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Francesco Domenico Guerrazzi
Racconti e scritti minori

IntraText - Concordanze

era

    Racconto/Scritto
1 Int | convivenza con lei, F. Donato si era ridotto al mutismo!) fu 2 Int | da Ferdinando Martini.3~Era ancora bambino F. Domenico, 3 Int | allievi più ricchi. Egli era de' poveri, quindi poco 4 Int | premi e medaglie.~Tutto era pesante, al dire di F. Domenico, 5 Int | dalla mattina alla sera era un vero tormento; e però 6 Int | poteva riconoscere quanto era ingiusto ciò che ogni 7 Int | conobbe Carlo Bini, che era un poco più giovane di lui 8 Int | opere, e la sua fantasia n'era stata in singolar modo colpita: 9 Int | Cotesta", sono sue parole, "era la poesia che avevo presentito, 10 Int | anno la morte del Byron era stata lugubremente annunciata 11 Int | come Teodoro Körner, non si era appagato dell'alloro del 12 Int | pubblicamente ogni male. Egli era collaboratore del Nuovo 13 Int | vincere scoraggiare, non era ancor terminata. Non persuaso 14 Int | umiliazione che il Priamo gli era costata, nel luglio del 15 Int | Bianchi e i Neri. Il soggetto era di quelli cari ai romantici, 16 Int | romantici, romanticamente era svolto, non mancavano generose 17 Int | la luce il 2 marzo 1829. Era intitolato l'Indicatore 18 Int | programma del nuovo giornale era tutto nel suo motto: Alere 19 Int | SABATELLI~ ~Francesco Salvi era stato auditor consolare 20 Int | Francesco Sabatelli. Il caso era ben diverso: il Sabatelli 21 Int | ben diverso: il Sabatelli era una speranza della pittura 22 Int | della pittura italiana, era stato dei primi a contrapporre 23 Int | oltre i venticinque anni era stata un lutto per chiunque 24 Int | DELFANTE~ ~Il Guerrazzi era socio dell'Accademia labronica, 25 Int | nella spedizione di Russia. Era recente la pubblicazione 26 Int | cicalate e i madrigali, quasi era posto in oblio. Ne sarebbe 27 Int | vecchi amori giacobini, si era lasciato prender dal sonno 28 Int | le mani gli tremavano, ed era costretto, talvolta, a sospendere, 29 Int | topografiche di Firenze qual'era al tempo dell'assedio, con 30 Int | scriveva l'Assedio di Firenze era ben diverso da quello che 31 Int | Francesco IV di Modena, era sorta la Giovane Italia 32 Int | umili con i potenti, non era opera a cui F. Domenico 33 Int | Il Guerrazzi, del resto, era conscio dei difetti dell' 34 Int | politica, questo libro, ove era scritto, intorno alla tirannia 35 Int | pontificia e temporale, ciò che era nella mente e nella coscienza 36 Int | pubblico con brevi racconti era stata suggerita nel 1827 37 Int | quale abbiamo discorso, era entrato, almeno all'apparenza, 38 Int | strategia e, fornito com'era di prodigiosa memoria e 39 Int | ultimi romanzi il Guerrazzi era andato alternando brevi, 40 Int | ultima parte, come e perchè era caduta da tanta felicità 41 Int | tornare ad essere ciò che era stato fino allora: di più, 42 Serpicina | magna pars fui.~Æneis.~ ~Era l'ultimo giorno di carnevale, 43 Serpicina | quel giorno benedetto, io era andato leggendo gli Apoftegmi 44 Serpicina | erano gentiluomini, non vi era clero lassù? Vi erano: - 45 Serpicina | et reliqua, cosicchè me n'era venuta al cuore una grandissima 46 Serpicina | vicario (che per vicario era fatto bene); ma quivi pure 47 Serpicina | gratificazioni e simili, che me n'era venuta al cuore una grandissima 48 Serpicina | fugge, amate e godete. Io era giovane allora, ma felice 49 Serpicina | fare a meno, perchè costui era il Giuda degli osti, e