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Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino
La Sicilia nel 1876

IntraText CT - Lettura del testo

  • LIBRO SECONDO   I CONTADINI
    • PARTE SECONDA                       CARATTERI ECONOMICI DEI CONTRATTI AGRICOLI SICILIANI
      • Capitolo I.   LA PARTECIPAZIONE DEL LAVORANTE AL PRODOTTO
        • § 65. — Partecipazione alla rendita fondiaria.
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§ 65. — Partecipazione alla rendita fondiaria.

Data questa consuetudine, con forza effettiva di legge, la mezzadrìa nell’agricoltura ci fornisce una pronta soluzione del problema, di come poter aumentare progressivamente la retribuzione del lavoro, senza un aumento nei prezzi dei prodotti, anzi malgrado una diminuzione di questi prezzi, e senza nemmeno esigere o attendere una diminuzione nei profitti del capitale applicato all’industria. Questa soluzione è resa possibile dall’esistenza della rendita fondiaria (la rent di Ricardo), alla quale, con la mezzadrìa, viene a partecipare progressivamente il lavoro; mentre invece con tutti gli altri sistemi di conduzione agricola, sia di affitto grande o piccolo, sia di opere salariate, tutta quanta la rendita fondiaria — ossia tutto quanto il guadagno progressivo che provenga dalla fertilità insita del suolo, o da altre doti di ubicazione del terreno, e dall’aumento dei prezzi dei prodotti agricoli per effetto del crescere dei capitali e della popolazione — va invece al solo proprietario, meno soltanto quella parte che rimanga colpita dall’imposta fondiaria. E non vale nascondersi che sta qui il nodo di tutta la questione del pronto miglioramento della condizione dei contadini in Italia.

Se il maggiore guadagno per il lavorante si dovesse ottenere dalla diminuzione del profitto del capitale che si applica all’industria agricola, quel capitale, già troppo scarso, e allettato già pur troppo dagl’impieghi in rendita pubblica e in valori garantiti — in cui, col sistema delle ritenute, non si paga alcuna tassa — quel capitale, diciamo, rifuggirebbe affatto dall’agricoltura, con grave danno dei contadini, i cui guadagni per la mancanza di lavoro si ridurrebbero inevitabilmente di nuovo fino al di sotto del livello primitivo. Quando invece riesca di far godere il contadino di una parte della rendita fondiaria, la sua condizione migliorerà necessariamente ogni giorno più, senza che il profitto dell’industria agricola debba diminuire d’un centesimo.

Orbene, all’infuori del contadino proprietario, non vi è che il mezzadro — purchè la sua quota di partecipazione ai prodotti del suolo resti invariata, — il quale goda attualmente in parte del progressivo aumento della rendita fondiaria; — e qui sta tutto il segreto della prosperità dei mezzadri in Toscana.

 

 




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