
      • Capitolo III.   IL SALARIO
        • § 78. — Categorie di salariati.
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Capitolo III.

 

IL SALARIO

 

 

 

§ 78. — Categorie di salariati.

Volgiamoci ora alla terza categoria di contratti agricoli, a quella cioè delle diverse forme di salariato. Le principali di queste forme sono: quella dei salariati ad anno o a lungo termine, ossia gl’impiegati delle fattorie; i lavoranti a cottimo, sia che questo comprenda un determinato lavoro, oppure tutta una serie di lavori che si riferiscono a una coltura, come per esempio nella coltivazione delle vigne a estaglio o a baliaggio; i giornalieri, i quali pure si suddividono in veri braccianti liberi, e in quelli che hanno per patto di lavorare tutto l’anno, o per altro dato termine, per un dato padrone e contro un dato salario ogni volta che vengano richiesti, come ad esempio i metatieri dei contorni di Patti, e quelli del Milazzese.

Una qualità comune a tutte queste e ad ogni altra forma di salario, è quella di esonerare il lavorante da ogni rischio nella riuscita dell’industria a cui presta la sua opera. Egli riceve semplicemente il compenso per il servizio che presta, e ciò via via che lo presta, e non ha più nessun interesse diretto nell’andamento dell’impresa. Questa particolarità della forma del salario ha il vantaggio di togliere per il salariato la necessità delle continue anticipazioni, e tende quindi a liberarlo dal debito. Ciò però a condizione che il lavoro sia continuo, e che il salariato non sia facilmente esposto a lunghi intervalli di sciopero. Per questo riguardo quindi sta meglio l’impiegato annuo di una fattoria, per quanto modesta ne sia la posizione, che non il giornataro o bracciante che loca l’opera sua a giornata, il quale non può mai avere la sicurezza del domani. E se questo è vero in generale, lo è tanto più in Sicilia, dove la poca varietà delle colture sopra tanta parte del territorio rende molto varie secondo le diverse stagioni dell’anno le condizioni del lavoro salariato.

 

 




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