la 50 Serpicina | degli osti, e la sua anima era diventata propria cosa del 51 Serpicina | colui che di Biagio non era punto meno arguto, con un 52 Serpicina | sentirne parlare. Secondo lui, era meglio farne concio: se 53 Serpicina(8) | frutto dell'azione viziosa. Era un pero presso la vigna 54 Serpicina(8) | piacer di fare quello che ci era vietato." - E dopo questo 55 Serpicina(9) | San Giuliano era e forse ancora è il Santo 56 Serpicina | i motivi. - Quando io m'era fanciullino, un animale 57 Serpicina | cura: la credei affetto, ed era interesse; ma nella mia 58 Serpicina | Imperatore sparò a Vagria! E' v'era da darsi la testa nei muri! 59 Serpicina | Guardano una volta,... due,... era una scimmia, che scendeva 60 Serpicina | montanaro. - Mal principio era questo; pure il povero uomo 61 Serpicina(11)| domandai al Sole s'egli era maschio o femmina, e mi 62 VerCybo(13) | alta intelligenza. In lui era materia da mostrarsi al 63 VerCybo | cortesia di maniere gli era punto rimasta inferiore 64 VerCybo | coniugi a memoria di uomini si era mai vista in Firenze.~Si 65 VerCybo | la quale, come quella che era la stessa cortesia, non 66 VerCybo | adesso sono brutta, non lo era prima di generarti... sai? 67 VerCybo | desiderio (povera madre!), era per me. La domenica, nel 68 VerCybo | panni, e sospirava... poi mi era attorno, mi acconciava i 69 VerCybo | la lucerna... l'orciuolo era vuoto! - tornò a sedere, 70 VerCybo | solite prove alla osteria: si era inebriato, aveva giuocato 71 VerCybo | a contesa co' compagni, era successa una molto fiera 72 VerCybo | Santo Ambrogio; ch'egli era appunto desso, e nell'uscire 73 VerCybo | paterna, ed entra dentro.~Ella era pure la sconcia sembianza 74 VerCybo | di fogge eleganti; ma ciò era nulla: come il villano strigliando 75 VerCybo | cremisino a stelle d'oro, ov'era ricamata in rilievo la gran 76 VerCybo | doppiere acceso nella destra: era pallida come morta; gli 77 VerCybo | levò la faccia. La visione era sparita.~ ~ ~ ~ 78 VerCybo | osteria del Giardino...~Ella era pure magnifica cosa l'aspetto 79 VerCybo | si fu bene assicurato che era lontano, asciugandosi la 80 VerCybo | ore ventitrè d'Italia già era buio fitto. Allora certe 81 VerCybo | istupidiscono24. - Bene era quella la sua florida sembianza; 82 VerCybo | liberarsi dalla ossessione era stato adoperato da lei. 83 VerCybo | rimorso: - nessuna cosa era stata obbliata, non le~materne 84 VerCybo | Ma l'anima e il cuore ov'era accaduta quella fiera battaglia, 85 VerCybo | fissarmeli in faccia. - Io era la madre del povero; - io 86 VerCybo | E la duchessa, poichè era ella che tardava, risponde:~" 87 VerCybo | granducali: finalmente, come era per noi avvertito di sopra, 88 VerCybo | ricchezza di cotesta veste? Ella era composta di broccato di 89 VerCybo(26) | Grandissimo era in quei tempi l'amor de' 90 VerCybo | pertanto i bellissimi suoi, ed era in lui mirabile pregio quello 91 VerCybo | graffiasse. - Certo non era sua la colpa; ma il valletto, 92 VerCybo | colui che da lungo tempo era uso a servire, sapeva i 93 VerCybo | universale attribuito al Cellino, era quel canestro, composto 94 VerCybo | marito co' panni da festa non era costume particolare alla 95 VerCybo | bravi e da Margutte, si era posta in salvo riparandosi 96 VerCybo | solo pel delitto, che pure era in atroce, quanto per 97 VerCybo | sopra un letto magnifico era esposto alla contemplazione 98 VerCybo | misfatto."~Cotesto uomo era Margutte.