§ 104. — Istruzione.
Altro fattore potente di civiltà e di progresso
per qualunque ordine di cittadini è l’istruzione; e in questa via si è fatto
finora pochissimo, anzi nulla per le campagne: onde allo Stato incombe speciale
obbligo di curare con qualunque mezzo a che la classe agricola non resti
esclusa affatto dal movimento generale di progresso. Non basta decretare
l’istruzione elementare obbligatoria, non basta l’istituire o l’incoraggiare i
corsi di agricoltura: o lo Stato prenda la cosa nelle proprie mani,
sostituendosi alle Provincie, ai Comuni e ai privati, e ciò è più facile a dire
che a fare; oppure ordini le sue leggi in modo, che le altre classi, e
specialmente quella dei proprietari, abbiano un interesse positivo ed immediato
all’istruzione della classe agricola.
L’azione che può avere l’istruzione a beneficio dei
contadini è multiforme. In primo luogo essa aumenta la produttività del loro
lavoro, e ciò può riuscire di gran giovamento alla loro condizione ognivoltachè
per fatto di una legge, di una consuetudine, o di un accordo, venga talmente
frenata la mutua loro concorrenza, da impedire che perdano subito, a vantaggio
dei soli proprietari, il maggior prodotto ottenuto dalle loro fatiche. Questo
primo effetto dell’istruzione non è unicamente da riferirsi alla istruzione
tecnica, ossia specialniente agricola, ma anche a quella elementare.
In
secondo luogo l’istruzione, col togliere un ostacolo, altrimenti
insormontabile, al passaggio del lavoro da un gruppo industriale ad un altro,
generalizza in certo modo la concorrenza tra tutti i gruppi sociali, e con ciò
ne attenua gli effetti dannosi; poichè tende a togliere l’attuale sproporzione
tra il compenso dato al lavoro manuale o inesperto, e quello del lavoro
esperto. La concorrenza ora non è effettiva che nell’interno di ciascun gruppo
industriale, ma da un gruppo a un altro vi sono barriere di fatto e di
tradizione quasi insormontabili284; e ciò nuoce specialmente alle
classi inferiori.
L’istruzione e l’educazione giovano al contadino
col rialzare in lui il sentimento della dignità umana, e col dargli qualche
nozione d’igiene; onde egli curerà più la pulizia e la ventilazione nella sua
abitazione, e approfitterà di ogni occasione per migliorarne le condizioni. E
più che tutto potrebbero esse giovargli col facilitargli l’accordo e
l’associazione coi suoi compagni per scopi di classe, ossia per lottare più
efficacemente contro i proprietari o contro gli affittuari. Col render
possibili le associazioni di contadini, e col facilitarne la emigrazione,
l’istruzione li mette in grado di servirsi degli unici mezzi che loro
resterebbero per aiutarsi da sè, quando nessun altro li volesse aiutare. Ma di
associazione e di emigrazione dovremo ancora tornare a discorrere nel penultimo
capitolo di questo lavoro.
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