~ ~ ~ ~ 99 VerCybo | che pochi anni prima s'era congiunto in matrimonio 100 VerCybo | principe di Massa di Carrara. Era questa signora dotata di 101 VerCybo | Caterina, che molto non era lontana, cioè in Via de' 102 VerCybo | solamente a Bartolomeo ch'era il maggiore, e che, come 103 VerCybo | finestra; e domandato chi era, e rispondendo egli "amici", 104 VerCybo | poi avuta piena notizia. Era solita la duchessa di mandare 105 VerCybo | parte di quella bellezza ch'era stata cagione della sua 106 VerCybo | ella fusse; e quando ell'era in Firenze (che di rado 107 VerCybo | e quando seguì il fatto era in una villa con la sua 108 VerCybo | come addietro si disse, era stato tirato per i capelli 109 VerCybo | spirito (e che per tale era riconosciuto), fu forse 110 VerCybo | dalla vista del popolo s'era ritirata nella sua villa 111 Vendetta | letto di foglie, che si era fatto sotto la quercia.~" 112 Vendetta | poesia all'improvviso, ch'era un portento; a spada e a 113 Vendetta | perchè egli si reputava, ed era beatissimo; e l'anima nostra 114 Vendetta | parendole, come veramente ella era, leggiadra molto e sventurata, 115 Vendetta | ma qual via avesse tenuto era difficile dire; - bottiglia 116 Vendetta | affacciati nella stanza ove si era fatta ad attenderli donna 117 Vendetta | male; perchè a quello che era accaduto, o un giorno o 118 Vendetta | valere, e nelle altre membra era impedito; e pure monsignor 119 Vendetta | lacrime; e veramente egli era un caro garzone come i suoi 120 Vendetta | mostratomi col dito il luogo dov'era caduta la matrigna, mi disse 121 Vendetta | di tanto magnifico egli era stato in prima, incominciò 122 Vendetta | salviette, niente, perchè era meglio tenersi intorno biancherie 123 Vendetta | ammazzarvi.~E siccome mi era saltato il grillo di non 124 Vendetta | mercanti, ed ei per quanto era lunga la sala li rincorreva 125 Vendetta | bollire e squagliare, ch'era pietà: poi leggi e rileggi 126 Vendetta | pieno di terrore: non vi era animale, o vogli cane o 127 Vendetta | in breve, così parato com'era con la pianeta addosso, 128 Vendetta | divietato; poi, perchè si era chiuso per di dentro; ed 129 Vendetta(35) | vita. Onde il Sarselli, ch'era tra loro il più vecchio, 130 Vendetta(35) | leggero, come quello, ch'era un bel parlatore e pronto 131 Vendetta(35) | ruppero finalmente il collo. Era il Sarselli tristo, e come 132 Vendetta(35) | incontro di via Buonfanti ove era una cantina assai solitaria 133 Vendetta(35) | il canape al quale il reo era attaccato e sospeso, e così 134 Vendetta | sentirsi riavere. - Io era presente, ma non lo potei 135 Vendetta | come dubitava il servo, si era sprangato per di dentro; 136 Vendetta | di argento lavorato: ve n'era d'ogni maniera; candelieri, 137 Vendetta | nella stanza appresso mi era sollazzato oltremodo a codesto 138 Vendetta | tormento, perchè dopo ch'era stato spedito il decreto 139 Vendetta | Povero don Luca! egli mi si era mostrato sempre umano e 140 Vendetta | e soave di voce, che gli era consueto prima del casaccio 141 Vendetta | dell'asino. - Don Mario era della natura della lumaca, 142 Vendetta | il bellissimo don Mario era diventato sozzo aspetto! 143 Vendetta | per la smania che gli si era messa addosso; e nondimeno 144 Vendetta | fiatava; cotesto silenzio era soltanto rotto dal gorgoglio 145 Vendetta | di peso, e così com'egli era scamiciato lo trasportai 146 Vendetta | la gran febbre, che mi si era cacciata addosso.~Quando 147 Vendetta | contrada di santa Agata, dov'era successo il caso; non bene 148 Vendetta(42) | acqua crassa; - il cadavere era ridotto ad una massa informe 149 Vendetta(42) | andò in cenere; la cuffia era intatta. Cotesta femmina 150 Vendetta(42) | di vino al giorno; e non era troppo. - Il subito trapasso 151 Vendetta | più incontri dimostrato, era pervenuto al grado di capitano 152 Vendetta | maledizione paterna. Pallido egli era, e i suoi capelli neri gli 153 Vendetta | ordinario accadere, quanto più era cercata, tanto più lo fuggiva: 154 Vendetta | provvidenza o caso, egli era riuscito a non rimanerne 155 Vendetta | arrisicate balenassero. Tal era pertanto don Severo Massimi, 156 Vendetta | ascoltarmi. L'obbrobrioso libello era intitolato a lei, signor 157 Vendetta | e ne ringrazio Dio: egli era così per dire, e forse valeva 158 Vendetta | miracolo!~Il Comito, ch'era di Spalato in Dalmazia, 159 Vendetta | per medicina, ed io me n'era avvisto: egli voleva morire; 160 Vendetta | Severo pei molti meriti suoi era degno di miglior sepoltura, 161 Vendetta | tramonto. Signore! come era terribile a contemplarsi! 162 BucoMuro | e certamente opera sua: era nitido, senza mende, e però 163 BucoMuro | cuore.~L'ultima cantera era piena di racconti, e sopra 164 BucoMuro | Il signor Orazio se n'era tornato a casa lieto più 165 BucoMuro | appunto in quel giorno si era sgravata felicemente di 166 BucoMuro | cardinali (teologali non si era mai accorto che ne avessero) 167 BucoMuro | Betta, che ora fa adesso?~Era scritto, che per cotesta 168 BucoMuro | ordine delle ragioni non si era presentato per lo appunto 169 BucoMuro | squattrinarla tanto pel sottile. Ma era scritto nei fati, che per 170 BucoMuro | calendario di morsi nel cuore.~Io era bello allora, vedi, e giovane 171 BucoMuro | spalle quasi quasi mi ci era adattato, ma tu per Dio 172 BucoMuro | sue sentenze, che non mi era voluta uscire di mente, 173 BucoMuro | malgrado la buona volontà, era stata vinta dal sonno, e 174 BucoMuro | se la faceva radere, non era certo per obbedire al divieto 175 BucoMuro | cascasse dalla penna.~Betta era l'angiolo custode di Orazio: 176 BucoMuro | circa lo ingegno, Betta era la battuta che rimetteva 177 BucoMuro | lui: in una parola Betta era il buon senso in gonnella.~ 178 BucoMuro | contava ventiquattro anni, ed era di corpo ottimamente composto, 179 BucoMuro | Orazio al pari del padre suo era stato da madre natura scolpito 180 BucoMuro | egli reputava, che se non era ancora tornato di casa dentro 181 BucoMuro | ragnatele, e riavviata com'era, di un tratto rizzossi in 182 BucoMuro | e non lo fu mai; superbo era molto, e soleva dire in 183 BucoMuro | chinesi, allegando ch'egli era per riscattarli dai cani: 184 BucoMuro | mappamondo.~Orazio non solo non era capace di commettere mala 185 BucoMuro | le convulsioni: pietoso era, e magnanimo, aborrente 186 BucoMuro | cascate le braccia, e si era dato per vinto. Soleva rammentare 187 BucoMuro | dire, che per la favella si era ridotto a tale, che chiamare 188 BucoMuro | naturale propensione, si era fabbricato un linguaggio 189 BucoMuro | umane Hogarth; basta; vi era dei giorni, che Orazio adoperava 190 BucoMuro | discorso strapiombava, l'altro era cubo come un piedistallo; 191 BucoMuro | dalla chimica: in somma egli era cosa da farne strabiliare 192 BucoMuro | che riesciva giocondo egli era, ch'ei si stizziva coi servi 193 BucoMuro | capitolo del Debito, non era giunto a dire manco mezzo 194 BucoMuro | tempi suoi la prigione non era arrivata al perfezionamento 195 BucoMuro | tagliano i capelli: quando era onesto, per non avere di 196 BucoMuro | sul martello, e certo non era stato per lui, se, all'ora 197 BucoMuro | raccomandarli a Dio gli era fiato perso. A parte il 198 BucoMuro | il vizio del mestiere, ch'era la saccenteria; o non si 199 BucoMuro | ne tormentava mai; se ci era da cavarne costrutto le 200 BucoMuro | Maddalena si afferma che ella era molto bellissima parlatore - 201 BucoMuro | più parco bastava, e ce n'era di avanzo.~- Ella è un insolente.~- 202 BucoMuro | se ne schermì dicendo, ch'era solita spegnere la sete 203 BucoMuro | le rispose, che l'acqua era buona per fare i bucati; 204 BucoMuro | entrarono in casa.~Egli era un mucchio di corna, di 205 BucoMuro | Musa idropica veramente era; però di quella certa idropisia, 206 BucoMuro | dissero: che il Romanzo si era fatto turco; allora corse 207 BucoMuro | santo raccomandarlo, tanta era la confusione degli Dei 208 BucoMuro | ripigliare il suo pennello e' ci era rimasto a piangere; e poichè 209 BucoMuro | bellissimo, perchè la mamma sua era molto arcibellissima, ed 210 BucoMuro | faceva il Figaro figuro era un mestiere cane, ma fare 211 BucoMuro | battezzarli storia, egli era capitale da citare il signor 212 BucoMuro | se l'ora della vendetta era venuta; e il popolano accelerò 213 BucoMuro | intelletto di Orazio, e n'era inquieta, onde trarnelo 214 BucoMuro | queste semplici parole ci era tanto peso di rimprovero, 215 BucoMuro | capiva, che il suo dovere era mostrarsi non pure sdegnato, 216 BucoMuro | quando vostra signoria era giovane, un invito... mi 217 BucoMuro | studio.~Per questa volta era Marcello che dubitò che 218 BucoMuro | prima dello scontro non era amico di veruno dei litiganti, 219 BucoMuro | candelliere in mano.~Difatti egli era a Saragozza quando la presero 220 BucoMuro | quel degno sacerdote non era troppo logora, sicchè sul 221 BucoMuro | si mostrava discreto: si era però trovato co' fratelli 222 BucoMuro | imbrattarsi il viso, non era stato riconosciuto da nessuno. 223 BucoMuro | dall'altro: tanto e' si era levato in alto che fin 224 BucoMuro | repubblica per 160 franchi, non era caro. Però essendomi agguantato 225 BucoMuro | lui percote.~ ~Però non era Tancredi, bensì il lustratore 226 BucoMuro | chi fosse quegli, che mi era venuto dopo le spalle, e 227 BucoMuro | quale colto il destro si era messo in mucchio con gli 228 BucoMuro | del Duomo; la seconda, ch'era imbiancata di fresco, e 229 BucoMuro | siamo vicini, e non se n'era accorto?~- Sospendo fino 230 BucoMuro | chiodo, e un sasso di cui mi era provvisto in luogo di martello, 231 BucoMuro | e la punta del chiodo si era ficcata tra una commessura 232 BucoMuro | giovane disfatto dalla etisia. Era egli stato bello? Chi può 233 BucoMuro | maggiori.~Tutto questo mi era andato a capello; adesso 234 BucoMuro | cosa, di cui però non si era dimenticato l'oste, intendo 235 BucoMuro | ingenuo: - per Bacco! Me n'era scordato - l'oste, più ingenuo 236 BucoMuro | e bisogna convenire, ch'era magnifico, però nulla confacente 237 BucoMuro | cotanti quando gli confidai ch'era nipote del signor zio, e 238 BucoMuro | chiedo perdono e continuo.~Era già trascorso un mese, quando 239 BucoMuro | buco, il signor Felice se n'era andato (Dio lo accompagni), 240 BucoMuro | ravvisarlo; figuratevi: era senza cappello, aveva le 241 BucoMuro | fiduciosi a torto, me ne era ito sul tetto e quivi tenendomi 242 BucoMuro | della signora Isabella non era sormontata dalla squadra 243 BucoMuro | ma come lo aveva ridotto era impossibile vederlo e non 244 BucoMuro | Felice, il signor Felice era sparito. Fui sul punto di 245 BucoMuro | galantuomo del mondo, egli era tomo da farlo sdrucciolare 246 BucoMuro | temei sfondare il foglio) era, doveva conoscere le ciarle 247 BucoMuro | puntarne un'asta nel centro ch'era vuoto, ci posi su per traverso 248 BucoMuro | larghezza tutto in un giorno non era aria; ma a poco per volta 249 BucoMuro | povera signora Isabella era sgomenta; chi potesse mandare 250 BucoMuro | condurmi a pigliare la tisana, era più lo scapito del guadagno, 251 BucoMuro | scapito del guadagno, e questo era vero; però volle mi ingegnassi 252 BucoMuro | rasente alla parete dov'era il buco, e per lo appunto 253 BucoMuro | Marcello veramente non era narratore di professione, 254 BucoMuro | O cieli! o terra! non ci era da prendere equivoco; coteste 255 BucoMuro | La signora Isabella non era ; il prete si mordeva 256 BucoMuro | aveva più visto dacchè si era messo a letto, ed ella per 257 BucoMuro | la malattia, che gli si era cacciata addosso; per mio 258 BucoMuro | anch'egli giacesse in letto era salito per salutarlo, e 259 BucoMuro | bestia rimase: e siccome era ormai troppo tardi a convertirlo, 260 BucoMuro | infermo, che in vita si era mostrato ossequentissimo 261 BucoMuro | Niente affatto; fidati era un galantuomo, non fidarti 262 BucoMuro | galantuomo, non fidarti era più galantuomo di lui...~- 263 BucoMuro | inalberasse, le dissi, ed era vero, che aveva preso le 264 BucoMuro | mio a farlo; ma sì, egli era niente, mi si chiudevano 265 BucoMuro | mantice da fabbro, tanto era il mio fiatare da mattina 266 BucoMuro | amore e dalla fame; quello era grande, ma questa non canzonava; 267 BucoMuro | di niente, che l'assito era forte, e gli arpioni gagliardi: 268 BucoMuro | per quel momento non ci era a fare di meglio, rinvenuta 269 BucoMuro | Di fatti l'ombrello ci era, Marcello lo sporse fuori 270 BucoMuro | non importa; marito egli era e doveva rispettarsi in 271 BucoMuro | se differenza ci entrava era a carico della donna per 272 BucoMuro | ordinario cotesti scannatoi, ed era tempo perso per due ragioni: 273 BucoMuro | diversità ci corresse, la quale era questa, che i Parsi ci mettevano 274 BucoMuro | insomma un diluvio; e se una era buona, l'altra non canzonava. 275 BucoMuro | però il signore Omobono era mutato in meglio, il rasoio 276 BucoMuro | della vergogna: forse di ciò era niente, e lo si doveva attribuire 277 BucoMuro | questo discorso la metà era anco troppa per mandare 278 BucoMuro | servirvi in altro?~- Io era venuto principalmente per 279 BucoMuro | del suo fallire parte n'era colpa egli, parte il bollore 280 BucoMuro | fosse un fiore di virtù me n'era accorto anco troppo, ma 281 BucoMuro | ci ha dubbio; quello che era avvenuto fra il signore 282 BucoMuro | Povero vecchio! Egli era un miracolo di amore; veruno, 283 BucoMuro | braccia: e quando ce lo aveva era più contento di uno imperatore 284 BucoMuro | una trepidazione, che non era senza danno della sua salute; 285 BucoMuro | opinione, come quella che forse era più giusta, e perchè Orazio, 286 BucoMuro | dal quarto giorno non vi era modo da cavillarci sopra. 287 BucoMuro | cosa, ma vedete Gesù Cristo era Gesù Cristo ed io son Orazio, 288 BucoMuro | aperta, quella degli operai era una parabola, qui si 289 BucoMuro | Senza dubbio Omobono non era più quello di prima; se 290 BucoMuro | rammentare; però nel cuore gli era rimasta una tal quale durezza;


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